Informazione indipendente
Scuola di attivazione politica “Facciamo Comunità Trasformative”
La pandemia da Covid-19 e la guerra hanno fatto emergere limiti e fragilità del modello economico lineare basato sui passaggi «take, make, consume and dispose» (prendi, produci, consuma e scarta). Ancor più chiaramente si è evidenziato come l’Italia, in cui da molto tempo si è rinunciato a pianificare le attività produttive, tenendo conto delle prioritarie necessità delle popolazioni, dei limiti dell’approvvigionamento delle risorse primarie e della crisi climatica, un evento improvviso come il dilagare di una pandemia, pur previsto da enti di ricerca e istituzioni internazionali da decenni, possa portare i sistemi sociali e economici globali e locali al collasso.
Con i ripetuti lockdown, le serrate delle produzioni, l’aumento improvviso dei prezzi e il restringimento della socialità è ormai abbastanza chiaro a una maggioranza di abitanti del pianeta che siamo al centro di molteplici crisi permanenti e sovrapposte (finanziaria, economica, ecologica, energetica e di giustizia sociale) che aggrediscono sempre più pesantemente la convivenza umana e condizionano comportamenti e stili di vita. Ma abbiamo potuto constatare che queste crisi non sono subite e pagate allo stesso modo ai diversi livelli economici e sociali delle nostre comunità. Anche i diversi sistemi territoriali hanno reagito in modo diverso agli ostacoli della pandemia.
Alcuni fattori (molto spesso sottovalutati dalle politiche pubbliche) sono emersi come determinanti per una reazione sostenibile alla pandemia.: il ruolo dello Stato, come indicatore, regolatore ed erogatore di risposte coordinate e servizi di prima necessità; la disponibilità dei servizi pubblici sufficienti a garantire una qualità della vita degna (salute, istruzione, previdenza sociale); la disponibilità a livello nazionale e territoriale di servizi e prodotti essenziali, a partire da quelli alimentari, per l’approvvigionamento d’emergenza, nel momento della rottura delle filiere internazionali, rivelatesi in tutta la loro precarietà; la presenza di reti sociali partecipate e reattive che si sono attivate sin dall’immediato per garantire un sostegno sociale e materiale a chi, soprattutto nelle prime settimane di incertezza dell’azione istituzionale, è rimasto senza reddito e senza risposte immediate.
Riconoscere, allacciare, rafforzare e promuovere una più ampia e consapevole partecipazione a queste reti di economia, a presidio dei beni comuni e dei diritti sociali e ambientali, sarà sempre più importante per riorganizzare città, territori e Paese anche alla luce della ‘lezione’ del Covid-19, e per creare nuova e utile occupazione e socialità reagendo positivamente e collettivamente alle sfide delle crisi in corso e future.
La Scuola di Attivazione Politica è organizzata dalle associazioni Fairwatch, grazie alla collaborazione dell’ARCS nell’ambito del progetto “P come Partecipazione: azioni di capacity building per uno sviluppo sostenibile partecipato” finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione a livello nazionale con la Ries (Rete Italiana economia solidale ) e con l’osservatorio delle economie solidali e trasformative (www.oest.it ), rete nazionale Fuorimercato – Autogestione in Movimento, con ASud Onlus, Tamat e il magazine economiacircolare.com . A livello locale il corso sarà promosso da diverse realtà territoriali.
Obiettivi del corso
A chi ci rivolgiamo
Il primo corso partirà nella Macro -Regione Sud Area Sud ( Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna )
Ogni corso in queste aree prevede il coinvolgimento di un gruppo-pilota di almeno 65 persone
Mentre a settembre partirà anche l’Area Centro ([Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo] e l’ Area Nord [Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria, Lombardia, Trentino A.A.,Veneto, Friuli V.G., Emilia Romagna]
Oltre a questa formazione on line è possibile prevedere per le reti territoriali che ne faranno richiesta un’attività laboratoriale locale in presenza per avviare percorsi di attivazione locale sulle tematiche del corso.
