Greta Thunberg è fantastica nella sua inesauribile capacità di mettere in comune con adolescenti di tutto il mondo e con persone comuni discorsi maturati da generazioni di studiosi ed ecologisti. Le analisi e le proposte della decrescita, della deep ecology, dell’antispecismo, solo per fare qualche esempio, hanno cominciato a uscire dalle nicchie. Per questo è portatrice prima di tutto di speranza, quella speranza della quale abbiamo bisogno per lottare ogni giorno

Sono stati molti i padri e le madri del pensiero ecologista. Questo pensiero verde senza il quale non sarebbe stato neppure pensabile l’emergere di una figura fragile e potente, potente perché fragile e giovane come Greta, personaggio dell’anno 2019 per la rivista Time.
“Siamo sull’orlo di un’estinzione di massa e voi sapete solo blaterare di soldi e di favolette sulla crescita illimitata. Come vi permettete?”
ha urlato Greta Thunberg all’Assemblea delle Nazioni Unite. Si riconoscono diverse correnti di pensiero in questo suo accorato appello e invettiva. C’è il pensiero della decrescita, c’è il concetto di “Antropocene”, elaborato da Crutzen, la decrescita o dell’impossibilità di continuare a fondare il presupposto della prosperità delle nazioni solamente sul PIL, un prodotto interno lordo che è assolutamente cieco rispetto all’esaurirsi delle risorse e questo filone di pensiero contrario al dogma del consumo non vede solo in Serge Latouche il suo teorico. Quanta elaborazione teorica iniziata fin dall’immediato secondo dopoguerra è stata messa in campo.
Ciò che l’adolescente svedese grida, macinando con tenacia e una risolutezza temi complessi, molto complessi, sviscerandoli e rendendoli comprensibili a un pubblico che non si sarebbe mai sognato di leggere né i Rapporti sui limiti dello sviluppo del Club di Roma né i ponderosi tomi dell’IPCC, gli scienziati e fisici studiosi del cambiamento climatico. Greta Thunberg è fantastica in questa continua, inesauribile e necessaria volgarizzazione di un discorso opera di generazioni di studiosi. È incredibile anche questa sua radicalità, radicalità che il pensiero ecologista conosce.
Persino nella definizione , sono due concetti distinti, “ambientalismo” ed “ecologismo”, ella è precisa e si colloca certamente nella seconda tendenza. L’ambientalismo guarda, anche nelle altre lingue oltre l’italiano, all’ambiente, “environment”, ciò che ci circonda, definendo la posizione dell’uomo nel suo contesto, si parla infatti di “inquinamento ambientale”, l’ecologismo è un collocarsi più totale e profondo dell’uomo tra le altre specie, un definirsi anche scientificamente specie tra le specie. Esiste un ecologismo radicale, come esistono un ambientalismo borghese e conservatore. Il pensiero che sottende ad associazioni come il Fai italiano il Sierra Club americano nulla hanno a che spartire con Greenpeace o con Friends of the Earth, gli Amici della Terra, sono filosofie e pratiche differenti. Per non dire dell’ecologismo ispirato all’ecologia profonda, la deep ecology che va molto oltre l’ecologismo ponendo l’uomo, fuori dai denti e senza più reticenze, come “il problema” per cui movimenti davvero radicali praticano l’azione diretta come Earth First!, ed è questo il filone dal quale discende un movimento in crescita e decisamente più dedito ad azioni eclatanti e destinate ad un impatto forte nel quieto vivere delle città come Extinction Rebellion. Una figura come quella di Greta Thunberg ha ispirato certamente i gruppi di Friday for Future ma essa è stata l’agente lievitante e l’acciarino che ha riacceso movimenti che in ogni caso erano già attivi da decenni. Ciò che Greta dice sul consumo di carne, per esempio, viene direttamente da un pensiero animalista, più propriamente antispecista che se annovera una galassia molto presentabile come il WWF, le varie leghe per la protezione degli animali, schiera anche gruppi più forti nei paesi anglosassoni ma diffusi e, è un effetto del loro radicalismo nell’azione diretta, repressi duramente, come l’ALF, Animal Liberation Front. Il continuo aumento tra i giovani ed i giovanissimi di vegani mentre tra i più maturi prevale ancora il vegetarianesimo, è qualcosa che si diffondeva ben prima dell’affacciarsi del movimento mondiale contro il cambiamento climatico e chi ispira Thunberg ne è imbevuto e non poteva essere altrimenti. I discorsi che ella tiene e la prassi che agisce, il viaggiare senza usare l’aereo, anche questo, nel nord Europa, è frutto di un dibattito ultratrentennale: tra i Gruenen, i Verdi tedeschi, c’era già, a partire dai viaggi istituzionali dei deputati, per esempio, che nei viaggi interni in Germania, non era ammesso l’uso dell’aereo da limitarsi ai soli voli intercontinentali: Greta Thunberg ha fatto di meglio ricorrendo al mezzo navale a vela per attraversare l’Atlantico. Lungi dal ridimensionarla e lungi dal santificarla, a Palermo un collettivo di Guerrilla Gardening ha efficacemente effigiata la ragazza come una novella Santa Rosalia, occorre ascoltarla ed analizzare, seriamente, ciò che dice. Lei o comunque il suo entourage, riassumono, con Marshall Mac Luhan assorbito perfettamente, il messaggio è il massaggio, l’informazione è l’azione e viceversa.
