Ha scritto Simonetta Salacone: “Non c’è altro antidoto alle guerre, che si nutrono di ingiustizie e di disuguaglianze, che la promozione di relazioni di amicizia e di collaborazione, di incontro e di accettazione reciproca… Dove, meglio che nella scuola di tutti, questo può diventare realtà?”. Il rifiuto della guerra visto da una da una scuola romana che ogni giorno si apre al territorio e al mondo insieme a tantissimi bambini e bambine con background migratorio e vive l’esperienza della scuola aperta partecipata

Il 20 novembre si celebra la Giornata Internazionale dei Diritti dei bambini e delle bambine, in occasione dell’adozione nel 1989 della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Con questo documento gli Stati non solo riconoscono i diritti fondamentali di bambine e bambini, ma si impegnano ad assicurare loro la protezione e le cure necessarie alla sopravvivenza, lo sviluppo e il benessere. Affinché queste non siano parole vuote, ma bussole per orientare il nostro agire quotidiano, abbiamo il dovere di vigilare e denunciare quando la tutela dei diritti dell’infanzia viene meno.
La scuola, in quanto comunità educante, non può rimanere indifferente di fronte a qualunque conflitto, soprattutto quando esplode con efferata violenza e distruzione contro civili inermi, moltissimi dei quali minori, e ha il dovere di promuovere la cultura della pace. Per questo ci sentiamo in dovere di denunciare come inammissibile il massacro di civili palestinesi a cui stiamo assistendo in queste settimane nella striscia di Gaza, inumano l’attacco ai civili israeliani e intollerabile il comportamento dei coloni israeliani in Cisgiordania.
In nome della solidarietà tra popoli e del valore inalienabile della vita, facciamo appello a tutte le scuole, università e istituti di cultura affinché si levi alto il grido per imporre un cessate il fuoco e per il ripristino delle condizioni basilari di una vita dignitosa per le popolazioni coinvolte.

Ci appelliamo al Consiglio di Sicurezza dell’Onu affinché si assuma la propria responsabilità di organo garante del diritto internazionale e dei diritti umani.
Sosteniamo quegli israeliani e quei palestinesi che anche in questa tragica situazione non hanno smesso di manifestare per il rispetto e il reciproco diritto di vivere in pace.
I lavoratori e le lavoratrici e i genitori dell’Istituto Comprensivo Simonetta Salacone di Roma condannano ogni forma di violenza, sopraffazione, aggressione contro le popolazioni civili.
Invitiamo tutte le scuole di ogni ordine e grado a unirsi e organizzare una grande marcia per la pace per il giorno 20 novembre a Roma.
Ha scritto Simonetta Salacone: “Non c’è altro antidoto alle guerre, che si nutrono di ingiustizie e di disuguaglianze, che la promozione di relazioni di amicizia e di collaborazione, di incontro e di accettazione reciproca… Dove, meglio che nella scuola di tutti, questo può diventare realtà?”.
LEGGI ANCHE QUESTO ARTICOLO DI MAURO PRESINI: