Il pomeriggio, l’unico spazio pubblico del quartiere Ballarò, noto per il mercato più popolare e antico di Palermo, è la loro aula autogestita. Vivere la scuola aperta partecipata in un liceo, dicono gli studenti e le studentesse del Regina Margherita, significa sperimentare autonomia e aprirsi al territorio, con tutte le sue ferite e complessità. «Abbiamo bisogno solo di strumenti, di una piccola “cassetta degli attrezzi” – scrive Ilenia – La radio, le assemblee, gli eventi, le manifestazioni per noi sono un modo concreto per dimostrarlo al mondo…»
Questo articolo da parte dell’inchiesta Prendere in mano la propria scuola
Il percorso intrapreso nel liceo Regina Margherita di Palermo con l’esperienza della scuola aperta partecipata, ormai da più di un anno, ha dato prima di tutto l’opportunità a tutti noi studenti di esprimerci e conoscerci al meglio, di capirci e di capire il territorio nel quale viviamo.
Per noi, “scuola aperta” oggi significa “presidio”: vivere ogni giorno come punto di riferimento comune la stessa scuola che è spesso luogo di “drammi” e felicità. Presidio di cura, presidio di lotta, presidio ambientale. Presidio di inclusione.
Il progetto ci ha dato la possibilità di sperimentare nelle nostre mani la famosa “autogestione”, la stessa che ogni giorno applichiamo partendo dalla cura dei nostri spazi, come l’Aula autogestita, sita nel plesso Cascino del nostro istituto, dove ogni pomeriggio ci rechiamo. Autogestirci significa responsabilizzarci e sviluppare consapevolezza non solo rispetto all’importanza del prendersi cura, ma soprattutto rispetto all’importanza del contare. Il quartiere con il quale ci interfacciamo, Ballaró, non è una realtà semplice, e sapere di poter essere parte attiva di un cambiamento, sentendolo da vicino, per noi studenti e studentesse è una grande vittoria. È un modo, ad esempio, per combattere gli stereotipi comuni che riguardano questo territorio. Negli anni abbiamo avviato una campagna di informazione e sensibilizzazione contro il Crack e i temi della dipendenza, abbiamo promosso laboratori di crescita personale, laboratori di pittura e di riuso creativo, percorsi di clown terapy e tanto altro.
Noi giovani non siamo “noncuranti” neppure pensiamo solo a noi stessi. Noi giovani abbiamo soltanto bisogno di essere ascoltati e valorizzati, sempre, per arrivare ad una vera evoluzione. Abbiamo bisogno solo di strumenti, di una piccola “cassetta degli attrezzi”. La radio, le assemblee, gli eventi, le manifestazioni, per noi, sono un modo concreto per dimostrarlo al mondo!
Ilenia Bonfardeci è coordinatrice del Sindacato Studentesco Regina Margherita di Palermo
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