“L’uomo scopre nel mondo solo quello che ha già dentro di sé; ma ha bisogno del mondo per scoprire quello che ha dentro di sé”. Camminare è il modo migliore per realizzare l’affermazione di Hofmannsthal: conoscere se stessi e il mondo. Da tempo sono persuaso che tra i motivi della distanza tra la politica e la vita delle persone vi sia il fatto che non si cammina più, che non si attraversano come un tempo i territori con il passo giusto di chi cammina.
Chiusi nelle auto, sempre più bloccate nel traffico, non ci si accorge di ciò che ci circonda e dei mutamenti che i nostri territori producono o subiscono, di come popolazioni e comunità organizzino le loro relazioni all’interno e fuori. I greti del Tevere e dell’Aniene sono stati i luoghi dove le comunità rom si sono accampate quasi sempre in condizioni penose, ma scelti perché al riparo dalla vista degli altri. Ancora oggi in larga parte è così, come ho avuto modo di riscontrare qualche settimana fa tra Ponte Milvio e lo Stadio Olimpico. Oppure il recupero di piccoli spazi verdi, fazzoletti strappati all’incuria e al degrado trasformati in luoghi di socialità dove incontrarsi per giocare a carte oppure a bocce, chiaccherare, contemplare il cielo, gli uccelli e il paesaggio intorno. Roma è piena di queste piccole e preziose forme di socialità e recupero del territorio, io ho ancora negli occhi e nel cuore un minuscolo parco alle spalle della ferrovia sulla Tuscolana, un’oasi incantata senza tempo che guarda le antiche arcate.
Qualche anno fa, ancor prima del leone d’oro di Venezia al Sacro Gra, attraversai a piedi, insieme al collettivo Stalker- Osservatorio Nomade, il Grande Raccordo Anulare. Un’esperienza unica che mi ha fatto conoscere la grande bellezza che ancora circonda Roma insieme al consumo dissennato di questa bellezza in nome di una crescita economica non solo distruttiva del territorio e del paesaggio ma anche insensata, visto che la bolla edilizia è scoppiata lasciando interi nuovi quartieri disabitati, dalla Laurentina a Ponte di Nona.
Uno dei più clamorosi fallimenti del mercato, di cui non si parla anche perché i giornali, dal Messaggero al Tempo, sono di proprietà di chi quelle case ha costruito. Abbiamo conosciuto le paure e le chiusure di chi vedeva arrivare degli intrusi, per di più a piedi, in luoghi che sempre più vivono in una sorta di segregazione sociale, ma al tempo stesso le straordinarie risorse e riserve di gentilezza, disponibilità, altruismo, di chi ti faceva entrare fin dentro casa per mostrarti meglio il panorama o scendeva per offrirti un bicchiere d’acqua o di vino a noi che ci eravamo fermati per mangiare qualcosa prima di riprendere il cammino.
Perché camminare ti mette di fronte al bello e al brutto, è un esercizio di libertà ma proprio per questo espone sempre al rischio che è connaturato all’autentica libertà. Camminare non è un gesto asettico o neutrale, muoversi con il proprio corpo interpella chi ti viene incontro e mette in movimento il pensiero.
La mia convinzione è che se vogliamo ridare dignità e autorevolezza alla politica, senza la quale per gli umiliati e offesi non c’è riscatto su questa terra, essa deve riscoprire la geografia, deve conoscere i luoghi e chi li abitano. E se vogliamo porre un freno alla superbia, alla tracotanza di una cultura dominante che ha in odio il limite e la misura bisogna ripartire dai piedi. Come sempre l’etimologia ci indica la strada insegnandoci che l’humilitas, l’umiltà, ha un rapporto diretto con l’ humus, con la terra. E’ attraverso i piedi che ci facciamo umili, qualità essenziale per camminare e insieme disporsi a conoscere il mondo. Non è allora una casualità, che non appartiene alle scritture sacre, che il simbolo della superbia e dell’orgoglio sia il serpente, un essere senza piedi.
Camminare è un triplo movimento: non farci mettere fretta, accogliere il mondo, non dimenticarci di noi strada facendo.
Adriano Labbucci, autore del libro Camminare, una rivoluzione (Donzelli), è stato presidente del Consiglio provinciale di Roma
Sul sito giornatadelcamminare.org trovate tutte le informazioni aggiornate relative alle numerose manifestazioni presenti in tutte le regioni per la Giornata del Camminare, in programma domenica 13 ottobre. Un dossier (curato da Comune-info in occasione della prima giornata) con articoli e saggi sul camminare lo trovate invece QUI.
Video intervista Paolo Piacentini sulla giornata del camminare
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