
Gioco e apprendimento rappresentano il connubio perfetto in ogni contesto di vita, a casa come a scuola. Ancora oggi sono tanti i docenti che non colgono le preziose potenzialità del gioco nell’ambito dell’istruzione e dell’educazione come pilastri per lo sviluppo dei bambini e delle bambine. La nostra didattica è differente: si muove in un ambiente di apprendimento motivante, rilassante, ricco di stimoli e materiali a misura di bambino, dove tutti sono maestri e protagonisti del proprio percorso di crescita e formazione, in attività di cooperazione e tutoraggio reciproco.
“Per insegnare bisogna emozionare. Molti però pensano ancora che se ti diverti non impari”. Dalle parole di Maria Montessori muoviamo i nostri passi esaltando i principi dell’indipendenza, della libertà individuale e del rispetto, in un clima che favorisce lo sviluppo delle energie creative. Ed ecco come una semplice lezione di Storia trasforma e catapulta i bambini nelle vesti di piccoli archeologi che, armati di scalpelli, guanti, pennelli e macchina fotografica esaminano scrupolosamente il terreno alla ricerca di antichi fossili in una zona accuratamente delimitata e predisposta da noi insegnanti. Scavano, catalogano, registrano le informazioni e conservano i loro piccoli reperti per poi risalire alla loro origine storica nominandoli.


E così i loro corpi raccontano alcune tra le emozioni più belle, la sorpresa e la scoperta, che rappresentano l’ingrediente più importante nel corredo emotivo di crescita e che rende più accattivante le attività che giornalmente proponiamo. Sono infatti la sorpresa e la scoperta a spingerci alla ricerca del nuovo, che ci muovono verso un mondo che rimane ancora ignoto e da conquistare, in un movimento continuo verso nuove conoscenze dove noi insegnanti siamo i condottieri silenziosi che guidano la nave verso un mondo da scoprire insieme.
Fare per imparare. Valorizzare la bellezza della sperimentazione. Giocando s’impara! E tutto ciò che viene letto in un testo prende vita e assume una forma concreta grazie all’uso pragmatico di ciò che si è sperimentato. Durante la pratica si pongono in essere le strategie di problem solving, la comunicazione strategica e l’istruzione scolastica e… non ci si annoia mai.
[maestra Manuela Sciarretta, classe 3°E, IC C. Nivola,
plesso Campo Romano, Iglesias]
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