Comune-info

Informazione indipendente

  • Pensare
  • Fare
  • Gridare
  • Agenda
  • Chi siamo
  • Sostienici
  • Newsletter
  • Contatti
FacebookTwitterInstagram Comune-infoMastodon Comune-info
  • Guerra
  • Clima
  • Migranti
  • Covid
  • Autogestione
  • Decrescita
  • Scuola
  • Territorio
  • Movimenti
  • Roma
  • Cura
  • Conversione ecologica
  • Rivoluzione
  • Camminare
  • Patriarcato
  • Gas
  • Agricoltura
  • Orti
  • Multinazionali
  • Bici

Riavvolgere la storia

Marinella Correggia
30 Novembre 2012
Mentre la Siria brucia, il Congo brucia, il clima brucia e «chi organizza il mondo» butta benzina lontano dalle attenzioni dei «grandi» media, abbiamo pensato di pubblicare due testi, usciti tempo fa sul settimanale Adista. Al centro il sogno della riconversione degli strumenti di morte in strumenti di vita. Il primo è del protagonista di Mattatoio n. 5, scritto da Kurt Vonnegut: la scena è come un film di guerra visto all’indietro, una storia che si riavvolge e assorbe tutta la distruzione, azzerandola. La riconversione ispira anche il sogno di Elias, veterinario iracheno che vive vicino a Mossul, autore de Il sogno di un uomo.

da Mattatoio n. 5, Kurt Vonnegut

«Vista a rovescio da Billy, la storia era questa: gli aerei americani, pieni di fori e di feriti e di cadaveri decollavano all’indietro da un campo di aviazione in Inghilterra. Quando furono sopra la Francia, alcuni caccia tedeschi li raggiunsero, sempre volando all’indietro, e succhiarono proiettili e schegge da alcuni degli aerei e degli aviatori. Fecero lo stesso con alcuni bombardieri americani distrutti, che erano a terra e poi decollarono all’indietro, per unirsi alla formazione. Lo stormo, volando all’indietro, sorvolò una città tedesca in fiamme. I bombardieri aprirono i portelli del vano bombe, esercitarono un miracoloso magnetismo che ridusse gli incendi e li raccolse in recipienti cilindrici di acciaio, e sollevarono questi recipienti fino a farli sparire nel ventre degli aerei. I contenitori furono sistemati ordinatamente su alcune rastrelliere. Anche i tedeschi, là sotto, avevano degli strumenti portentosi, costituiti da lunghi tubi di acciaio. Li usavano per succhiare altri frammenti dagli aviatori e dagli aerei. Ma c’erano ancora degli americani feriti, e qualche bombardiere era gravemente danneggiato. Sopra la Francia, però, i caccia tedeschi tornarono ad alzarsi e rimisero tutti e tutto a nuovo. Quando i bombardieri tornarono alla base, i cilindri di acciaio furono tolti dalle rastrelliere e rimandati negli Stati Uniti, dove c’erano degli stabilimenti impegnati giorno e notte a smantellarli, e separarne il pericoloso contenuto e a riportarlo allo stato di minerale. Cosa commovente, erano soprattutto le donne a fare questo lavoro. I minerali venivano poi spediti a specialisti in zone remote. Là dovevano rimetterli nel terreno e nasconderli per bene in modo che non potessero più fare male a nessuno».

Il sogno di un uomo, Elias, veterinario iracheno

«La guerra finirà / pianteremo alberi / perché rimangano / non perché siano legna da ardere / con i nostri bambini giovani e anziani pianteremo fiori / alle frontiere / e grano nei campi dei soldati / trasformeremo le prigioni in musei.

La guerra finirà / faremo pace fra di noi / i luoghi diventeranno attrazioni turistiche / insieme sradicheremo le mine / come i contadini sradicano le infestanti / al ritmo dei suoni del raccolto / chiuderemo le fabbriche di armi / diventeranno ospedali e scuole materne / e i veicoli militari / diventeranno bus scolastici / una volta ridipinti con arcobaleni a onde.

La guerra finirà / alzeremo la bandiera dell’amore e della tolleranza / cantando per gli umani e la natura / applaudendo insieme / con risate e sorrisi puri / metteremo vasi di fiori al posto dei cancelli / ogni fiore da una parte diversa del mondo / ordiremo un arazzo colorato / ogni filo da una nazione.

La guerra finirà / ciascuno benderà le altrui ferite / pianteremo gelsomini / sulle tombe delle nostre vittime».

Questi testi sono stati diffusi il 30 novembre nella mailing «pace» di Peacelink da Marinella Correggia, che ringraziamo.

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Benvenuti Ovunque - Osservatorio sull'accoglienza diffusa di migranti e rifugiati
Osservatorio sull’accoglienza diffusa
di migranti e rifugiati


ricominciamo da 3. Sostieni comune -nfo

Comune-info

Dieci anni e più. Campagna 2022

Campagna Comune-info 2022

Sostieni Comune-info

Ultimi articoli pubblicati da Comune-info

Gridare

Il gelo nucleare e l’estate di fuoco

Dale Zaccaria

Alex Zanotelli si prepara al Festival del libro per la pace e la nonviolenza

Gridare Primo piano

L’accesso alla casa e Airbnb

Daniela Festa

Piattaforme, affitti brevi e il diritto alla città. Una giornata di studio a Roma

Pensare

Il bullismo secondo Draghi

Enrico Euli

Devi sempre essere abbastanza forte per difenderti. Il problema è la debolezza

Pensare

Chi vinse la guerra

Franco Berardi Bifo

Ci saranno ancora gli storici nel 2122? Nel caso, ecco come ci ricorderanno

Fare

Le venditrici di sabbia di Niamey

Mauro Armanino

Nella Giornata delle donne in Niger, a raccontare di più è ancora la sabbia

Fare

La ribellione africana sul cacao

Claudia Vago

Un mercato di 100 miliardi dollari l’anno che riserva ai produttori il 2 per cento

Ultimi commenti inseriti su Comune-info

  • Mirella Kuczama di Una disperata speranza: “Bravissimi. Il volontariato è un grande regalo all’anima anche per chi lo fa!!!”
  • Fiorella Palomba di Chi vinse la guerra: “Grandioso e non totalmente distopico. 🌸”
  • Emilia Accomando di La ribellione africana sul cacao: “Sempre la stessa storia malvagia, i futures emessi sul cacao, quelli emessi sull’acqua bene comunale, i poteri forti votati ai…”

Cerca su Comune-info

Contatti

Email:
Whatsapp : +39 335 5769531

Facebook

Twitter

Follow @comuneinfo

Privacy Policy – Cookie Policy - Powered by botiq.it