Il corso è aperto a tutte le soggettività ma per la peculiarità dei temi trattati è particolarmente indirizzato a operatori/trici dell’economia sociale e solidale, del volontariato e del “terzo settore” in generale, studenti/esse universitari/e, associazioni, organizzazioni, attivisti/e, giornalisti/e, gruppi informali.
Durata
Il corso si terrà una volta a settimana. L’impegno stimato, per i partecipanti sarà circa 2/3 ore alla settimana, ma ognuno può procedere con il suo passo, scegliendo e concordando un proprio piano di studio e di autoformazione, così da seguire solo le sessioni che lo interessano di più. Si prevedono settimanalmente delle sessioni sincrone on line di massimo tre ore o workshop di mezza giornata mentre i video vengono caricati ogni settimana, in modo da lasciare agli studenti il tempo di organizzare la visione quando ne hanno la possibilità.
Il corso di svolgerà on line con piattaforma zoom con il supporto della piattaforma educativa “Saperi Comuni” www.sapericomuni.it messa a disposizione dal nostro partner Comune info
Partecipazione
Il corso è strutturato per moduli per avere l’attestato finale è richiesta la partecipazione almeno all’70% degli incontri. Sarà però possibile anche seguire le sessioni in maniera asincronica, ossia nel caso non si possa sempre partecipare in presenza sarà possibile ascoltare la registrazione ed inviare un’attività a commento della lezione. È previsto un attestato di partecipazione finale e per moduli.
ISCRIZIONE
il corso è gratuito
Per iscriversi al corso occorre compilare questa Form:
Per i residenti nella macro regione sud : https://form.jotform.com/221014201115330
Per i residenti nella macro regione Nord: https://form.jotform.com/221011950122336 entro il 5 settembre 2022.
Per i residenti nella macro regione Centro https://form.jotform.com/221167610923653 entro il 5 settembre 2022
per ogni altra richiesta puoi scriverci a:
Sono previsti 5 Moduli Formativi
1 Agroecologia e filiere agroalimentari
2 Economia per le comunità
3 Le comunità Energetiche Solidali
4 Finanza etica e mutualistica e Monete alternative e sociali per le comunità
5 Come avviare un Gruppo d’acquisto Solidale (modulo coordinato da Tamat in collaborazione con la Ries )
Tavola Rotonda
Interventi di:
Monica Di Sisto, Fairwatch
Jason Nardi, RIES – Rete Italiana Economia Solidale(Ries) Ripees Europa at Ripees, International Network for the Promotion of Social Solidarity Economy
Giuseppe Notarstefano, ricercatore Dip. Giurisprudenza LUMSA Palermo, Com. Scientifico FLCG Sicilia. L’Ecologia Integrale
Virginia Meo – Oltre Mercato Salento e direttivo Ries
Renato Briganti – Docente di Istituzioni di Diritto pubblico presso la Facoltà di Economia e di Diritto dell’ambiente presso la Facoltà di Scienze Naturali, dell’Università di Napoli «Federico II». Mani Tese-Campania.
Martina Lo Cascio rete nazionale Fuorimercato – Autogestione in Movimento
Introduce e modera l’incontro :
Riccardo Troisi, Fairwatch Italia, ricercatore Università Cooperativa di Colombia.
“Costruire percorsi di cambiamento implica porre le basi materiali e simboliche perché́ vita e libertà siano altro: cooperare, curare, costruire in modo autonomo, collettivo, immanente, forme di esistenza autodeterminate.”
