La speranza è una piantina fragile, che richiede tempo e cura per diventare un albero resistente alle intemperie. Quella cura che è fatta di piccoli gesti e parole, di silenziosa presenza, di paziente attesa, di accettazione delle differenze e di lotta alle disuguaglianze. Quella cura che ci permette di appartenere a dei luoghi, a dei progetti, a dei collettivi umani e non, che non ci sa sentire sol* di fronte alla crisi sociale ed ecologica. Che non si vede, che non si conta, che non si riconosce se non quando viene a mancare. Di quella cura, e di chi la pratica, prendiamoci cura. Prendiamoci cura di Comune, di chi dà spazio e tempo a una miriade di piantine fragili e non, a progetti e voci dal basso, ai tanti mondi che continuiamo a credere siano non solo possibili, ma sempre più necessari.
[Kyra Grieco]
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