«I Teatri, i Palazzi, le città si possono gestire in maniera differente – scrive Franco La Cecla -, usando l’economia creativa, inventandosi nuovi modi di produrre e di lavorare che siano strutture ed istituzioni diverse ed egualitarie». Su questi temi, mercoledì 20 marzo il Teatro Valle occupato promuove un seminario dal titolo «Nuovi spazi di cittadinanza. Pratiche e beni comuni nella città», in collaborazione con l’Università La Sapienza (Dipartimento di Ingegneria). Intervengono, oltre a quelli del Teatro Valle, del Nuovo Cinema Palazzo e del Cinema America occupato, Bruno Amoroso (economista dell’università di Roskilde, Danimarca, e collaboratore di Comune-info), Giancarlo Paba (urbanista dell’università di Firenze/Laboratorio Critical Planning & Design) e Ugo Rossi (geografo urbano dell’università di Torino)
Il seminario è diviso in due parti: nella prima (dalle 14 alle 16) si ragiona sulle attuali pratiche di ri-appropriazione di spazi urbani a destinazione culturale presenti a Roma e, in particolare, nel centro storico. Come sono nate queste esperienze? Quali analogie e differenze? In che modo la pratica di occupazione è una forma di riappropriazione e al tempo stesso di restituzione di «beni comuni urbani»? Come si autogestiscono? Quali risonanze con il territorio?
Nella seconda parte (dalle 16,30 alle 19) il seminario, spiegano i promotori, «si propone di proseguire il lavoro di riflessione passando dall’analisi dei casi concreti a una serie di considerazioni più teoriche riguardanti il legame tra pratiche urbane e politiche urbane, tra istituzioni costituite e istituzioni costituenti. Insomma, sperimentare giorno per giorno un diverso modo di abitare e di gestire gli spazi della nostra città promuovendo pratiche collettive che creano occasioni di socialità e solidarietà, cogestione e autorganizzazione, nuove cittadinanza.
(Foto: Piccoli movimenti colorati, compagnia Teatrimperfetti per il Valle dei ragazzi, dicembre 2012)
Ecco venti buone letture e un video-reportage, suggeriti da Comune-info, per rendere più vario e ricco il seminario.
1) Non è stata la solita assemblea[Nuovo Cinema Palazzo]
Roma, incontro della Libera Repubblica di San Lorenzo: prove di autogoverno
2) Le città dei desideri e degli scambi
Roma. Incontro di Città Vicine alla Casa internazionale delle donne: 23 marzo
3) L’insurrezione delle persone comuni [intervista di Gianluca Carmosino a Gustavo Esteva]
Possiamo dedicarci a organizzare in modo autonomo e orizzontale le condizioni nelle quali imparare, sognare, abitare un mondo nuovo. Molti hanno già cominciato
4) Valle occupato, assalto della finanza. Etica[Andrea Baranes]
Molti ricordano il percorso partecipato di costituzione di Banca etica. Più di dieci anni dopo quel percorso sembra ripetersi e intrecciarsi con quello della Fondazione Teatro Valle Bene Comune. Cultura e finanza critica mettono su un inedito laboratorio di beni comuni
5) Una città pubblica diversa [Carlo Cellamare]
Movimenti, reti, comitati, associazioni non sono una novità, ma in molte città, a Roma in primis, hanno raggiunto una diffusione enorme. Si occupano di abitare, produzione culturale, orti urbani, mobilità. Sono la strada, non priva di problemi, con la quale i cittadini si autorganizzano
6) Il sogno di San Lorenzo [Sarah Gainsforth]
Sperimentare forme di autogoverno di quartiere contro compro-oro e casinò
7) Autorganizzazione e prossimità
La città negata con le sue pratiche ridefinisce il tema dei beni-comuni
L’autogoverno non nasce in parlamento e meno che mai su un blog
9) La ribellione urbana è iniziata [David Harvey]
Il capitalismo finanziario costruisce oggi le città, con i suoi condomini e uffici. Contro questo potere si diffonde una protesta frammentata ma enorme e mondiale
10) «Ci aiutiamo a vicenda». Asheville, la città della condivisione [Amy Hamilton]
Ecco come beni e servizi vengono scambiati, offerti gratuitamente o a prezzi accessibili
11) I colori del cambiamento [Alberto Zoratti]
Pisa: il Municipio dei beni comuni occupa l’ex colorificio di una multinazionale
12) I cantieri dei rammendi urbani [Marc Augé]
Trasformare le città, intrecciare luoghi e non-luoghi, ricomporre i legami sociali
13) La città inedita [conversazione di Gianluca Carmosino con Serge Latouche]
Nella città decrescente, gli abitanti ritroveranno il piacere di gironzolare, come sognavano Charles Baudelaire o Walter Benjamin
Ex-Asilo Filangeri di Napoli: un anno di autogestione per reinventare la città
Intorno alla condivisione di un orto oppure di un luogo di lavoro, attraverso il car pooling piuttosto che il baratto, migliaia di persone sperimentano modi diversi per stare in compagnia.
16) Mi raccomando, non siate prudenti
L’ebook sui teatri ribelli d’Italia. Valle, Palazzo, Macao sono in ottima compagnia
17) Il vapore continua ad accumularsi [Gustavo Esteva]
Un movimento sorge quando molte persone mettono in sintonia le proprie azioni
18) La resistenza e il mondo nuovo dei territori [Raúl Zibechi]
I movimenti che nascono nei territori, nelle campagne come nelle periferie urbane, hanno aperto profonde crepe nel sistema che legittima la dominazione.
La crisi del capitalismo è il nostro rifiuto di diventare macchine. Siamo noi i responsabili della crisi di un sistema che distrugge l’umanità. Il capitale non è solo il sistema di sfruttamento in cui viviamo, è una costante aggressione alle persone. Possiamo dire No. Video-intervista a John Holloway
20) I tempi della nuova Comune? Questi [Franco La Cecla]
Beni comuni: da Toni Negri a Illich, da Occupy al Teatro Valle
Guarda
Cucine e palestre popolari, fondazioni, sottoscrizioni possono favorire un’idea diversa di città? Un video-reportage di Alessandra Vitullo su come alcuni pezzi di Roma, dal centro sociale corto Circuito al Teatro Valle, da Cinecittà al Cinema Palazzo, si riappropriano dei beni comuni
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