Qualcuno voleva fare di Tor Pignattara un quartiere ghetto della periferia romana, loro hanno cominciato a tenere aperto il cancello della scuola, a fare del cortile una piazza abitata da molte lingue e a mettere su un po’ di musica. La parola antirazzismo da questa parti prende spesso la forma di iniziative intorno a concetti come viaggio e accoglienza. E quando è arrivato il lockdown, per rompere le distanze tra i più piccoli, hanno acceso una radio. Intanto, negli ultimi mesi la loro scuola ha registrato cinque incursioni notturne: un motivo in più, dicono, per fare dell’ex casa del custode la casa del quartiere. Scrive l’Associazione di genitori Pisacane 0-99, promotrice di una straordinaria esperienza di scuola aperta e partecipata: “Se consideriamo il fatto che nel 2012, quando l’associazione è nata, la Pisacane aveva nove classi di scuola primaria, mentre il prossimo anno ne avrà venti, possiamo pensare che gli sforzi di questa comunità educante non siano stati vani: i semi si sono trasformati in giovani alberi e iniziano a dare frutti”
Dal 2016 al 2019, colori, volti, luci di TastedeWorld, la festa per musica cibo e persone della scuola internazionale Carlo Pisacane di Tor Pignattara, a Roma (foto tratte dalla pag. fb dell’associazione)
La scuola Carlo Pisacane accoglie bambine e bambini italiani e di origine migrante, provenienti da oltre diciotto paesi del mondo, ed è diventata nel tempo un luogo simbolo di convivenza, incontro e inclusione. Per questo è importante che, proprio nella scuola, ci siano spazi per facilitare lo scambio culturale nel territorio. Un territorio, quello tra Tor Pignattara e Pigneto, che è stato da sempre luogo di immigrazione (prima dal Sud d’Italia, ora anche dal Sud del mondo) e ricco di stimoli, di associazioni e di comitati per la cittadinanza attiva e la partecipazione, ma che ha anche un grande bisogno di luoghi di incontro e di socializzazione, di spazi verdi e aperti alla cittadinanza, per diffondere ogni giorno una cultura dell’accoglienza e della lotta contro ogni tipo di discriminazione. La Scuola internazionale Pisacane, come ci piace chiamarla, è divenuta negli anni un importante polo culturale e un grande esempio di accoglienza e di comunità educante.
L’Associazione Pisacane 0-99 (formalmente una Odv, Organizzazione di volontariato) – nata nel settembre 2012 come Pisacane 0-11 e poi con il nuovo nome e statuto per l’adeguamento al terzo settore nel dicembre 2020) coinvolge i genitori della Scuola Carlo Pisacane (infanzia, primaria e secondaria di primo grado) e del Nido Piccola Impronta e lavora innanzitutto sull’inclusione sociale, sull’intercultura e sull’interazione fra le famiglie e il quartiere. Opera anche sulle differenze di genere e sul rispetto, contro ogni tipo di razzismo e intolleranza.
L’associazione è nata quando un nutrito gruppo di genitori e insegnanti era solito riunirsi negli spazi della scuola per partecipare alle lezioni libere e aperte del Francesco Tonucci, noto pedagogista e sostenitore dei diritti dell’infanzia. Dalla forza delle maestre, dagli insegnamenti di Tonucci e dall’entusiasmo dei genitori ha preso il via la costruzione della comunità educante della scuola Pisacane, con le bambine e i bambini al centro, di cui l’associazione è uno strumento funzionale. Questa comunità ha capito che per riconquistare la popolazione del quartiere, distaccata e impaurita dagli stereotipi divulgati dai media e da certa politica, che indicavano nella Pisacane la scuola ghetto per eccellenza, a causa dell’elevato tasso di iscritti provenienti da famiglie di origine migrante, la via da intraprendere era aprirsi al territorio e accogliere la cittadinanza attraverso eventi ed attività che facessero conoscere la ricchezza delle diversità e sostituissero la paura con la bellezza: feste, presentazioni, eventi.
Le nostre attività principali in questi anni, in collaborazione con istituzione scolastica, insegnanti e associazioni di quartiere e cittadine – Asinitas, Cemea del Mezzogiorno, Comitati di Quartiere, Ecomuseo Casilino, Lago Bullicante/Forum Parco delle Energie Ex Snia -, sono state numerose: doposcuola/aiuto compiti per alunne e alunni della primaria e delle secondaria di primo grado; corsi di lingue (arabo, inglese e cinese), corsi di musica (chitarra, batteria, pianoforte e sassofono); corso di teatro, break dance e capoeira; corso di Kung-fu; corso di italiano L2 per stranieri (adulti e famiglie); corso di fumetto; sportello socio-legale; letture per la Scuola dell’Infanzia con l’Associazione Famiglie Arcobaleno; partecipazione al ciclo di incontri di approfondimento per insegnanti e genitori sull’educazione alle differenze di genere “Fare la differenza”; presentazioni di libri e film nel ciclo di incontri “Le città (in)visibili”; incontri di informazione con mediazione linguistica.
