

La ricomposizione delle relazioni sociali che trasforma un qualsiasi anonimo angolo di mondo in un territorio vivo passa per molte strade. La Comunità delle Piagge di Firenze ne ha individuate diverse da molti anni: in queste settimane la sua piccola ma sempre più autorevole case editrice ha cominciato a diffondere l’EquoAgenda 2023, dedicata al territorio della Toscana. L’agenda mette a frutto le esperienze di cammini fatti a Firenze e nell’Appennino toscano con la capacità di raccogliere storie e pensieri di uomini e donne che hanno offerto, in tanti modi diversi, sguardi nuovi sul mondo. Si tratta, spiegano nell’agenda, di persone che consideriamo preziose e che hanno attraversato e segnato il territorio “che, pur prossimo a noi, conosciamo ancora poco…”. Un omaggio dunque alle loro testimonianze ma anche un invito ad amare e vivere ogni giorno “l’ambiente datoci in affidamento”, l’unico nel quale possiamo dare forma a cambiamenti importanti.
L’agenda raccoglie testi di Ernesto Balducci, Ilio Barontini, Luciano Bianciardi, Dino Campana, Riccardo Carnovalini, Carlo Cassola, Bruno Cicognani, Pietro Gori, Margherita Hack, Fosco Maraini, Marcello Masini, Don Lorenzo Milani, Emma Perodi, Tiziano Terzani.
Il ricavato sosterrà i vari progetti della Comunità delle Piagge.
Questi i testi dedicati a Lorenzo Milani e Margherita Hack.
Qui invece il link per prenotare alcune copie.
DON LORENZO MILANI
Nei luoghi che fecero da sfondo alla grande avventura umana e politica di Don Lorenzo Milani, si snoda questo cammino tra storia e natura che raggiunge Barbiana, luogo in cui è stato priore fino alla sua morte prematura, avvenuta nel 1967, all’età di 44 anni.
IL CAMMINO
Partendo dal lago Viola (Vicchio) ci troviamo ad un bivio: imbocchiamo la strada sterrata che sale sulla sinistra, che conduce prima al piccolo cimitero di Barbiana, dove Don Milani è sepolto, poi alla chiesetta, infine alla canonica, dove prese corpo la “scuola di Barbiana”. Lungo il cammino è allestito il Sentiero della Costituzione, con 45 pannelli dedicati ad altrettanti articoli della Costituzione Italiana, faro negli insegnamenti di Don Milani.
LE PAROLE
“Barbiana non è nemmeno un villaggio, è una chiesa e le case sono sparse tra i boschi e i campi. I posti di montagna come questo sono rimasti disabitati. Se non ci fosse la nostra scuola a tener fermi i nostri genitori, anche Barbiana sarebbe un deserto. In tutto ci sono rimaste 39 anime […] Ma il priore dice che non potremo far nulla per il prossimo, in nessun campo, finché non sapremo comunicare. Perciò qui le lingue sono, come numero di ore, la materia principale. Prima l’italiano perché sennò non si riesce a imparare nemmeno le lingue straniere. Poi più lingue possibile, perché al mondo non ci siamo soltanto noi. Vorremmo che tutti i poveri del mondo studiassero lingue per potersi intendere e organizzare fra loro. Così non ci sarebbero più oppressori, né patrie, né guerre.”
(Da “Lettera ai ragazzi di Vho di Piadena”, Scuola di Barbiana)
MARGHERITA HACK
Donna di scienza e grande amante della cultura, paladina del pensiero libero e razionale, generosa e altruista, Margherita Hack svolse la sua tesi di laurea presso l’osservatorio astrofisico di Arcetri (Firenze), che ha poi guidato – prima donna in Italia – dal 1964 al 1987.
IL CAMMINO
Dalla targa commemorativa della sua casa natale, in via Caselli a Firenze (all’epoca era all’angolo di Via delle Cento Stelle), arriviamo a Piazzale Galileo per poi salire fino all’osservatorio di Arcetri.
LE PAROLE
“Sono nata il 12 giugno 1922 in una città bellissima, Firenze. Non ci crederete, ma il caso ha voluto che la strada dove sono nata si chiamasse proprio via Delle Cento Stelle…”. (Margherita Hack)