
L’estate per i genitori italiani è lunga, troppo lunga. Il nostro Paese ha le vacanze scolastiche più prolungate di tutta Europa e questo mette in fortissima difficoltà le famiglie che non possono permettersi tre mesi di vacanze per i loro figli e figlie. L’unico aiuto per le mamme e i papà arriva dai centri estivi che, però, troppo spesso hanno costi elevati. Proibitivi per famiglie non benestanti.
Voglio quindi lanciare un invito alla politica istituzionale: aiutiamo i genitori e, se possibile, rendiamo gratuiti questi centri. O quantomeno calmieriamo i prezzi, facendo in modo che tutti, anche i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze delle famiglie meno abbienti possano partecipare.
Le vacanze non possono essere un territorio abbandonato ai videogiochi e agli schermi. Le settimane estive rappresentano un’occasione straordinaria e le istituzioni non possono assolutamente lasciare soli i genitori.
Aiutiamoli economicamente nell’iscrizione dei figli e delle figlie ai necessari centri estivi. È un atto di intelligenza politica, sociale e di solidarietà intergenerazionale. Ne verrà un vantaggio per la società, perché in un mondo dove stanno bene i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze stanno bene tutti.
Daniele Novara, pedagogista, direttore del Centro Psicopedagogico per l’educazione e la gestione dei conflitti. Tra i suoi libri I bambini sono sempre gli ultimi. Come le istituzioni si stanno dimenticando del nostro futuro (Rizzoli), Ognuno cresce solo se sognato. Antologia essenziale della pedagogia critica (la meridiana), I bulli non sanno litigare. Insegnare ai ragazzi a vivere con gli altri e a rispettarli (Rizzoli)