La situazione è drammatica. La temperatura ha raggiunto nelle ultime settimane record senza precedenti. Centinaia di incendi hanno mandato in fiamme foresta boreale, permafrost e tundra. Le previsioni non annunciano nulla di buono. In alcune città da diversi giorni, nonostante l’incredibile sforzo dei pompieri, la visibilità è scarsa a causa del fumo degli incendi. Sorprenderà molti scoprire il paese di cui stiamo parlando… Il mondo ha bisogno dei ragazzi di Greta
La situazione in Alaska è drammatica. Specie se si pensa che si parla di uno stato ai confini, e in qualche tratto pure dentro, al circolo polare artico. Giugno 2019 è stato disastroso e Luglio non promette di meglio.
Ad Anchorage, una delle città più grandi, la temperatura è arrivata a 32 gradi, record mai raggiunto qui. I meteoròlogi prevedono una lunga, lunghissima, ondata di caldo ulteriore. La temperatura media è di 24 gradi. Quindi siamo ad otto gradi in più della media. Nel circondario vari incendi che hanno mandato in fiamme foresta boreale, permafrost e tundra. Per paura che arrivino ancora più incendi in zona, il 4 luglio non ci sono stati fuochi pirotecnici.
Intanto il cielo di Anchorage, è carico di fumi dagli incendi, specie dal cosiddetto Swan Lake fire che arde da un mese. La visibilità è scarsa in una vasta area a sud della città. Ci sono quasi cinquecento pompieri a cercare di estinguere questo incendio, con circa trentamila ettari andati in fiamme. Alle persone sensibili è stato consigliato di restare in casa. Ci sono qui cento incendi attivi in questo momento.
E infine ci sono alti tassi di scioglimento delle nevi che ha portato anomalie e danni specie alle popolazioni indigene che dipendono dalla pesca e dalla caccia. Tutto questo succede in Alaska. In Alaska.
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* Fisico e docente all’Università statale della California, cura diversi blog (come questo, dove è stato pubblicato questo articolo). Consapevole dell’importanza dell’informazione indipendente, Maria Rita ha autorizzato con piacere Comune a pubblicare i suoi
Daniela Dal Lago dice
Ho paura che non abbiamo più tempo, la linea di non ritorno è stata raggiunta e superata.Tristezza, penso alle devastazioni che vedranno il miei nipoti. Io nel mio piccolo ho fatto tutto quanto mi è stato possibile fare, non è bastato!