Accompagnare bambini e bambine nell’orto per studiare scienze, poesia e arte. Portare cibo buono nelle mense scolastiche. Partecipare al percorso del gruppo di lavoro sulle food policies nato nella rete di quartiere… Il diario dell’IC Camozzi di Bergamo, che da diversi anni vive un’importante esperienza di scuola aperta e partecipata, è ricco di impegni che sanno di cibo buono
Questo articolo fa parte dell’inchiesta Tutti a tavola
Da alcuni anni l’Istituto Comprensivo Camozzi di Bergamo sta promuovendo – nell’ambito del progetto regionale Green School negli anni scorsi e in autonomia da tre anni – una serie di iniziative didattiche attraverso le quali bambini e ragazzi possano vivere l’esperienza dell’orto ed essere sensibilizzati sia all’importanza di una alimentazione sana e naturale, sia al valore di tematiche oggi imprescindibili quali la responsabilità ambientale e la sostenibilità.
Grazie alla partecipazione dei sei plessi dell’Istituto, il progetto è diventato nel corso del tempo una realtà ben consolidata, con numerose attività didattiche rivolte ad alunni e alunne di età compresa fra i sei e i dodici anni, prestando particolare attenzione a includere bambini e ragazzi con disabilità e bisogni educativi speciali. All’interno di aree ben attrezzate con banconi, sedute e tettoie si svolgono continuamente attività osservative, manuali e di stimolazione sensoriale. Inoltre, potendo contare su questi setting educativi ad elevata interattività, per le docenti è finalmente possibile creare collegamenti interdisciplinari di tipo nuovo, rendendo materie come scienze, poesia, arte, ecc.. più “tangibili” e sorprendenti per i propri alunni.
Le iniziative scolastiche legate all’orto sono inoltre collegate con Food Trails, un progetto europeo approvato nell’ambito del programma Horizon 2020 per favorire l’innovazione in campo alimentare e sostenere lo sviluppo di politiche alimentari urbane. In questa cornice si è attivata “La Buona Mensa”, un’azione consistente nel promuovere un consumo alimentare sostenibile e una maggiore consapevolezza su argomenti come l’alimentazione, l’agricoltura e il territorio. Per questo motivo, con l’obiettivo di verificare e ridurre gli sprechi, all’interno degli spazi di refezione della scuola si è cominciato a pesare regolarmente gli scarti, a portare in tavola mezza porzione per volta e, soprattutto, a servire cibi al 100 per cento Bio, compresa la frutta distribuita la mattina tramite il progetto “Merenda Sana”. Oltre a ciò, si è deciso di diminuire il consumo di carne a vantaggio dei legumi, avendo cura di realizzare un workshop per la sensibilizzazione dei bambini, attraverso il quale capire insieme a loro perché soia, fagioli, lenticchie, piselli, ceci e fave fanno bene. Il progetto prevede inoltre tutta una serie di attività mirate, quali lezioni in aula per conoscere meglio le caratteristiche e l’origine dei cibi che mangiamo, una visita all’orto botanico di Bergamo e addirittura la realizzazione di uno spettacolo teatrale sul tema dell’alimentazione.
Le iniziative del progetto europeo riguardano però anche il territorio. Infatti, all’interno della Rete del Quartiere Monterosso si è formato un gruppo di lavoro sul tema delle food policies, al quale partecipa anche la scuola. Questa nuova realtà propone azioni semplici ma efficaci per responsabilizzare i cittadini sul tema della buona alimentazione. Anche per questo, il prossimo 2 ottobre si terrà la Festa Green School a Valmarina, in cui si realizzeranno diverse iniziative finalizzate a promuovere incontro, condivisione ed esperienze sul tema della sostenibilità e del cibo.
Insomma, i progetti Green School e Food Trails possono essere considerati buoni esempi di come le scuole possano svolgere un ruolo attivo nella promozione di una cultura del rispetto dell’ambiente e della natura tra le nuove generazioni. Speriamo che altre realtà possano seguire l’esempio della Camozzi e promuovere iniziative simili per un futuro più sostenibile.
Per l’IC Camozzi di Bergamo: Grazia Nicoli (insegnante) e Massimo Rotini (animatore di comunità di Csv Bg / progetto Scuole Aperte e Partecipate)
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