A Kiev per la pace

Prosegue il percorso del Mean (Movimento europeo di Azione Non Violenta) che porterà alla partecipazione di 150 attivisti della società civile europea a Kiev l’11 luglio per esprimere la concreta vicinanza e solidarietà alla popolazione martoriata. Nella delegazione anche alcuni volontari del MoVI partecipano alla delegazione per tessere legami di solidarietà e fratellanza anche in questo drammatico scenario.

Intanto settantotto persone, mamme con i propri bambini, sono giunte in Italia, in quindici Piccoli Comuni del Welcome della omonima Rete nazionale. Fino a settembre 2022 queste famiglie ucraine vivranno in piccole comunità, definite Summer camp. Si tratta per lo più di orfani e vedove ucraini di caduti in guerra, individuati dall’Assessorato alle politiche sociali del Comune di Kiev. Persone che hanno visto e sofferto tanto, a cui il progetto MEAN vuole donare un tempo di pace e serenità lontano dalle bombe.

Si stanno impostando, inoltre, relazioni che possano essere solide e durature per il futuro. “Siamo proprio sulla linea dei “Legami che fanno bene” di cui abbiamo parlato alcuni giorni fa nella nostra Conferenza”, dice Gianluca Cantisani del MoVI. Si pensa, ad esempio, a dare futuro alla pace favorendo il legame tra città italiane e ucraine (che non siano solo simbolici ma concreti).

La giornata dell’11 sarà preceduta, la sera del 10, da un incontro a distanza con le piazze italiane. L’idea è organizzare nelle piazze italiane delegazioni cittadine che si colleghino con gli attivisti del Mean che saranno a Kiev insieme alla società civile Ucraina: per costruire un ponte di dialogo virtuale ed empatico tra gli attivisti in Ucraina e gli attivisti in Italia. Al momento hanno dato l’adesione diverse piazze: Benevento, Marigliano, Pomigliano d’Arco, Manfredonia, Roma, Milano, Vasto, Napoli, Firenze.

Il MoVI invita tutti coloro che vogliono contribuire a sostenere questa iniziativa con versamenti sull’Iban: IT43M0501803400000017167636 o sulla piattaforma https://www.produzionidalbasso.com/project/marcia-di-pace-mean-in-ucraina/

“Appare evidente che nessuno Stato può oramai gestire da solo i grandi problemi e le crisi che si stanno presentando. L’Europa deve darsi una mossa e costruire insieme un progetto solido e credibile. – ha sostenuto in un incontro on line il 29 giugno Marianella Sclavi, tra le promotrice delle oltre 35 realtà che compongono i Mean – Questo modello di mobilitazione della società civile, anche con l’incontro a Kiev, vuole dare l’esempio che insieme si può fare”.

Informazioni: https://movinazionale.it, tel. 06 6538261