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È tempo di Scuola Sconfinata
9 Novembre 2020 - h. 14:00 | 18:00
di Annabella Coiro*
Una giornata di sintesi e al tempo stesso di lancio di un anno costituente: diamo forma a un sistema educativo radicalmente aperto ai bisogni della comunità umana
Mentre lottiamo tutti i giorni per la scuola in presenza, vogliamo costruire anche le basi per il futuro, che superi lo stato d’emergenza. Lunedì 9 novembre inauguriamo dunque un anno costituente per “sconfinare la scuola”.
Non si tratta solo di implementare nuovi spazi o di individuare nuovi luoghi, che pure sono necessari, si tratta di ampliare lo sguardo su tutto il sistema educativo, di pensare un processo trasformativo, una rivoluzione di lungo periodo e lungimirante, in cui mettere in atto forme, spazi, tempi e percorsi tra la dimensione analogica e digitale, definendo modelli che mettano al centro l’ascolto dei bisogni fisici, cognitivi ed emotivi di bambine, bambini, ragazze e ragazzi – ma anche degli adulti educanti – una condizione che riteniamo indispensabile per far pienamente parte della comunità umana.
Sarà un pomeriggio di confronto e dibattiti a partire da una lista di priorità ed esperienze, raccolte in un percorso nazionale di ascolto e consultazione che ha visto il coinvolgimento dei territori di Milano, Genova, Roma, Napoli e Taranto.
Il convegno sarà aperto dalle voci delle ragazze e dei ragazzi per poi approfondire i punti cardine della Scuola Sconfinata su: salute integrale, didattica evolutiva, spazi di apprendimento, coinvolgimento del territorio, comunità educante, formazione e competenze necessarie, aumento delle figure educative, importanza delle relazioni generative, valorizzazione dell’open source e della media education, cittadinanza globale.
Temi molto ampi e anche proposte molto concrete come: costruire reti WiFi di quartiere riservate a studenti e studentesse; istituire spazi di dialogo tra allievi e allieve per stimolare il processo dialogico e l’autoformazione; attivare equipe multiprofessionali nelle scuole, istituire tavoli stabili tra amministrazione municipale, istituzioni scolastiche e culturali, terzo settore, famiglie; dimezzare il rapporto numerico tra figure educative ed educandi/e per incrementare le relazioni significative; dare importanza a sviluppare empatia, a dialogare e sviluppare capacità relazionali nonviolente; rivedere gli orari scolastici in funzione del benessere psichico degli allievi, dare spazio e risorse ai momenti di co-progettazione, ecc.
Saranno presenti esperti in economia e rappresentanti delle istituzioni a cui è richiesto di proporre come, quando e dove trovare le risorse e le possibilità per attuarli.
Non abbiamo bisogno di inventare altro, in Italia sono già presenti molte buone pratiche, ma sono come tanti singoli quaderni che non hanno ancora avuto la possibilità di trovare posto in un volume unico, perché è necessario accendere quei punti su cui incardinare quanto già si conosce come valido e proficuo, in modo da riconoscere e realizzare quanto già richiesto a gran voce da molto tempo.
Come scrive Egar Morin nel suo ultimo libro
“Può sembrare impossibile cambiare strada. […] Ma un po’ ovunque nel mondo grazie a questa crisi molteplice e globale, sono comparse miriadi di sorgenti, scorrono miriadi di rivoli, che se si congiungessero formerebbero ruscelli che poterebbero confluire in corsi d’acqua, i quali a loro volta potrebbero confluire in un grande fiume.”
Non è tempo di aspettare, è tempo di guardare al futuro, altrimenti rischiamo di farci annientare dal presente.
*Annabella Coiro è cofondatrice di E tu da che parte stai? e di ED.UMA.NA
È tempo di Scuola Sconfinata è un’iniziativa promossa da Fondazione Giangiacomo Feltrinelli con il movimento E tu da che parte Stai?.
Lunedì 9 novembre 2020 – ore 14-18.00
in diretta streaming sul sito di Fondazione Feltrinelli
INFORMAZIONI E PROGRAMMA: