Mentre nel catanese in sei giorni si sono concentrate il doppio delle precipitazioni dell’intero 2023, da Valencia arriva la notizia del rischio di una nuova Dana. Più di cinquanta municipi devastati dalle piogge del 29 ottobre hanno chiuso scuole e attività sportive. Scrive Elisa Da Lio da Valencia: “È duro dire come ci si sente quando annunciano l’arrivo di una nuova Dana… I media martellano con articoli che mettono paura aggiungendo un tocco drammatico al già preoccupante avviso dell’Agenzia statale di meteorologia… Dopo dieci giorni hanno trovato a dieci chilometri di distanza il corpo senza vita dei due bimbi sfuggiti dalle braccia del padre durante l’inondazione. Intanto, le ricerche in mare di altre vittime verranno sospese… “
Valencia, 13 novembre. È duro dire come ci si sente quando annunciano l’arrivo di una nuova Dana, dopo quello che abbiamo vissuto solo quindici giorni fa. I media martellano con articoli che mettono paura aggiungendo un tocco drammatico al già preoccupante avviso dell’Aemet (l’Agenzia statale di meteorologia, ndr) che prevede piogge intense, venti forti, previste onde alte di o a quattro metri sul litorale… La cosa più grave è che piove sul bagnato e nelle zone colpite si corre contro il tempo per cercare di aprire i tombini intasati dal fango e detriti.
Dopo dieci giorni hanno trovato a dieci chilometri di distanza il corpo senza vita dei due bimbi sfuggiti dalle braccia del padre durante l’inondazione. Intanto, le ricerche in mare di altre vittime verranno sospese…
Nel frattempo in poche ore la temperatura estiva di 25/27 gradi è scesa a 10.
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Ti ripeti che non succederà nulla di tanto grave, però l’ansia fa capolino, e nella tua testa cerchi di dominare quella vocina che alla fine ha la meglio e ti fa dormire in divano con mezzo occhio aperto. Come ha detto una cara amica, il coccodrillo prima mangia i figli poi piange. Oggi si rimedia anche per l’incompetenza e l’incuria di ieri e tu, sì, devi avere paura… devi stare a casa. Oggi le scuole sono chiuse, torna lo smart working.
Si moltiplicano gli avvisi stampati e appiccicati in tanti condomini con tutte le raccomandazioni del caso e ti chiedi: “Ma veramente devo prepararmi in caso di evacuazione?”. Intanto prepari uno zaino e il trasportino dei gatti, la bottiglia dell’acqua, tre scatolette e lo zaino… nel mentre guardi la casa e tutto quello che negli anni, a fatica, hai costruito.
Penso “sono solo cose”, verissimo, ma hanno un significato, sono legate a momenti del nostro vissuto. “Sono solo cose”, ma sono cariche di memoria, intrecciate alle nostre passioni. “Sono solo cose” ma alcune “cose”, in modo indissolubile e come un vestito pesante, si legano alla vita.
Questa è una foto vera, stamattina quando l’ho ricevuta mi ha fatto ridere. Questa persona ha pensato che così, questa “cosa” si può salvare, probabilmente è l’idea migliore che poteva concepire o ha visto un DIY (Do It Yourself, “fai da te”, ndr) sui social e l’ha applicato… Inevitabilmente mi torna in mente l’epoca Covid dove la gente nel migliore dei casi, andava al super con la bottiglia di plastica in testa nella speranza di non contaminarsi.
Mi sto facendo mille domande a cui, non ho risposta, e se c’è non sono sicura sia quella corretta.
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