L’agroecologia prende origine dagli stessi principi che regolano il funzionamento degli ecosistemi, mutuandoli ed adattandoli al sistema agroalimentare e creando, pertanto, una perfetta sincronia che elimina le cause del degrado ecologico e sociale del nostro mondo. In tal senso l’agroecologia è la scienza che si preoccupa di innalzare l’efficienza del sistema agroalimentare. La ricchezza della biodiversità nelle nostre foreste, nelle nostre aziende agricole, nel nostro cibo, nel nostro microbioma intestinale rende il pianeta e le sue varie specie, compresi gli esseri umani, più sani e resistenti a parassiti e malattie: una immunologia collettiva fondata sulla ricostruzione di legami e reti di solidarietà, cooperazione e mutuo aiuto che alimentano la diversità.
Per costruire percorsi agroecologici, diventa indispensabile costruire solidarietà̀, sovranità alimentare, corretta gestione degli scarti, cura dell’acqua, del suolo, dei semi da produrre, sostenendo modelli agricoli e produttivi condivisi e l’agricoltura familiare e contadina. Una nuova conoscenza a livello di ecosistemi, il costruire comunità consapevoli a sostegno dell’agricoltura, un rinnovato senso di fiducia reciproco per migliori relazioni familiari e umane, formazione e crescita personale, spiritualità e connessione con la natura sono le risorse che possono aiutarci a immaginare e costruire un futuro diverso quando uscendo da casa, reimpariamo ad essere coabitanti del bene comune Terra.
Obiettivi di questo modulo
-Far crescere la conoscenza e le pratiche dell’Agroecologia, per costruire filiere “corte e colte”.
– Fornire una conoscenza concreta di cosa significa praticare un’agricoltura agroecologica sia per i produttori agricoli sia per i consum-attori .
– Aiutare a riconoscere, sostenere, allacciare, allargare e partecipare alle esperienze in corso che stanno costruendo pratiche agricole agroecologiche.
– Favorire la conoscenza in ambito italiano e europeo delle normative in materia di agroecologia tenendo conto delle strategie della Comunità Europea (Green Deal e Farm to Fork)
-Approfondire modelli di piccola distribuzione organizzata e innovazioni di filiera
-Conoscere modelli ecositemici portati avanti con o dalle istituzioni locali sui sistemi alimentari del cibo (food policy contratti pubblici sulla filiera agroalimentare biodistretti)
Incontri previsti
Martedì 10 maggio ore 17.30-20.30 per il sud
Il ritorno alla terra, l’agroecologia, produrre secondo Natura.
Martedì 17 maggio ore 17.30-20.30 per il sud
Cosa significa essere un produttore agroecologico .
Martedì 24 maggio ore 17.30-20.30 per il sud
L’Agroecologia strumento per costruire filiere “corte e colte” il ruolo del consumatore Dalla piccola distribuzione organizzata alle esperienze mutualistiche autogestite -Le filiere del cibo etiche e partecipate.
Martedì 31 maggio ore 17.30-20.30 per il sud
Normative e regolamenti per l’agroecologia a livello nazionale ed Europeo
Martedì 7 giugno ore 17.30-20.30 per il sud
L’agroecologia come strumento di inclusione sociale ed emancipazione? Donne, giovani e migranti .
Martedì 14 giugno ore 17.30-20.30 per il sud
Percorsi ecosistemici sui sistemi alimentari. Quali politiche per il cibo per le comunità. Cibo, territori e sostenibilità. Nuove strategie alimentari e politiche locali per nutrire le città
4 incontri di tre ore e un workshop di 4 ore
A fronte di un sistema economico che strutturalmente produce disuguaglianze e conflitti e che ha fatto della massimizzazione del profitto di pochi il proprio fine, vogliamo rimettere al centro di un’economia nuova – perché trasformata – la cura delle persone e del pianeta. Partire dai luoghi della vita e del lavoro, dai legami di prossimità e dai bisogni di beni materiali e immateriali che tengano conto del bene comune e non degli interessi di pochi e di una cultura ondata sull’io: questo non significa guardare al passato o seguire la logica del “piccolo è bello” ma ricostruire dalle radici un nuovo paradigma sul quale fondare culture, società, economie di pace.
