Nell’estate 2020 e in quella del 2021 a Torino c’è chi ha promosso la scuola di quartiere. Laboratori, incontri con ospiti, concerti, workshop, momenti di confronto collettivo, aule studio per ragionare su due questioni: cosa significa oggi vivere la scuola pubblica, come reinventare la relazione tra il territorio e la scuola. Il frutto di quel percorso, Appunti della scuola di quartiere, vuole ora stimolare dibattiti e confronti nelle scuole di tutta Italia
Torino Scuola Aperta è una rubrica che nasce all’interno del progetto Territori Educativi, dalla collaborazione tra Acmos e il Mo.Vi per il progetto Scuole Aperte e Partecipate in rete. L’obiettivo è quello di accendere i riflettori sul tema scuola anche nella nostra città, Torino.
La redazione è lieta di annunciare che nei prossimi mesi il blog avrà la possibilità di raccontare i dibattiti, le riflessioni, le idee uscite dalle menti degli ospiti che hanno partecipato alla seconda edizione dell’esperienza torinese della Scuola di quartiere.
La Scuola di Quartiere è un’esperienza di scuola aperta e partecipata nata nell’estate del 2020 negli spazi della Circoscrizione 6 ed evoluta nel giugno del 2021 con l’apertura estiva del Liceo Einstein. Gli obiettivi che hanno mosso l’esperienza sono due: da una parte tornare a occupare lo spazio scolastico in presenza e in sicurezza sottolineando il valore della collettività e delle relazioni, dall’altra costruire spazi di confronto e responsabilizzazione in un momento storico segnato dall’isolamento e dalla paura.
A lungo termine l’ambizione è inevitabilmente più grande: ridiscutere insieme alla comunità scolastica il senso e il ruolo della scuola pubblica mettendo in luce gli aspetti critici e le possibili soluzioni, costruire una sinergia con il territorio affinché la scuola diventi un punto di riferimento non solo per la comunità scolastica ma per tutto il quartiere, generando un luogo in cui gli studenti, le famiglie, le associazioni, i semplici cittadini possano organizzare insieme la vita sociale del territorio.
Il percorso che ha portato alla Scuola di Quartiere è partito dall’associazione Acmos ma ha coinvolto gli studenti e i rappresentanti di diverse scuole torinesi, il Consiglio d’Istituto del Liceo Einstein, il collettivo Rinascimento Studentesco, la Consulta Provinciale degli Studenti e moltissime associazioni del territorio di Barriera di Milano. Da gennaio 2021 sono stati costruiti spazi di riunione continuativi per raccogliere idee e trasformarle in azione collettiva. Riunioni che non si sono fermate neanche durante la nuova chiusura degli istituti, ma che sono proseguite online.
L’esperienza ha previsto due settimane di laboratori, incontri con ospiti, concerti, workshop, momenti di confronto collettivo, aule studio a partire dalle 14 del pomeriggio. Ogni giorno nell’auditorium dell’Einstein, si è tenuta un’assemblea sulla scuola pubblica, il cuore della Scuola di Quartiere. Hanno preso parola le organizzazioni studentesche, i docenti, i genitori, i dirigenti, le associazioni, psicologi e attivisti per portare le loro riflessioni sull’insegnamento ai tempi del Covid, della pandemia e delle sue conseguenze, sulla partecipazione democratica alla scuola, sul sistema di valutazione, sull’educazione civica e sul potere negli spazi scolastici.
È stato chiesto agli ospiti di lasciare una testimonianza affinché fosse lasciata traccia dei contenuti trattati in quei giorni. “Appunti dalla Scuola di quartiere” nasce dalla volontà di condividere quanto emerso da questa esperienza affinché possa essere patrimonio comune per stimolare dibattiti e confronti nelle scuole di tutta Italia.
Nei prossimi mesi verrà dato spazio alla prima parte degli “appunti”: pubblicheremo gli scritti di studenti, docenti, genitori, dirigenti, associazioni che riflettono del loro ruolo all’interno di una comunità che deve porsi il problema dell’educazione in maniera sempre più condivisa e aperta al dialogo.