Grazie a genitori, insegnanti e animatori di comunità la scuola Sant’Elia-Commenda di Brindisi è aperta diversi pomeriggi per offrire iniziative a bambini e ragazzi. In realtà le attività pomeridiane sono importanti anche per i genitori che diventano più consapevoli delle proprie capacità in un continuo scambio con gli altri. Un incontro promosso il 2 dicembre ha formalizzato il passaggio del progetto scuole aperte partecipate alla cooperativa Legami di Comunità

L’incontro di venerdì pomeriggio 2 dicembre, ospitato nell’aula magna della scuola primaria Leonardo da Vinci, nel quartiere Sant’Elia di Brindisi, è stato un appuntamento splendido quanto importante. L’evento è stato promosso da MoVi, Labsus, Legacoop, Istituto comprensivo Sant’Elia-Commenda, cooperativa Legami di Comunità per il progetto nazionale Scuole Aperte Partecipate in Rete, che la cooperativa di comunità segue da tre anni (da quando era Comitato Parco Buscicchio).



Grazie a genitori, insegnanti e animatori di comunità la scuola ogni settimana è ormai aperta anche diversi pomeriggi per offrire opportunità e azioni a bambini e bambine, ragazzi e ragazze del quartiere, come integrazione delle attività scolastiche ordinarie. In realtà le attività pomeridiane sono anche un momento importante per i genitori che diventano più consapevoli delle proprie capacità in un continuo scambio con gli altri. Non c’è dubbio: intorno alla scuola Sant’Elia-Commenda c’è sempre più partecipazione e nel tempo la rete tra scuola, genitori, società sportive, parrocchia si intensifica in tanti modi diversi.



L’incontro del 2 dicembre è stato importante sia perché ha formalizzato il passaggio del progetto scuole aperte partecipate alla cooperativa Legami di Comunità, sia soprattutto perché ha rafforzato i legami interni alla rete. L’incontro ha mostrato anche l’importanza di continuare ad aprirsi ad altre realtà del territorio: significativo, in un’ottica di valorizzazione delle capacità di collaborare con i servizi sociali, è stata ad esempio la partecipazione di Pasquale Ferrante, direttore del dipartimento Welfare della Regione Puglia. Non è stato un caso se i temi al centro del confronto sono stati la collaborazione tra le realtà sociali coinvolte nel progetto, l’apertura al territorio, l’idea di partecipazione.
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