
La lotta per il diritto allo studio e la creazione, non in astratto, di una comunità educante passano per molte strade, inclusa quella di rafforzare il trasporto scolastico, soprattutto nei piccoli comuni alle prese con guai finanziari (procedura di “predissesto”) e alta dispersione scolastica. In contesti di questo tipo a volte prendono forma scelte significative che fanno poco notizia, come quella di Pina Vallefuoco, giovane assessora del Comune di Castel Morrone (Caserta), che ha rinunciato alla retribuzione da assessora per tutta la durata del mandato amministrativo per garantire il trasporto scolastico.
Una scelta che a nostro avviso ha una certa risonanza con i principi e le pratiche della nonviolenza che per mettere in discussione la relazione con il potere propongono, tra le altre cose, sorteggi e rotazioni nelle cariche istituzionali.
