
Quella di sabato 7 ottobre è stata una bella festa di quartiere che ha saputo esaltare la capacità e l’importanza di ricostruire i legami sociali: “Parco in festa”, promossa dalla cooperativa Legami di comunità che da alcuni anni ha recuperato il Parco Buscicchio nel quartiere popolare Sant’Elia di Brindisi, ha messo insieme attività sportive, giochi, stand, cibo buono ed esposizioni artistiche cerando, ancora una volta, di accogliere prima di tutto i bisogni e i desideri di bambini e bambine, ragazzi e ragazze.
All’inizio della mattinata, tra le diverse iniziative è stato proposto il Laboratorio creativo Scuole Aperte Partecipate (progetto in rete con realtà di diverse città), durante il quale alcuni genitori – tra quelli che danno una mano a tenere aperta in alcuni pomeriggi la scuola del quartiere per ospitare iniziative sociali e culturali -, hanno aiutato a costruire la giornata con tutti gli attori della comunità.
Uno dei processi che a Brindisi ha generato il progetto Scuole Aperte Partecipate è stato ascoltare e coinvolgere in diversi modi tanti adolescenti per il quartiere: sono loro, ad esempio, che fanno sapere, raccontano e contribuiscono all’animazione di ciò che accade ogni giorno nel parco, nella scuola che si apre al territorio e in tutti i luoghi nei quali finalmente i cittadini sono protagonisti e non solo spettatori di eventi calati dall’alto. “Questi ragazzi e queste ragazze hanno un forte desiderio di riscattarsi – racconta Paola Meo di Legami di comunità -, ma mentre prima gridavano aiuto per lo più distruggendo, ora proteggono il percorso attivato insieme a tante persone da chi ancora non ne è consapevole e distrugge. Grazie alla responsabilizzazione e all’attivazione accompagnate da un’emersione delle competenze, Gabriele per esempio mette a disposizione tempo e saperi per la comunità a cominciare dalla Scuola popolare di hip hop. I ragazzi diventano così dei animatori che generano bellezza…”.
LEGGI ANCHE:
LEGGI ANCHE:
Un racconto fotografico della festa di quartiere 2023.