Da quando, nell’indifferenza dei più, marinava la scuola al venerdì per il suo sciopero solitario davanti al Parlamento svedese, col suo cartello divenuto icona planetaria al pari delle sue trecce e del suo impermeabile giallo, fino all’esplodere della sua popolarità mondiale, non ne ha sbagliata una. Ha conquistato i millennials: generazione soggiogata dalle nuove tecnologie, pericolosamente incollata agli schermi, proprio attraverso i suoi discorsi, brevi, concisi e forti, icastici, essi si sono sentiti rappresentati totalmente, “una di loro”, senza conoscere Barry Commoner e il suo “Cerchio da chiudere”, tutto ignorando di Rachel Carson e della sua “Primavera silenziosa”, digiuni dell’ecologia della mente di Gregory Bateson come del Tao della fisica di Fritjof Capra, questi ragazzi si sono imbarcati, con il candore, la fantasia, l’entusiasmo tutto giovanile in questo movimento che non accenna ad arrestarsi. Chiediamo anche perché i genitori appoggino questi movimenti: la risposta sta nel terreno già arato dai movimenti ecologisti precedenti. Un pensiero verde declinato nelle varie lingue tra l’inglese, il tedesco, il francese, ha direttamente o indirettamente originato le grandi lotte del finire degli anni Sessanta in Francia contro il nucleare intrecciate a livello europeo sulla frontiera del Reno dove si sono incontrati e simbolicamente, a bruciare i rispettivi documenti d’identità, gli ecologisti più militanti, come a Malville o Fessenheim, svizzeri, tedeschi o francesi che fossero. Ancor prima, già negli anni Cinquanta, negli States, nascevano, ferocemente contrastati dalle corporation, i movimenti per i diritti dei consumatori, l’ispiratore dei quali, Ralph Nader , molto faticò a farsi ascoltare.
L’anno si chiude con queste belle foto della nostra Greta Thunberg ritratta tra i flutti, sugli scogli. Il Time ha voluto raffigurarla serena, sullo sfondo del mare. Come si fa, da vecchi militanti ecologisti, a non emozionarsi. Se il fine rimane, per tutti, la sopravvivenza, se le sue parole forti, martello pneumatico incessante, sono state necessarie per dare la sveglia ai suoi coetanei ma non solo, questo immaginarcela con i capelli, finalmente sciolti, non ci rassomiglia ad una mitica figura, una novella e viva Nike di Samotracia, una vittoria in carne ed ossa, esposta alle tempeste ma da noi tutti, fermamente difesa perché, suo malgrado o nonostante se stessa, figura portatrice di speranza, quella speranza della quale abbiamo bisogno per lottare, per continuare a pensare ed elaborare quel verde pensiero della complessità del mondo reale dal seno stesso del quale, Greta è nata e, ci auguriamo, possano e debbano nascere altre dieci, cento mille.
CORONAVIRUS SURGERENCIAS
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VEDETE CHE UN GIORNO SCENDONO LE TEMPERATURE ALL’ALTRO GIORNO SALGONO ED AL SEGUENTE SCENDONO UN’ALTRA VOLTA E COSÌ VIA SENZA SOLUZIONE, TANTO LE DIMISSIONI COME I RIBASSI. Avete Visto Anche Che Siamo Già da Anni Con Inverni Caldi Ed Estati Ardenti E Che In Certe Località In Che si Sono arrivati Raggiungere Le 53º MA Che In Posti Tropicali, Benché Le Statistiche non Li registrino.