Martedì 21 giugno ore 17.30-20.30 per il sud
Incontro introduttivo: dall’economia delle disuguaglianze all’economia delle comunità.
Martedì 28 giugno ore 17.30-20.30 per il sud
Le imprese di comunità: un’alternativa radicale
Martedì 5 luglio ore 17.30-20.30 per il sud
Come aiutare la nascita di una cooperativa di comunità?
Martedì 12 luglio ore 17.30-20.30 per il sud
Impresa per il bene comune (a cura di Ebc)
Workshop 4 ore Giovedì 14 luglio 16-20 per il sud
Economia circolare: riconoscere, valorizzare e costruire buone pratiche
(A cura di A Sud, in collaborazione con economiacircolare.com)
Partiremo dalla conoscenza dell’impatto dell’umanità e dei cicli produttivi sulle risorse naturali, sugli ecosistemi e sulle persone e dalla comprensione dei principi dell’economia come una delle necessarie alternative da praticare per rispondere all’emergenza ambientale e climatica che stiamo attraversando. Approfondiremo i criteri per la definizione e selezione di esperienze aziendali, imprenditoriali e di impresa sociale riconoscendo le esperienze realmente circolari per diverse filiere e categorie merceologiche, con strumenti di debunking dei tentativi di circularwashing. Particolare attenzione sarà dedicata alle esperienze ad alto valore sociale.
L’ennesima crisi energetica che stiamo attraversando segnala la necessità di fare un salto di qualità dei movimenti e delle reti di economia solidale sul tema delle questioni energetiche. Occorre praticare soluzioni immediate e concrete, per questo crediamo che le comunità energetiche possano essere una grande occasione per trasformare il modello energetico delle nostre comunità
Il modulo proverà a chiarie le potenzialità ed il funzionamento di una comunità energetica: Quali vantaggi comporta in termini di risparmio sulla spesa dei consumi e di minore impatto ambientale? Chi può costituire una comunità energetica?
Primo incontro Come siamo arrivati alle comunità energetiche
Secondo Incontro Come si fa una comunità Energetica Solidale
Terzo incontro tre ore Esperienze le comunità si raccontano
La finanziarizzazione dell’economia è oggi sotto gli occhi di tutti. Le borse e i grandi fondi d’investimento indirizzano le politiche pubbliche e dominano i mercati. E’ ormai necessario che oltre alle pratiche economiche trasformative e solidali, si affronti il tema della finanza e della moneta in maniera integrata e diffusa, per essere sempre meno dipendenti dal Mercato e poter ridistribuire democraticamente le risorse rispondendo ai bisogni reali, rafforzando al contempo l’economia locale.
Quali sono le alternative e come metterle in pratica? La finanza etica, mutualistica e solidale e le diverse forme di monete complementari e di comunità rappresentano oggi le risposte per creare sistemi finanziari solidali, permettendo di riprenderne il controllo e l’inclusione sociale.
Il modulo affronterà le diverse modalità, strumenti e funzionamento dei sistemi finanziari etici e solidali: dalle banche e assicurazioni etiche al microcredito delle cooperative di mutua autogestione, fino alla costruzione di veri e propri circuiti monetari comunitari.
Primo Incontro
Che cos’è la finanza etica?
Secondo Incontro
Le Cooperative di Mutua Autogestione (Mag)
Terzo Incontro due ore: Introduzione generale ai sistemi e strumenti finanziari solidali
Quarto incontro: Esperienze monete comunitarie/alternative locali
Quinto incontro: Come fare una moneta di comunità
Il processo di co-creazione dal basso e in rispondenza ai bisogni delle comunità di riferimento Dal “disegno” dei circuiti all’adozione di tecnologie e piattaforme opensource disponibili
Esempi pratici in gruppi di lavoro, con strumenti adatti ai bisogni individuati. Es. a) un mercato locale; b) rete di 50 associazioni; c) rete di GAS; d) quartiere; e) rete imprese solidali per sostenere persone in difficoltà finanziarie