Non basta certo una giornata per riscoprire il camminare come atto politico e culturale, con cui vivere una relazione diversa con il territorio, difendersi dal dominio dell’auto, accompagnare la crescita dei movimenti sul clima. Ma la Giornata nazionale del camminare di domenica 13 ottobre, con il suo ricco programma, resta comunque un’occasione preziosa per cambiare la direzione del nostro sguardo e imparare a camminare con il passo del più lento
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La Giornata Nazionale del Camminare ideata dalla Federtrek compie sette anni, un compleanno che cade in un momento storico caratterizzato da una crisi ambientale sempre più drammatica a cui tutti dobbiamo rispondere con azioni concrete. Oggi più che mai le sverniciate di verde non bastano più, il tempo a disposizione è poco e forse siamo già in ritardo per fermare un cambiamento climatico che appare inarrestabile e sempre più veloce.
Certo non può essere una giornata festosa dedicata al camminare a far cambiare rotta ai nostri stili di vita o a convincere le istituzioni a mettere in campo misure radicali, ma è doveroso fare la nostra parte e allora sensibilizzare le persone a riprendersi le città con il gesto più naturale che ci permette una mobilità senz’auto è di per se un accadimento dal profumo rivoluzionario.
Se le istituzioni centrali e periferiche vogliono davvero puntare a trasformare in senso ecologico le nostre città non possono continuare a mettere il problema sotto il tappeto o pensare a transizioni in cui si prevede la semplice sostituzione del parco macchine inquinanti senza ridurne l’uso (a parte che non si sta facendo nemmeno quello). Le prossime misure di incentivo alla mobilità sostenibile, a cui sembra puntare il ministero dell’Ambiente, lasciano ben sperare ma ovviamente si attendono i fatti e intanto noi continuiamo ad essere i “militanti del camminare” sia in città che nel nostro modo di fruire la montagna.
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Per fortuna siamo sempre meno soli e saluto con gioia la settimana della ribellione internazionale organizzata da Extinction Rebellion che vedrà su Roma l’organizzazione di una camminata silenziosa per il 12 ottobre, il giorno prima della nostra giornata nazionale. Salutiamo con gioia i nuovi movimenti ecologisti internazionali che mettono al centro la necessità di misure radicali e il camminare se vissuto come atto politico e culturale ha una carica rivoluzionaria unica.
Bisogna ammettere che c’è ancora molto da fare per superare le mille contraddizioni che ci portiamo dentro tutti e far diventare il camminare da gesto salutista e consigliato sempre di più dalle scienze mediche in atto di consapevolezza e di ribellione al dominio psicologico delle auto. Il mio auspicio è che la Giornata del Camminare di quest’anno oltre ad essere gioiosa sia anche l’inizio di un percorso di consapevolezza sempre più forte per essere davvero, tutti insieme, parte attiva di un cambiamento non procrastinabile.
FederTrek guarda lontano e punta ad arrivare con forza all’appuntamento del 2020 per dare un segnale forte in contemporanea allo scadere della programmazione finanziaria a disposizione per la sostenibilità energetica ed ambientale, oltre che l’appuntamento della sfida 2020 per la conservazione della natura.’
Anche quest’anno le iniziative sono tantissime e si potranno seguire attraverso il sito giornatadelcamminare.org, tutte saranno caratterizzate dal plastic free e alcune avranno momenti di impegno ecologico attivo attraverso la pulizia di spazi verdi. Quest’anno oltre che in città o nei parchi naturali ci saranno camminate lungo i Cammini storico culturali che da qualche anno stanno avendo un’importante crescita in tutta la Penisola.
Buon cammino con il nostro storico slogan: liberi di camminare.
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