RIASSUMENDO DIREMO BENE CHE CON IL RISCALDAMENTO SI VA SCIOGLIENDO EK HIELO DI I POLI E PERTANTO IL DESERTO VA AVANZANDO.
IL SOLE LÌ QUESTO SENZA MUOVERSI, PER DIRLO IN QUALCHE MODO, BENE CHE PASSA DUNQUE, PERCHÉ CHE CONTINUANDO A RIMANERE SEMPRE MENO GHIACCIO CHE È QUELLO CHE FA CONTRAPPESO AL SOLE, O SE VOGLIONO È QUELLO CHE STABILISCE L’EQUILIBRIO AL SOLE PERCHÉ IL DESERTO VA AVANZANDO. SORGERANNO MAS VIRUS RICORDINO QUELLO DELLA SAS, L’INFLUENZA A, ETC ED OGNI VOLTA MA RESISTENTI POICHÉ MO SI È DETTO NON ESISTE EQUILIBRIO TRA IL SOLE ED IL GHIACCIO, IN LA CIRCOLAZIONE GENERALE DI LA TERRA NON È LA SUFFICIENTE UMIDITÀ.
PERCIÒ SEMPRE RIASSUMENDO TUTTO QUESTO IDEALE MOLTO SECCO E STERILE E SPORCO PER LA POLIFERACION DI INSETTI E VIRUS, OGNI TANTO VIENE UNA DISCESA DA ARIA FREDDA ED INQUINATA DEL CO2 E DI SERA FA FREDDO, DI GIORNO CONTINUA A FARE CALDO, PER I VENTI PROVENIENTI DAL SUD CIOÈ DEL DESERTO CHE CONTINUA AD AVANZARE.
L’AMOKITUD TERMICA È EVIDENTE, ALLORA LA GENTE CON IL CALDO SI SCOPRE BEVE COSE FREDDE, SI VA TOGLIENDO VESTITI E QUANDO INCOMINCIA IMBRUNIRE CIOÈ QUANDO VA VIA IL SOLE SI RAFFREDDANO E È QUANDO SI STABILISCE IL VIRUS ED EST VIRUS NON VA VIA ORAMAI, NON PUÒ ANDARE VIA DI DOA, PERCHÉ RIMANE ACCHIAPPATO IN LA MERDA DELL’ARIA E DI I POLMONI CHE ABBIAMO TUTTI PIENI DI MERDA DI CO2, GLI SCIENZIATI DICONO CHE QUESTO VIRUS RIMANE DA TRE A QUATTRO GIORNI POSATO, E PERCIÒ DI SERA CON IL FREDDO SI ATTIVA, TORNA AD ATTIVARE UN’ALTRA VOLTA. ED OGNI TANTO COME SAPETE, ABBASSA UNA DANNEGGIA CHE CREDO CHE LO CHIAMANO
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I METEOLOGOS, E COME SAPETE INCOMINCIA A NEVICARE ALCUNI GIORNI ENORMI QUANTITÀ INUSUALI E CON FREDDO, MA DURA ALCUNI GIORNI E SIN SEQUESTRO NON QUESTO IN LA CIRCOLAZIONE GENERALE DEL PIANETA TIERA, PERCHÉ COME SI È DETTO GIÀ LA PRESSIONE ATMOSFERICA È ANORMALE, COMPRENDETE CHE SIGNIFICA QUESTO.
PERCHÉ VUOLE DIRE TRA ALTRE COSE “FRIGGE FUORI LUOGO E CALDO ANCHE DUERA DI TEMPO “L’ALTERNAMCIA BRUSCA DI TEMPERATURE ESTREME È QUELLA CHE FA CHE LA GENTE SI RAFFREDDASSE E SI STABILISCA IL VIRUS. VIRUS CHE POTREBBE VENIRE ANCHE DAL GHIACCIO CHE SI STRUGGE E CHE PORTEREBBE LÌ ACCHIAPPATO DA TEMPI ANTICHI.
