Una (prima) lezione/dialogo con le proprie classi sui temi caldi della crisi ecologica e sociale, per studiarne cause e conseguenze, per discutere e valutare possibili soluzioni, per sottolineare la necessità di un nuovo paradigma culturale in ottica ecologica e transdisciplinare. Dal 18 al 23 marzo è tempo di Lezioni Ecologiche rivolte alle scuole di ogni ordine e grado: la proposta di un gruppo di persone impegnate nel mondo dell’ecologia e della cultura rimbalza in rete e comincia a raccogliere adesioni. C’è bisogno di un profondo rinnovamento culturale che abbia come fondamento il ripristino del rapporto “inscindibile” tra essere umano e natura e che riformi la scuola, qui e ora, in chiave ecologica
Lettera per una riforma in chiave ecologiche della scuola
e Lezioni ecologiche
Lo scorso 2 dicembre, presso il liceo Socrate di Roma, si è tenuto il convegno di presentazione della Lettera per una riforma in chiave ecologica della scuola. Si tratta di una lettera aperta indirizzata alle Istituzioni scolastiche, alle/ai docenti, a studentesse e studenti, ai genitori e all’intera società civile, per richiamare la necessità di un rinnovamento culturale che abbia come fondamento il ripristino del rapporto “inscindibile” tra essere umano e natura. La lettera vede tra i primi firmatari personalità del mondo dell’ecologia e della cultura quali Gianfranco Bologna, Federico Maria Butera, Renata Puleo, Lorenzo Fioramonti, Luca Mercalli e altri, e ad oggi ha raccolto oltre cinquecento sottoscrizioni.
In un momento storico in cui la crisi ecologica in atto sta mettendo a repentaglio le basi stesse della vita sulla Terra, occorre decolonizzare l’immaginario dalla visione antropocentrica e tecnoeconomicista di cui siamo permeati,
“occorre alfabetizzare una nuova generazione di nativi ecologici, rinaturalizzare un’umanità che fatica a pensare sé stessa come connessa alla realtà biofisica…”. “In questo contesto è fondamentale che il sistema scolastico favorisca una critica dell’attuale modello culturale ed educativo e sviluppi una nuova visione che sia basata su un’ecologia profonda e integrale, rispettosa dei cicli rigenerativi della vita, dei beni comuni universali, della equa condivisione delle ricchezze e della dignità di ogni essere vivente, presente e futuro…”.
A seguito del convegno si è poi costituito il gruppo Alfabeti Ecologici che prende il nome dall’omonimo libro di Laura Marchetti (Alfabeti Ecologici – ed. Progedit – 2012), già Sottosegretario con delega all’Ambiente nel secondo governo Prodi (2007) e tra i promotori della lettera di cui sopra. Lo scopo dichiarato del gruppo è quello di passare dalla teoria alla pratica, proporre azioni di sensibilizzazione delle Istituzioni e dell’opinione pubblica, per far vedere concretamente cosa si deve fare e come si può fare.
A tale scopo sarà lanciato nella settimana dal 18 al 23 marzo il primo appuntamento con le Lezioni Ecologiche (simultanee, coordinate e ripetute) rivolte alle scuole di ogni ordine e grado. I docenti che aderiscono all’iniziativa (ad oggi 27 sparsi su tutto il territorio italiano e già attivi sui temi in questione), nella settimana indicata, al posto delle consuete lezioni curricolari e previa comunicazione informativa al proprio istituto, svolgeranno una lezione/dialogo con le proprie classi sui temi “caldi” della crisi ecologica e sociale, per studiarne cause e conseguenze, per discutere e valutare possibili soluzioni, per sottolineare la necessità di un nuovo paradigma culturale in ottica ecologica e transdisciplinare.
Dialoghi più che lezioni, intorno a opinioni e a saperi, intendendo il dialogo come strategia fondata sul concetto di comunità, sulla classe come sistema di relazioni che costruisce e interpreta saperi sotto la guida della/del docente.
Una volta raccolti i riscontri di queste “lezioni” sarà indetta una conferenza stampa e i vari materiali saranno consegnati presso il ministero dell’istruzione e del Merito congiuntamente alla lettera aperta e alla relativa raccolta firme.
Subito dopo ci si propone di proseguire con le Lezioni Ecologiche, con cadenza da stabilire, per raccogliere nuove adesioni e continuare quest’opera di divulgazione e sensibilizzazione che, a partire dal personale docente, dovrà estendersi alle scuole, ai giovani, alle famiglie, alle Istituzioni affinché si impegnino a promuovere una riforma in chiave ecologica dell’istruzione.
Per informazioni, per aderire al gruppo o all’iniziativa scrivere a:
Questo articolo da parte dell’inchiesta Prendere in mano la propria scuola