“Orto sinergico significa che una pianta aiuta l’altra”. Così, con poche parole semplici ed efficaci, qualche giorno fa Caterina ha spiegato alle bambine e bambini di una quinta primaria di Roma ospiti a Cenci per un campo scuola, il senso dell’Orto lunare che da tre anni accompagna la vita della casa-laboratorio.
Caterina Torre è una delle giovani dei tre centri diurni che partecipano al progetto dell’Orto lunare. E quando ha ricevuto il compenso previsto alla fine di questa terza annualità lo ha così commentato, commuovendoci tutti:
“Sono felicissima di questo contributo che ci avete dato, ma non per la somma in denaro, ma per il fatto che per la prima volta mi sento una lavoratrice vera”.
In questo breve video di sette minuti abbiamo cercato di dare l’idea della nostra proposta e della nostra ricerca. Una ricerca nata da un’idea di Roberta Passoni, che nei giorni scorsi ha visto la conclusione del suo terzo anno di vita con l’assegnazione delle borse lavoro alle e ai giovani partecipanti. È stato possibile realizzare l’Orto, che proseguirà anche nel 2024, grazie al contributo dell’otto per mille messo a disposizione dalla Chiesa Valdese. Si è così data continuità al progetto di un orto sinergico che vede il coinvolgimento di giovani con disabilità di tre centri diurni della provincia di Terni. L’iniziativa è stata portata avanti da una ventina di giovani che frequentano i centri diurni “Il Faro” di Narni e “CIRP” di Porchiano, che fanno capo all’Usl Umbria 2, insieme ai giovani che frequentano le attività dell’Associazione Aladino ODV.
L’aspetto più interessante del progetto è che nel corso di diversi giovedì – la giornata in cui si lavora all’orto – i giovani provenienti dai tre centri hanno avuto l’occasione di incontrare e far partecipare alle attività dell’orto ragazze e ragazzi, bambine e bambini ospiti dei campi scuola promossi dalla casa-laboratorio Cenci, divenendo così maestre e maestri ortolani, protagonisti di un salutare rovesciamento di ruoli. Rovesciamento che intendiamo approfondire il prossimo anno.
Nella primavera scorsa, inoltre, sono state inoltre inaugurate “Le tre Fontane di Bernardo”, dedicate a Bernardo Rampini, un giovane con disabilità che ha trascorso molte sue estati a Cenci, scomparso improvvisamente nel 2023.
[Ringraziamo Roberta Passoni, che ha ideato il progetto, Damiano Bernardini, anima dell’orto fin dal suo inizio che, insieme a Fabio Piccoli e Fiona Sansone, ha seguito il gruppo dei giovani dei tre centri. Ringraziamo Silvia Coppola che organizza le attività, Alberte Agerskov e Julie Lacuelle che hanno progettato “Le tre fontane di Bernardo”, la cui costruzione è stata resa possibile dalla generosità di Simona Casalini, mamma di Bernardo Rampini. Riprese e montaggio del video sono di Franco Lorenzoni mentre le musiche sono di Tommaso Lorenzoni].
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