Si chiama “Rimuovendo gli Ostacoli” ed è un’associazione che accompagna realtà di volontariato in una logica di reciprocità e di solidarietà. In queste settimane raccoglie dispositivi – tablet, computer, router – da riciclare e rendere disponibili a chi ne ha bisogno e denaro da utilizzare per il sostegno di famiglie in difficoltà nella gestione della didattica a distanza. L’associazione raccoglie anche la disponibilità di chi vuole dedicare qualche ora del suo tempo ad affiancare ragazzi e ragazze che hanno bisogni educativi speciali, per i quali il problema non è solo disporre di un pc e di una connessione
“Il Covid-19 è un acceleratore premuto a fondo, ma la macchina era già in corsa. La pandemia ha solo messo in luce problematiche già esistenti. Disuguaglianza e marginalizzazione, limitazione all’accesso a diritti fondamentali per chi vive dalla parte sbagliata dell’economia dello scarto, crisi di un sistema sanitario già provato da anni di scelte a senso unico, enormi difficoltà di attuazione e gestione dei programmi da parte di una macchina pubblica sempre più inefficace, la crisi dei rapporti tra istituzioni locali, centrali ed europee, e la perdita di fiducia nel sistema democratico. È quasi una coincidenza che siamo partiti a pandemia iniziata”. Giampiero Obiso è il presidente di Rimuovendo gli ostacoli, un’associazione di promozione sociale nata per aiutare, sostenere, affiancare le tante realtà del volontariato sociale che operano nelle nostre città in una logica di reciprocità e di solidarietà. Il disagio educativo, nelle sue varie forme, è al centro del progetto.
In concreto, raccolgono denaro, da utilizzare per il sostegno di famiglie in difficoltà nella gestione della didattica a distanza. Raccolgono dispositivi – Ipad, kindle, computer, router – da riciclare e rendere disponibili a chi ne ha bisogno. Ma raccolgono anche la disponibilità di chi voglia dedicare qualche ora del suo tempo ad assistere ragazzi che abbiano bisogni educativi speciali, per i quali il problema non è solo disporre di un pc e di una connessione di rete.
“Che cosa abbia comportato questa crisi, in particolare, per il settore educativo, la scuola, l’università, il mondo della cultura, è di tutta evidenza: aumento della dispersione scolastica, altissima percentuale di studenti che non hanno potuto frequentare ‘lezioni on line’, la difficoltà delle famiglie nel doversi assumere un ruolo di supporto e supplenza, l’improvvisazione con cui si son dovute affrontare emergenze di ogni tipo”, racconta Andrea Serra, co-fondatore dell’iniziativa.
Sono due in questo momento i progetti principali sui quali ci si può attivare. Insieme alla rete romana di aiuti solidali Nonna Roma, che fornisce gratuitamente, oltre a pacchi alimentari, anche materiale scolastico a persone che non possono permetterselo, e con Informatici Senza Frontiere, nell’ambito del progetto Device 4 All l’associazione Rimuovendo gli ostacoli raccoglie, ricicla e distribuisce gratuitamente apparecchiature elettroniche, quali PC e tablet, alle famiglie degli allievi e allieve delle scuole dell’obbligo e delle superiori.
In questa fase di perdurante ricorso alla didattica a distanza, poter utilizzare un dispositivo elettronico per seguire al meglio le lezioni a distanza è fondamentale. Purtroppo, però, non tutti hanno la possibilità di acquistarli o di accedere ai programmi pubblici di sostegno. Ecco il form da compilare per segnalare la disponibilità a cedere i device. Informatici Senza Frontiere procederà alla cancellazione sicura dei dati e all’installazione del software, e Nonna Roma provvederà alla individuazione delle famiglie beneficiarie ed alla consegna.
Il secondo progetto si rivolge al sistema istituzionale dell’accoglienza delle persone straniere, dove si sono ridotti sempre più i servizi di base, e i corsi di italiano sono in genere il primo dei servizi ad essere sacrificato. L’emergenza Covid-19 non ha fatto che aggravare ulteriormente queste criticità, ha accentuato la marginalità e ridotto ancor di più le occasioni di apprendimento e formazione per i soggetti più deboli, economicamente e socialmente.
Asinitas tiene la porta aperta, tutto l’anno e gratuitamente, a chi voglia venire per imparare. E anche quest’anno, dopo una lunga parentesi di didattica a distanza, la sua scuola ha ripreso le sue attività in presenza con le classi di italiano.
La grande sfida è quella di ricominciare a lavorare, nella viva relazione fra studenti e insegnanti, con la qualità di sempre, pur cercando di garantire il massimo di sicurezza possibile nella prevenzione del contagio. Una delle difficoltà, tra le tante altre, è che gli studenti di Asinitas sono spesso impediti a frequentare la scuola con regolarità, perché i centri d’accoglienza non forniscono loro i biglietti o l’abbonamento dei mezzi pubblici. L’azione, piccola e concreta, su cui Rimuovendo gli ostacoli chiede di sostenere economicamente Asinitas, è quella di fornire a almeno dieci degli studenti della scuola che ne abbiano bisogno, un sostegno alle spese di frequenza per i prossimi mesi di attività didattiche.