COSÌ RIASSUMENDO MOLTO CHE LA RADICE DEL PROBLEMA È L’INQUINAMENTO ED IL RISCALDAMENTO GLOBALE, PER QUELLO CHE QUELLO CHE BISOGNA FARE È FINIRE CON L’USO DI ENERGIE FOSSILI AGENTI INQUINANTI COME IL PETROLIO IL CARBONE SE O SE BISOGNA OBBLIGARE CON TUTTO QUELLO CHE SI POSSA ETC ETC MANIFESTAZIONI COSTANTI AI GOVERNI AI GRASSI AI CAPITALISTI A CHE SI DIMENTICHINO DI USARE QUESTE ENERGIE ED USARE SUOLO L’ENERGIA SOLARE SE O SE GIÀ PRIMA CHE PERIAMO TUTTI.
DEVE SMETTERE ANCHE DI USARE L’ENERGIA ‘EOLICO ‘ E LA ‘PRODOTTA PER LE MAREE ‘PERCHÉ SECONDO ALCUNI RIVISTE SCIENTIFICHE HA FRENATO ALLA PIANETA TERRA IN 2 ‘ MINUTI GIORNALIERI NEL SUO MOVIMENTO DI ‘ROTACIÓN ‘ È UN FATTO.
La Pressione Atmosferica Dovrà Raggiungere Da 750 950 Millibar In I Tempi E Posti Corrispondenti, Come In Gli Anni 70-80 Senza Andare Lontano MA.
MA A QUESTE ALTEZZE QUELLO NON BASTA GIÀ, PERCIÒ BISOGNA FARE PARALLELAMENTE UNA RIGENERAZIONE ECOLOGICA, PERCHÉ NON BASTA ORAMAI CON ASSOLO SMETTERE DI USARE LE ENERGIE INQUINANTI SE NON CHE BISOGNA FARE QUELLA RIGENERAZIONE ED IMPARARE A VIVERE IN ARMONIA CON LA NATURA. PERCHÉ LA NATURA QUANDO QUALCOSA LO DISTURBA, SI DISFA SI SCUOTE DI ESSI COME SE FOSSERO MOSCHE.
Prestino Attenzione Esistono Alcuni Batteri Che Lei HECHAN In La Sabbia Del Deserto E La Terra Diventa Fertile E Sorge Il ‘LIQUEN’ESTE si Rimuove un’altra volta E La Terra Del Deserto Gira Nonostante MAs MAs Fertile, Ed Allora si Incomincia A Piantare Albera, La Prima Irrigazione È Da 20 A 35 Litri Di Acqua Per Albero, La Seconda Irrigazione È Da 15 A 20 Litri E Dopo Già Per Gocciolamento.
ALCUNI NAZIONI HANNO RECUPERATO MOLTO TERRENE DEL DESERTO IN QUESTO MODO, È UN FATTO. HO VARI REPORTAGE CHE LO TESTIMONIANO.
IN I POSTI DI TERRENO ARIDO COME È IL SUD DELL’EUROPA, PER ESEMPIO GRECIA ESPAÑA ITALIA ETC DOVE PREDOMINA GLI OLIVI CHE È UN ALBERO CHE NON ESPELLE CHE NON SCIOGLIE OSSIGENO, NÉ ASSORBE IL CO2, SI TOGLIESSERO TUTTI (LASCIANDO UNICAMENTE I GIUSTI PER IL SUO CONSUMO NAZIONALE) E NEL SUO POSTO SI METTERANNO ALBERA FRONDOSI COME GLI ALAMOS,ALCORNOQUES,PLATANEROS, PINI ETC E TUTTI QUANTI DÌANO OSSIGENO ED ASSORBANO CO2 E CREARE UN CLIMA NATURALE..
QUESTI POSTI QUESTI PAESI CHIARO È CHE NEL SUO CASO INDUSTRIE NON AGENTI INQUINANTI.
SI RISPETTASSERO TUTTI I HUMEDALES PER PICCOLO CHE SIANO EVITANDO SE O SE CHE CONSTRULLAN ABITAZIONI NON NECESSARIE E SPECULATIVE.
LE INDUSTRIE CHE ESPELLANO AD ESTERNO QUALUNQUE TIPO DI MERDA IN FORMA LIQUIDA,SOLIDA O GAZZOSA SARANNO CHIUSE E REQUISITE PER SEMPRE.
PER MA DETTAGLIA O MA MINUZIOSE LEGGANO IL ‘RISCALDAMENTO GLOBALE E L’ARTICO LEI DERRITE’,,ESTA PER INTERNET
BUONI AMICI SI POTREBBE DIRE MA CUCI MA PER NON SPRECARE TEMPO PASSIAMO A COMUNICARVI A TUTTI QUELLI CHE POSSIAMO
SANTE , EGALITE