di Vanessa Scarpa
Sabato 15 febbraio 2014 alle ore 15 presso il laboratorio occupato autogestito Acrobax (via della Vasca Navale 6) i Giardinieri Sovversivi inaugurano il terzo anno della Scuola dei Giardinieri Sovversivi Romani. Gli aspiranti giardinieri sovversivi faranno palestra sul campo ovvero presso il Acrobax, centro sociale con i suoi dieci anni di storia che ha sede nell’ex-cinodromo di Roma, uno stabile enorme nel quartiere Marconi, un tempo del tutto abbandonato e recuperato in questi ultimi anni come laboratorio del precariato metropolitano e come importe opera di riqualificazione per l’intero quartiere e la città. Uno spazio politico e culturale, impegnato in lotte sia sociali che politiche, con un occhio di riguardo per il precariato, il diritto alla casa, il carcere, le lotte contro la repressione e il neofascismo.
Grazie all’entusiasmo di lavorare a un comune progetto, è stata aperta in questi spazi la scuola di Giardinieri Sovversivi, in modo da far conoscere a quanta più gente possibile un luogo storico romano purtroppo ai più sconosciuto con l’intenzione di valorizzare i numerosi spazi verdi che vi sono presenti in un progetto condiviso con la città.
Nei corsi si affronteranno nozioni di base di fitobiologia applicata, arboricoltura urbana e giardinaggio d’assalto con lo scopo di aumentare nei cittadini una coscienza del verde privato o pubblico che sia, lasciando a ognuno il libero arbitrio di far poi di questo piccolo bagaglio ciò che meglio crede. Le lezioni saranno accompagnate da laboratori pratici, video proiezioni, gite di approfondimento, dibattiti, ospiti e tante altre sorprese. Una scuola proprio per tutti, ecologica, ecolosostenibile e sovversiva.
L’iscrizione alla scuola sarà a sottoscrizione (15 euro per chi ha la fortuna di avere un lavoro e 10 euro per tutti gli altri) e servirà a finanziare sia il materiale del corso sia le azioni romane di guerrilla gardening che preparano in primavera il secondo raduno nazionale nella capitale con l’arrivo di zappe e fiori da tutta l’Italia (è gradita una prenotazione via email : ).
DA LEGGERE
Introdurre semi e piante su terreni abbandonati è un atto abbastanza innocuo. Tuttavia le azioni di Guerrilla gardening possono fornire cibo e creare bellezza dove c’è il nulla, richiamare l’attenzione su aree che hanno bisogno di un po’ di cura e favorire nuove relazioni sociali di prossimità.
Il suono dei tulipani. Reportage
Gianluca Carmosino Una periferia, dei bizzarri giardinieri e un’indisciplinata streetband. Foto-reportage
Vanessa Scarpa La loro ribellione è la bellezza, le loro armi bulbi, fiori, badili, tra i loro arruolati anche bambini. Giardinieri sovversivi sono la guerrilla gardening romana: creano aiuole profumate ovunque e seminano relazioni sociali. La cooperazione con orti urbani e spazi autogestiti stravolge la città
Lascia un commento