Gli appuntamenti più importanti attorno ai quali si consolida la nostra comunità sono due.
Il viaggio e l’accoglienza
La Giornata d’azione globale contro il razzismo e per i diritti dei/delle migranti, che ricorre il 18 dicembre e celebriamo dal 2012, un percorso di messa in valore delle qualità intrinseche della nostra scuola: lotta al razzismo, educazione al rispetto, all’accoglienza e al valore delle diversità e della convivenza. La scuola, dopo un mese di laboratori con le classi, organizza una grande festa aperta al quartiere sui temi del viaggio e dell’accoglienza. Con artisti, amiche e amici abbiamo lavorato insieme sui temi del mare come madre che accoglie, come mezzo di comunicazione e non di separazione, sui temi dell’incontro, dell’identità come miscuglio di storie, delle mappe emotive e delle trame, dell’empatia e della memoria. Un modo per non arrenderci e non rassegnarci di fronte alle notizie di morte nel Mediterraneo e ai confini dell’Europa che ci raggiungono ogni giorno, ma anche per guardare avanti e cercare di costruire, mano nella mano, un passo alla volta, un mondo a misura di bambini e bambine e all’altezza delle loro grandi aspettative: un mondo solidale, accogliente, partecipato, bello e gioioso, pieno di entusiasmo e di rispetto.
Dal 2016 organizziamo anche Taste de World, festa internazionale per musica, cibo e persone, che si tiene tra fine maggio e inizio giugno, segna la fine dell’anno scolastico e vuole essere l’esempio dell’armonia nelle differenze e nel rispetto di ogni persona. L’idea di Taste è nata per animare il grande cortile della scuola facendolo diventare, per un giorno, la piazza del quartiere. Abbiamo pensato al cibo, perché unisce e mescola le persone: ci è sembrato una metafora efficace di quello che quotidianamente avviene fra le bambine e i bambini della scuola. Così come la musica, che raggiunge tutti e tutte al di là delle lingue e delle parole e armonizza suoni differenti. Nel cibo e nella musica, come nella scuola, ogni ingrediente, ogni suono, ogni studente, è necessario nella sua unicità.
Negli anni tanto è stato fatto anche per migliorare gli spazi della scuola, deteriorati dall’uso e soprattutto dalla mancanza di manutenzione. L’Associazione ha in uso alcune aule della scuola, altrimenti inutilizzate, presso le quali si svolgono corsi pomeridiani e incontri di formazione e divulgazione nei week end.
Organizziamo periodicamente giornate dedicate alla pulizia del cortile, alla pittura delle aule e abbiamo rigenerato la biblioteca con dei nuovi arredi belli e funzionali. Attraverso le attività e le raccolte fondi abbiamo acquistato libri per le biblioteche dell’infanzia e della primaria. Nel 2019 l’associazione ha promosso l’installazione della pietra d’inciampo dedicata al bambino del Mali morto in un naufragio, posizionata all’entrata della scuola e inaugurata il 18 dicembre 2019.
L’associazione partecipa inoltre attivamente ai progetti che si svolgono nella scuola, in orario scolastico ed extra scolastico, dando un sostegno pratico e logistico alle attività.
Quando è arrivato il virus abbiamo acceso la radio
Spiazzati dal lockdown del marzo 2020, l’associazione e tutta la comunità educante Pisacane hanno cercato di reagire facendo fronte alle prime emergenze emerse, attivando l’aiuto compiti a distanza, trasferendo i servizi dello sportello socio legale in modalità telematica, collaborando con alcune associazioni, come Nonna Roma, per la raccolta di materiale scolastico. La nostra scuola ha un’utenza molto fragile, messa a durissima prova dalla didattica a distanza, per alcune delle famiglie della Pisacane seguire le lezioni online non è stato proprio possibile: carenza di dispositivi, connessioni instabili e case prive degli spazi necessari hanno escluso moltissime bambine e bambini dallo strumento emergenziale della DaD.
Per mantenere saldi i legami e le relazioni messe a durissima prova dalla chiusura, l’associazione ha organizzato il progetto Radio Pisacane, già attivo in occasione di alcuni eventi speciali, come il Friday for Future o il 18 dicembre, in occasione dei quali erano state realizzate delle trasmissioni. Durante il lockdown il progetto radio è diventato un appuntamento settimanale, con la trasmissione Good morning Torpigna, messa in onda ogni domenica alle 12 e disponibile in podcast su Spreaker. Ogni settimana ospiti, interviste, rubriche e tanti, tantissimi contributi prodotti da bambine e bambini, e anche dalle classi (in particolare quelle delle medie), sono entrati nelle nostre case facendoci sentire ancora parte di una grande rete, nonostante tutto.
