Ci sono scuole di periferia intorno alle quali si costruiscono comunità. Accade, ad esempio, nella scuola aperta e partecipata Calvino di Collegno, dove quest’anno i bambini e le bambine possono fermarsi a scuola per tre giorni a settimana e partecipare ad attività gratuite e autogestite da genitori e abitanti

Presentazione del laboratorio di teatro
Il 2022 si è chiuso alla scuola Calvino di Collegno tra molte soddisfazioni e qualche incomprensione tra i genitori, incidenti di percorso che fanno parte del faticoso processo di costruzione e di cura delle relazioni e dai quali abbiamo capito quanto sia importante non darlo mai per scontato. Da questa consapevolezza ripartiamo.
Questo terzo anno scolastico (del progetto nazionale Scuole Aperte Partecipate in rete) è iniziato con la coprogettazione del nuovo Patto di collaborazione che, ogni anno, definisce i ruoli e le azioni all’interno dell’alleanza tra genitori, scuola e amministrazione comunale. È un momento importante perché permette un confronto con la dirigente, nel quale costruire insieme gli obiettivi dell’anno in maniera condivisa. Ognuno mette sul tavolo i propri desiderata, le proprie esigenze e anche i propri dubbi. In questa sede si consolidano le relazioni con la dirigente e il corpo docente, si cerca di valorizzare la collaborazione anche se non sempre è semplice e, nonostante il Patto, l’approccio tende a ricalcare i vecchi ruoli e percorsi. La coprogettazione è un esercizio di sussidiarietà orizzontale sia per i genitori che danno valore alle proprie azioni sia per docenti e dirigenti che imparano da questi momenti a comprendere il valore stesso della collaborazione. Ma è un percorso lungo, tra momenti di euforia e di scoramento.
Il nuovo patto firmato ad ottobre 2022 ricalca quello precedente. Nelle intenzioni quest’anno sarà un anno di consolidamento della Scuola Partecipata Calvino. C’è però una prima novità: a partecipare al patto sarà anche la scuola materna Rodari.
Villaggio Dora è un quartiere periferico, spesso stigmatizzato come poco sicuro, e recentemente molte famiglie stanno mandando i loro bambini a scuola in altri quartieri, le iscrizioni stanno calando ben oltre la riduzione demografica. Il progetto scuole partecipate in rete è una grande opportunità per mettere in campo anche le energie degli abitanti e del territorio e convogliare in questo istituto comprensivo che, nonostante abbia vinto diversi progetti, fatica a farsi conoscere. I genitori stanno consapevolmente lavorando proprio perché l’idea della scuola Calvino come scuola di periferia venga soppiantata da un’idea di scuola attiva in cui si sta costruendo una comunità, tra scuola e territorio, che sa collaborare.

Firma del Patto di collaborazione tra scuola (primaria Calvino e materna Rodari), comune di Collegno e genitori

Cinema di Natale
Grazie proprio agli eventi organizzati in piazza e alla rete costruita con le associazioni, anche altri tre cittadini hanno sottoscritto il patto arricchendo la rosa delle attività pomeridiane. Quest’anno i bambini della Calvino possono fermarsi a scuola per tre giorni a settimana e partecipare ad attività gratuite e autogestite dai genitori e dagli abitanti. Il lunedì per tutto l’anno si sta svolgendo un corso di teatro, tenuto da abitanti che come genitori avevano anni fa proprio recitato nelle aule della Calvino (ma questa storia ve la racconteremo meglio più avanti). Hanno aderito al laboratorio circa sessanta bambini su un’utenza di un centinaio: un successo. Ogni mercoledì invece i genitori organizzano un laboratorio creativo o di giochi nella nostra aula dedicata, appuntamento ormai consolidato dall’anno scorso, grazie alla costanza di alcuni genitori e all’adesione di nuovi. Il laboratorio è aperto anche ai bambini della scuola materna che possono approfittare di un angolo lettura. Il venerdì infine si chiude con lo spazio compiti, gestito dai genitori in collaborazione con il Consorzio Ovest Solidale (Servizi sociali) e i suoi civilisti, che aiutano i bambini e le bambine nello spazio familiare della scuola, tutti insieme.

Dolcetto e scherzetto nel quartiere
In questa seconda parte dell’anno vorremmo far partecipe in maniera maggiore la scuola materna: il coinvolgimento di nuovi genitori resta sempre l’obiettivo principale. Vorremmo integrare di più le azioni della scuola partecipata Calvino con i progetti in corso a scuola, coinvolgere qualche associazione sportiva per proporre attività magari al sabato. Ci piacerebbe instaurare una relazione di scambio con la biblioteca comunale, per uscire dal territorio e ospitare collaborazioni dal centro della città che sembra completamente separata dal quartiere.
Le idee non mancano, a volte mancano le energie e il riconoscimento. Proprio in questi giorni siamo in attesa della conferma dell’incontro programmato con la dirigente per coprogettare insieme gli obiettivi e le azioni dei prossimi mesi. Il Patto di collaborazione, che esplicita gli impegni di ogni firmatario, rimane il nostro punto di riferimento. Proprio in questo senso, ci rendiamo conto che esplicitare in maniera dettagliata per ogni attore le azioni, cercando di descriverle e programmarle in maniera dettagliata e precisa, potrebbe essere un modo efficace per migliorare la collaborazione tra scuola e genitori.
Molto è ancora da costruire, ma molto è stato fatto. La primavera porterà sicuramente nuovo entusiasmo per lavorare ancora e ancora sulle relazioni, che restano il fulcro, forse ancora un po’ fragile, della Scuola Partecipata Calvino.
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