Se è vero che il viaggio non soltanto allarga la mente ma le dà forma, come sosteneva Bruce Chatwin, uno dei più amati narratori di avventure di viaggio del Novecento, il racconto della straordinaria esperienza delle due ragazze della 2a C del plesso Vico dell’Istituto comprensivo via-Roma Spirito Santo, scuola aperta e partecipata di Cosenza, è probabilmente un passaggio essenziale, non solo nella loro educazione alla pace, ma nel loro modo di guardare al mondo. Un punto di non ritorno, un antidoto potente ai venti guerra che hanno ripreso a soffiare con violenza inaudita nel nostro tempo perfino in Europa. Si dirà, magari, che il linguaggio semplice e fresco del diario di viaggio di Maria e Natalia avrebbe potuto raccontare una qualsiasi gita delle scuole medie inferiori. Non è vero, il contesto determina la realtà, sempre. La partecipazione concreta alla marcia Perugia-Assisi, peraltro partendo da Cosenza, è l’esatto contrario di quella osservazione voyeuristica – in poltrona e attraverso gli schermi – che diventa oggi molto spesso la sola occasione offerta agli adolescenti per informarsi su quanto accade nel mondo e, in modo particolare, sulle tragedie che incombono e le guerre più mediatiche di sempre. La lunga fiumana di gente e colori che le ragazze hanno visto dalla Basilica di San Francesco, la felicità che esprimevano le migliaia e migliaia di occhi dei partecipanti, da oggi non saranno più relegate nella sfera dell’immaginario che si con-fonde con la realtà. È la premessa ideale perché quella loro essenziale affermazione, “la pace si costruisce ogni giorno nei nostri luoghi” si faccia cultura quotidiana nella voce della loro Radio Sottobanco e non resti solo una magnifica speranza

Nel mezzo del cammin di una bella notte, ci ritrovammo su un autobus zeppo di amiche e di amici (e di qualche prof) in direzione Assisi, che il nostro piccolo viaggio d’istruzione aveva inizio. Il viaggio in pullman, tra risate, canti e qualche bacio (non tanto di nascosto), è trascorso velocemente. Assisi ci è apparsa da lontano, come una nave poggiata sulle colline. Eravamo tutti gioiosi di uscire dall’autobus con persone che si stiracchiavano e altre che iniziavano a recuperare gli zaini. Dopo aver fatto un giretto per Assisi, ci siamo incamminati verso il Sacro Convento dove il gentile e simpatico Fra’ Simone e la simpaticissima suor Paola ci hanno raccontato della marcia e di San Francesco, ma anche di come si può fare la Storia e si può costruire la Pace da un posto periferico come Assisi (Ce la potremmo fare anche noi da Cosenza?).

Le ultime parole di Fra’ Simone hanno riguardato il ciclo degli affreschi di Giotto nella basilica superiore. Infatti, subito dopo ci siamo trovati davanti a queste grandi meraviglie dell’arte. All’ostello di Foligno ci siamo arrivati sotto una pioggia battente, sfiniti ma per niente scarichi di energia e, dopo aver mangiato (anche molto), è iniziata la caccia al tesoro per trovare la propria stanza. Nella notte, quando si aspettava il silenzio assoluto per la giornata stancante, sono invece iniziati i traslochi e i viaggi di stanza e in stanza scappando come in un “guardie e ladri” dai prof. La mattina seguente, tutti assonnati per essere andati a letto tardi, siamo riusciti comunque a svegliarci e siamo arrivati a Santa Maria degli Angeli, dove – nella piazza – si tenevano concerti e giochi in attesa dell’arrivo della testa della Marcia Perugia Assisi.

C’erano tantissime scuole provenienti da tutta Italia, tantissime bandiere della pace, la diretta della Rai. Era impressionante vedere tante persone che sprigionavano felicità dagli occhi. Tante le canzoni e i discorsi dal palco, anche noi abbiamo salutato i presenti, oltre ad aver fatto una breve intervista con Rai3! Che belli i canti e le testimonianze che parlano di Pace con uno sguardo rivolto a quello che succede nel mondo e anche nelle nostre classi e con i nostri amici. La Pace si costruisce ogni giorno nei nostri luoghi.

A un certo punto, in mezzo a tutta questa bella confusione, è spuntato imponente il corteo. Ci siamo infilati dentro e abbiamo iniziato a camminare. Qualcuno ha detto pure: “Ma chi ce l’ha fatto fare!”, ma nessuno si è arreso, così dopo una bella e lunga “passeggiata” siamo arrivati alla nostra destinazione: la basilica di San Francesco. Da sopra si vedeva una lunga fiumana di gente, colori e tanto sole. Stanchi ma contenti, abbiamo riposato e poi ci siamo rifocillati con un bel gelato. Tornati al pullman, abbiamo iniziato la nostra discesa verso Cosenza, stanchi ma soddisfatti. Il nostro viaggio iniziato nel bel mezzo della notte è finito ancora nella notte, questa volta colorata e piena di vita, come questa marcia da Perugia ad Assisi, come noi allegri e contenti pronti a fare la nostra parte per fare vincere la Pace!
Natalia Siciliano e Maria Barletta, II C “G.B. Vico” IC via Roma-Spirito Santo