Trasformare la scuola per alcuni giorni in una Città del lettore per gli studenti e le studentesse del liceo Aldo Moro di Reggio Emilia è un gesto di amore per la lettura e per la cultura, ma è prima di tutto un momento collettivo di ricerca creativa e un’occasione per imparare ad autogestire gli spazi della scuola aprendoli al territorio. “Abbiamo inventato tutto questo, sotto la guida del prof Daniele Castellari, per regalare alla città vera un’altra città, una specie di sogno non irreale…”

Da oramai cinque anni, nel mese di maggio, per tre serate il liceo Aldo Moro di Reggio Emilia cambia completamente volto. La “Città del Lettore”, iniziativa del professore di italiano Daniele Castellari, è un profondo gesto di amore verso la lettura: si pone come fine quello di dare vita ai libri e fare vivere e respirare la letteratura a tutti coloro che la visitano. Per l’occasione, l’intero ambiente scolastico, da luogo di insegnamento, viene convertito in una vera e propria città in miniatura, completa di abitanti, uffici, esercizi, visitatori e monumenti. Tutto nella città esiste in funzione della lettura, che funge da linfa vitale a tutto ciò che la costituisce. In questa piccola bolla, separata dal mondo reale, gli spettatori si trovano completamente immersi in ciò che la scuola ha di meglio da offrire: la cultura, la lettura e la passione incondizionata per il sapere. Doni rivolti non soltanto ai suoi studenti ma a tutti.
La sera, all’apertura dei cancelli, i visitatori possono trovare spacciatori di poesie, farmacie che vendono libri piuttosto che medicinali, agenzie che realizzano storie su misura, cimiteri per i grandi personaggi fantastici o botteghe di storie usate. Tutte attività, interattive e non, interamente pensate e realizzate dagli studenti e dalle studentesse.


Il fine della Città del Lettore non sta solo nella grande esposizione finale, ma si cela anche nell’enorme sforzo creativo compiuto dagli stessi ragazzi che vi partecipano. Gli studenti tramite la Città del Lettore hanno la possibilità di trasmettere idee e passioni in un ambiente e per uno scopo totalmente scollegati dal semplice onere scolastico, non mossi dalla minaccia del voto ma dalla volontà e necessità di esprimersi, di raccontare e di dimostrare la propria creatività.
La lettura passa dall’essere un esercizio individuale, quasi intimo, a uno sforzo collettivo di ricerca e creazione che comporta un importante dispendio di tempo e di energie. In definitiva la Città del Lettore è una chiara dimostrazione di come la cultura e il sapere non siano solo modi per riempire la nostra vita, ma piuttosto un terreno da cui essa può fiorire e trovare un senso.
[Eugenio Cocconi, 5A Liceo Scientifico Statale Aldo Moro – Reggio Emilia]

Reggio Emilia, 17/19 maggio 2023 Quest’anno la Città del Lettore ospiterà in tre serate, dal 17 al 19 maggio, dalle ore 19,30 alle ore 22 circa mille persone a sera. Le nuove attività della città sono 35 e i turisti potranno scegliere le loro preferite seguendo la mappa e aggirandosi fra i due edifici della scuola e il grande e suggestivo giardino botanico. Si va dall’Hotel “Sulla luna”, nel quale i visitatori si aggirano imbattendosi negli oggetti perduti dei romanzi, all’Ufficio collocamento provinciale ove si è sottoposti a test ispirati da racconti sul tema del disorientamento; si gioca a poker con carte ispirate agli incipit dei libri, ci si sofferma alle bancarelle del mercato, per esempio dalla fiorista che propone essenze tratte dai fiori celebrati nelle poesie. La Pro Loco della Città del Lettore organizza una passeggiata narrativa dentro le pagine del romanzo di Aramburu, I rondoni, mentre chi ama le emozioni forti e il mistero può scegliere la Biblioteca dei libri perduti ispirata a Zafon o la stanza buia delle chiromanti e degli oroscopi ove leggerà la propria sorte nelle citazioni di una letteratura tutta al futuro. Infine, non poteva mancare in città “La notte degli Oscar” ove verranno premiati i personaggi secondari dei romanzi come attori non protagonisti. Abbiamo inventato tutto questo, sotto la guida e la regìa del prof Castellari, per regalare alla città vera un’altra città, una specie di sogno non irreale. [Direzione organizzativa della Città del Lettore, in rappresentanza di 450 studenti del Liceo Aldo Moro di Reggio Emilia]
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