Lap sta per Lycée autogéré de Paris, cioè Liceo autogestito di Parigi (250 allievi). È una scuola pubblica nella quale non c’è stato preside, non c’è stato personale scolastico, non ci sono stati consigli di disciplina e neanche voti. Una scuola che ha scommesso sulla libertà di scegliere e su un approccio transdisciplinare dove è stato dato molto spazio al teatro, alla musica, alla cucina…, con una struttura di gestione libertaria quanto rigorosa. Nato nel 1981 da un progetto che voleva dare vita a un istituto ispirato alla pedagogia di Piaget e Dewey, Neill a Freinet e ai principi dell’autogestione, il liceo è stato gestito da organi composti da studenti e professori e ogni decisione è passata dall’assemblea generale che si riuniva una volta a settimana. Una scuola in cui non sono mancati problemi e contraddizioni, ma che ha saputo offrire come poche altre scuole una seconda chance soprattutto a studenti e studentesse che rischiavano di abbandonare gli studi. Nel tempo è stato aperto un altro liceo, del tutto simile e ad esso coordinato, in Bretagna.
Alcuni anni fa, il Lap è stato raccontato da un documentario di Andrea Sola. L’autore è disponibile a presentarlo nelle scuole interessate a proiettarlo e ad avere maggiori informazioni su quella esperienza e su altre analoghe (scrivete a ).
Andrea Sola, laureato in filosofia a Venezia, si occupa di didattica dell’arte da molti anni – in particolare attraverso laboratori di ceramica e di argilla – in diverse città (oggi soprattutto a Roma). Ha realizzato diversi documentari e siti sui temi dell’educazione libertaria. Nel 2022 è uscito il suo libro Infanzia e potere, origini e conseguenze di una oppressione, per le edizioni Biblion (di cui Comune ha pubblicato ampi stralci del capitolo Le attività ludico-conoscitive). Altri suoi articoli sono leggibili qui
Questo articolo da parte dell’inchiesta Prendere in mano la propria scuola