Così la delegazione di Brindisi ha rappresentato, durante il primo incontro nazionale a Roma del progetto Scuole Aperte Partecipate in Rete, il percorso di scuola aperta avviato nel quartiere Sant’Elia
“La chiave sta nel ri-guardare i luoghi,
nel duplice senso di aver riguardo per loro e di tornare a guardarli”
(Il pensiero meridiano, Franco Cassano)
Le esperienze delle scuole aperte in Italia sono tante e molto diverse tra loro. Differenti sono il ruolo delle associazioni e dei comitati genitori, dei dirigenti scolastici e degli insegnanti, delle amministrazioni locali e degli altri attori territoriali. Quella appena nata intorno alla cooperativa Legami di Comunità e all’Istituto comprensivo Sant’Elia/Commenda di Brindisi, ad esempio, può in realtà già contare su presupposti non scontati: il crescente desiderio di occuparsi del territorio da parte degli abitanti e la determinazione della dirigente scolastica e delle insegnanti ad aprirsi a questa forma di collaborazione. Paradossalmente in questo angolo del Salento la sfida è prima di tutto coinvolgere in modo adeguato i genitori.
Per raccontare quello che accade nel quartiere Sant’Elia siamo andati a Brindisi (qui il reportage, Un pomeriggio a Sant’Elia), abbiamo conversato con la dirigente scolastica Lucia Portolano (Scuola aperta, una scelta naturale) e con Michele Pignatelli della cooperativa di comunità a cui aderiscono oltre duecento tra persone e realtà sociali (Legami di comunità, ma della cooperativa si parla anche in L’attivazione di una periferia e nello splendido video-racconto Basterebbe aprire).
Abbiamo poi allargato lo sguardo con un’intervista a Roberto Covolo, sociologo, già assessore del comune brindisino, e instancabile animatore di numerose esperienze sociali e culturali a Brindisi e dintorni (La città del non ancora). Naturalmente abbiamo raccolto il punto di vista delle insegnanti dell’I.C. Sant’Elia (Una scuola sempre in movimento) e di chi ogni giorno porta a scuola i figli (Noi genitori di Sant’Elia) e abbiamo cercato di capire con Paola Meo, una vita a Sant’Elia, come e perché a proposito di partecipazione può essere d’aiuto coltivare una nuova cultura sportiva (Il fil rouge chiamato sport popolare). Infine, abbiamo approfondito il tema dei patti di collaborazione tra cittadini e amministrazioni locali, pubblicando un articolo di Cristina Burini (Luoghi del fare e patti di collaborazione) e il testo del Patto stipulato tra la cooperativa Legami di comunità e il Comune di Brindisi.
A pochi chilometri dalla città, intanto, c’è chi ha scelto una strada difficile con risultati straordinari per riallacciare i legami comunitari, quella degli attacchi poetici, a cui è dedicato un brillante intervento (Attacco Poetico “Infinito”) di Rosaria Gasparro, maestra per molti anni a San Michele Salentino.
Gli articoli dell’inchiesta
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