Sono centinaia i festival del cinema indipendente sparsi in tutto il territorio: una grande ricchezza sociale e culturale animata in gran parte da una forza lavoro gratuita. Mai come questa estate c’è una vivacità di iniziative in ogni dove. Sarà la prima volta anche per la rassegna di Rosarno “Fuori dal ghetto”, senza premi e con una giuria speciale
A gennaio il Meeting delle Etichette Indipendenti (Mei) ha chiesto al ministero della cultura di riconoscere i festival di musica popolare contemporanea con almeno venticinque anni di attività, ma il problema è ben più vasto. Neppure per i Festival di Cinema esiste una mappatura, sono centinaia sparsi in tutto il territorio, isole comprese, una grande ricchezza per promuovere cultura, incontri e contaminazione. Per lo più eventi indipendenti basati su una forza lavoro gratuita. Mai come questa estate c’è una vivacità di iniziative in ogni dove.
Di certo, i concorsi dei cortometraggi su temi diversi danno la possibilità agli autori di farsi conoscere. L’entità del premio solitamente incentiva a partecipare. Il neo evento Rosarno Film Festival Fuori dal Ghetto, non solo ha buttato il cuore oltre l’ostacolo, inventandosi una formula ardita ma sottolinea e rilancia di non avere “premi”. Usa una formula decisamente innovativa: “Data la particolarità, l’originalità, la sperimentazione della rassegna, i premi (primo, secondo e menzione) avranno un valore aggiunto perché verranno decisi direttamente dai lavoratori braccianti”. La giuria sarà infatti organizzata dai lavoratori migranti che ogni anno per le stagioni delle arance arrivano nella Piana di Gioia Tauro. Tornano sapendo di trovare baraccopoli al posto di case, e paghe in nero, in grigio in nome del profitto. È una storia che si ripete e poco o nulla cambia nonostante i grandi sforzi di alcune organizzazioni presenti, tra cui Mediterranean hope che sta lavorando per dare una vera casa ai lavoratori. Nasce così il progetto Ostello sociale o Casa della Dignità Dambe So. I primi appartamenti pronti sono stati resi disponibili per l’estate ed ospitano gruppi di turisti che vogliono unire vacanze in luoghi solidali. “A cinquanta metri dalla prima spiaggia libera”. Francesco Piobbichi operatore precisa: “A pochi chilometri da rinomate località balneari della Calabria come Scilla, Palmi e Tropea/Capo Vaticano. Gli appartamenti sono tutti arredati, composti da due camere con letti singoli, cucina, soggiorno, bagno privato e balcone”. La stagione è iniziata fruttuosa per chi fosse interessato deve scrivere a .
Intanto il bando del concorso Fuori dal Ghetto si mette in moto, da un sito all’altro, da una email all’altra. Il tema dei corti da sviluppare è lo sfruttamento del lavoro, dei braccianti e non solo, racconti di vita.
Il festival ha avuto un endorsement importante da Ken Loach che ha scritto il 5 luglio:
“I lavoratori migranti sono vulnerabili e facilmente sfruttabili da datori di lavoro senza scrupoli. I sindacati del Paese ospitante dovrebbero essere al loro fianco, accoglierli e chiedere che i lavoratori migranti e quelli locali abbiano gli stessi salari, le stesse condizioni e la stessa sicurezza del lavoro. Le nostre azioni devono basarsi su questo principio: la classe operaia è internazionale, condividiamo tutti gli stessi interessi e abbiamo bisogno della stessa protezione. Non dobbiamo permettere ai datori di lavoro di mettere un gruppo di lavoratori contro un altro. Buona fortuna per il festival e auguri a tutti”.
Rosarno Film Festival – Fuori dal Ghetto è promossa dalla Federazioni Chiese Evangeliche e dalla Rete Comunità Solidali hanno aderito: RiVolti ai Balcani, Comune-info, Altreconomia, Sos Rosarno, FuoriMercato – autogestione in movimento Sea Watch, ResQ, Confronti, Cinema Metropolis Umbertide, Cinema postmodernissimo Perugia.
La data ultima per inviare i lavori è il 10 settembre 2022 alla email La visione dei film si svolgerà il 14, 15 e 16 ottobre 2022 a Rosarno e nel quartiere EraNuova di San Ferdinando.
Maria Giuditta Commisso dice
Ottima iniziativa
Un evento di grande importanza che potrebbe essere determinante nel far conoscere il grosso e insoluto problema dello sfruttamento di tutta questa gente che ormai da anni viene trattata in modo disumano.
Grazie a tutti coloro che si prodigano in tale iniziativa
Non sono vicinissima a Rosarno ma spero di esserci.