
È grande festa a Parma e in tanti altri territori di tutta Italia. Con una sentenza storica il tribunale di Bologna ha dato torto alla Questura e alla Prefettura di Parma imponendo agli enti pubblici il rilascio, entro venti giorni, di un permesso di soggiorno per richiesta di asilo e l’accesso all’accoglienza per i migranti. Dalla scorsa estate, alcuni migranti a cui erano stati negati quei diritti e che erano stati di fatto costretti all’accattonaggio, avevano avviato una protesta pacifica stabilendosi davanti alla sede di Ciac – Centro immigrazione asilo cooperazione, associazione che promuove da diversi anni importanti esperienze sui temi dell’accoglienza diffusa – in via Cavestro a Parma. Grazie all’interessamento dell’associazione si è giunti a questo risultato che crea un precedente fondamentale per la giurisprudenza del diritto di asilo.
La decisione, tra le prime in Italia, è arrivata grazie anche al sostegno dell’avvocato Calogero Musso di concerto con gli avvocati soci Asgi di Parma. “È una grande vittoria dei diritti – commentano dall’ente di tutela – il Tribunale ha chiarito che tutti i richiedenti asilo hanno diritto alla formalizzazione della domanda di protezione internazionale e all’accesso all’accoglienza senza se e senza ma”.
Me ne compiaccio davvero dati i tempi che corrono.