L’associazione ha anche partecipato attivamente a tutti i movimenti per la riapertura della scuola nati durante il lockdown, Apriti scuola e Priorità alla scuola. Abbiamo dovuto rinunciare a Taste de world, ma l’8 giugno, ultimo giorno di scuola di un anno straordinario, è stato organizzato un saluto delle classi in presenza, all’aperto e distanziati, a piazza Perestrello, la piazza più vicina alla scuola.
Per l’anno scolastico in corso abbiamo cercato prima di tutto di continuare a mantenere la scuola aperta, uno fra i nostri principali obiettivi, ottenendo dalla dirigenza scolastica la possibilità di proseguire con le attività compatibili con le misure di prevenzione della diffusione del virus. Abbiamo dunque dovuto rinunciare alle attività sportive (basket, danza e kung fu), abbiamo dovuto sospendere le prove del coro di donne, ma abbiamo mantenuto il dopo scuola, sia per la primaria, sia per le due classi di scuole medie che da quest’anno sono attive a Pisacane, i corsi di inglese, L2 italiano per stranieri, fumetto e i corsi di musica. Non è stato possibile celebrare il 18 dicembre nella solita modalità di laboratori e festa, ma non volendo far passare la giornata in sordina, abbiamo deciso di fare un podcast a tema su Radio Pisacane e di illuminare la facciata della scuola con delle luci colorate e proiettando le opere di un artista amico della Pisacane, Sibomana.
Di quanto la pandemia stia impattando sulle economie già precarie delle famiglie della scuola Pisacane e degli abitanti del quartiere siamo ben consapevoli, e ne abbiamo avuto una spiacevole testimonianza fra gennaio e febbraio del 2021, quando la nostra scuola è stata vittima di ben cinque incursioni notturne. La nostra scuola non ha beni di particolare interesse, ma quei pochi presenti sono stati sottratti (tablet e portatili che dovevano essere affidati alle famiglie sprovviste), e i furti si sono poi concentrati sulla mensa. Ci è sembrato chiaro che questa situazione è stata generata, oltre che da evidenti situazioni di disagio, anche dallo stato di abbandono in cui versano le scuole, non solo la nostra, tanto da essere individuate come facili obiettivi di infrazioni. Quindi dopo aver fatto il possibile per ottenere le minime misure adatte a scongiurare il ripetersi del problema, ossia l’installazione dell’allarme e delle grate alle finestre più esposte, abbiamo organizzato piccole azioni solidali per contrastare l’impoverimento e l’isolamento sociale. Ci siamo dotati di una bacheca virtuale per rispondere alle richieste di abbigliamento e altri beni, e abbiamo organizzato la raccolta e la distribuzione di cibo e beni di prima necessità, grazie alla collaborazione di altre organizzazioni e soprattutto grazie alla generosità di tante persone del quartiere.
L’ex casa del custode diventerà la casa del quartiere

Non tutto il male viene per nuocere e così, a partire dall’emergenza nata dai furti e dai danni subiti, abbiamo cercato anche di raccogliere tutte le forze e la capacità di comunicazione che abbiamo come associazione per sottolineare alcune carenze strutturali della scuola, dovute ad un abbandono da parte delle istituzioni: classi senza porte e con finestre rotte, la palestra da ristrutturare con lavori promessi e mai iniziati, il cortile a corto di arredi funzionali. Pensiamo che il nostro ruolo sia anche questo: prendersi cura della comunità, ma non sostituirsi a chi ha il dovere di provvedere ai bisogni e alla manutenzione della scuola.
Per il prossimo futuro abbiamo altri progetti, primo fra tutti far convergere le forze della comunità sulla progettazione partecipata degli spazi dell’ex casa del custode, affidata dalla scuola ai genitori tramite l’associazione e che ci piacerebbe diventasse la casa del quartiere. Ci piacerebbe che questo spazio, abbandonato e un po’ diroccato, si trasformasse nella casa della comunità educante, raccogliendo le nostre energie e gli interessi di bambine e bambini, insegnanti, famiglie, e altre associazioni, come già avviene da una decina di anni a questa parte ma senza un vero luogo in cui mettere radici e far incontrare le generazioni.
Se consideriamo il fatto che nel 2012, quando l’associazione è nata, la Pisacane aveva nove classi di scuola primaria, mentre il prossimo anno ne avrà venti (sedici di primaria e quattro di scuola secondaria di primo grado), possiamo pensare che gli sforzi di questa comunità educante non siano stati vani: i semi si sono trasformati in giovani alberi e iniziano a dare frutti.
Questo articolo fa parte dell’inchiesta La scuola è territorio dedicata a Roma