La proposta destinata a tutte le città italiane è di Gelsomino, un pezzo lombardo (Soresina, Cr) della Guerrilla Gardening (i giardinieri liberi) nazionale: facciamo del Primo Maggio, in collegamento con altre esperienze di tutto il mondo, l’International sunflower day 2012. Per la cronaca, il gruppo «nazionale», nato da una idea di Vanessa Scarpa (Giardinieri sovversivi romani) e Andrea Marchesini (Badili Badola di Torino), è in grande espansione: l’obiettivo ovunque è ridare vita a strade e piazze degradate, aiuole luride e spazi abbandonati.
Scrivono quelli di Gelsomino su facebook, per spiegare la proposta: «Ragionando per assurdo il gruppo Guerrilla Gardening nel nostro paese è fomato da almeno 655 persone. Ammettiamo che una bustina di semi di girasole contnga circa 30 semi e ammettiamo che ogni membro del gruppo abbia almeno 10 amici da coinvolgere. “Pinco Pallino” compra 11 bustine di semi di girasole, di queste, una busta è per se stesso, la altre 10 sono destinate agli amici. Il Primo Maggio, o nei gironi precedenti oppure subito dopo, poco importa, Pinco Pallino chiede ai suoi amici di seminare il contenuto come e dove meglio credono, a casa o durante una gita fuori porta. Risultato? “Pinco Pallino” e i suoi amici così facendo semineranno 330 girasoli, se ognuno del gruppo dovesse fare la stessa cosa, i girasoli seminati in quella giornata sarebbero 216.150».
D’accordo, aggiungono, forse non offre le stesse soddisfazioni che fare un Green Attack, «ma cari amici Guerrilleos, una cosa non esclude l’altra». E allora, nella giornata dei lavoratori e del non lavoro, nella gironata in cui il Pil si muoverà poco, una bella semina libera merita attenzioni e repliche.
Città invisibile è un piccolo collettivo attento ai temi sociali e della decrescita, nato all’interno dell’omonima libreria (info [at] editoriadellapace [dot] org).
Grazie per il bell’articolo e per aver condiviso con noi l’idea di “PincoPallino”… questo era il nostro obbiettivo: senza la condivisione l’idea sarebbe rimasta solo una bella idea.
La leggenda del Girasole
«Clizia era una giovane ninfa, innamorata persa del Sole, pertanto lo seguiva tutto il giorno mentre lui guidava il suo carro di fuoco per tutto l’arco del cielo. Il sole, dapprima fu lusingato e un pochino intenerito da quella devozione… credette di esserne a sua volta innamorato e decise di sedurla cosa non difficile per lui!
Ma ben presto il Sole si stancò dell’amore di Clizia e le diede, come suol dirsi… il benservito rivolgendo altrove le sue attenzioni.
La povera ninfa pianse ininterrottamente per nove giorni interi. Immobile in mezzo a un campo, osservava il suo amore attraversare il cielo sul suo carro di fuoco.
Così, pian piano, il suo corpo si irrigidì, trasformandosi in uno stelo sottile ma resistente, i suoi piedi si conficcarono nella terra mentre i suoi capelli diventarono una gialla corolla; si era trasformata in un fiore bellissimo color dell’oro… Il girasole…
Ma anche nella sua nuova forma la piccola ninfa innamorata continua tuttora a seguire il suo amore durante il giro nel cielo».