di Enrico Euli*
Il 4 dicembre sarò in viaggio e non andrò a votare. Di solito ai referendum vado, e questa volta avrei votato no. Se a qualcuno interessasse, provo qui a dire perché.
Non sono d’accordo con la logica del disposto combinato. Non si può essere contrari alla riforma costituzionale solo perché è abbinata a questa riforma elettorale. Qualunque governo futuro (il Porcellum lo dimostra, ma potrebbe venire qualcosa di ancor peggiore, visti i chiari di luna…) potrebbe far votare per via ordinaria una legge elettorale supermaggioritaria ed oligarchica, anche laddove l’Italicum venisse modificato in aula o bocciato dalla Corte. Non avrebbe senso subordinare l’accettazione di una legge di livello costituzionale all’abrogazione o modificazione di una legge ordinaria, che resta sempre possibile in qualunque momento a colpi di maggioranza semplice.
Questa riforma costituzionale va rifiutata quindi di per sé e in quanto tale.
Sarei stato favorevole all’abolizione completa del Senato. Non lo sono a questo pateracchio che dà un mandato suppletivo a gente che già non sa fare il sindaco o fa male il consigliere regionale. Così come è stato proposto il Senato non conterebbe nulla, o sarebbe solo un doppione farraginoso, lobbistico e clientelare della Camera.
Lo so che dicendo No al referendum ci teniamo questo schifo attuale, questa inutile e vergognosa pletora di ruffiani senza arte né parte, ed una spesa assurda che manterrà a vita centinaia di parassiti, funzionari e barbieri di stato. Ma il risparmio con la riforma sarebbe minimo, con un aumento evidente del senso di inutilità e di insensatezza delle istituzioni. Meglio attendere tempi migliori per una riforma più radicale e condivisa, anche se dubito fortemente nel loro prossimo arrivo sui nostri schermi.
Personalmente, sarei favorevole all’abolizione delle elezioni e a procedere col sorteggio. Non ci capiterebbe niente di peggio di quel che accade già, si eviterebbero spese e campagne elettorali, brogli e mazzette, partiti e apparati.
La democrazia non sta più nel voto, ma nell’esercizio della cittadinanza attiva e lì andrebbe esercitata. Se la si facesse ogni giorno, il votare perderebbe valore. Lo acquista solo perché non la si pratica quotidianamente e ci si copre con il tifo sportivo per finti schieramenti o per ideologie desuete.
Con l’Italicum, ci troviamo con ogni evidenza di fronte all’ennesima legge truffa. La Corte Costituzionale ha già chiarito la faccenda pronunciandosi sull’immondo Porcellum. La Costituzione promuove una rappresentanza allargata e a tutela delle minoranze; la legge elettorale quindi può essere solo proporzionale o, al massimo, ammettere un premio di maggioranza limitato. È contraria ad un parlamento di nominati e tende a favorire il sistema delle preferenze (pur con tutti i suoi limiti e trucchi) rispetto a modelli ancor più pilotabili da segreterie di partito o poteri occulti.
L’Italicum va esattamente in direzione opposta, e sarà inevitabilmente bocciato dalla Corte, perchè -per molti versi- è ancora peggio del Porcellum e ricade nei suoi stessi inciampi. Resta il nodo della sedicente ‘governabilità’, tanto cara alla finanza internazionale e a Bruxelles, e di conseguenza agli oligarchi di casa nostra e altrui.
Con qualunque organizzazione o composizione delle Camere questo resta il loro obiettivo, e non vi rinunceranno.
La democrazia, anche questa roba residuale che abbiamo oggi, è ormai un orpello non compatibile con i tempi e le istanze del neo-liberismo. Non vedo alternative politiche e culturali credibili al riguardo: il modello Cinque Stelle che abbina una democrazia consultiva a rete con una dittatura decisionale al vertice non mi pare prefiguri qualcosa di nuovo o di potabile, anzi. In mancanza d’altro, ora ci si può limitare soltanto ad una mera resistenza da salmoni. Il No al referendum rappresenta proprio un passaggio di questo nostro presente annaspare.
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gaetano stella dice
NON SONO D’ACCORDO!
In questi giorni e in queste ore si sta realizzando un passaggio fondamentale sulla strada dell’instaurazione di UN REGIME “oligarchico” che io definisco UN NUOVO FASCISMO. Un ragazzotto di Rignano straborda su tutte le Tv e giornali come neanche il DELINQUENTE DI ARCORE aveva fatto. Vende la FINE della Costituzione nata dalla RESISTENZA e dalla lotta antifascista. LA “RIFORMA”del rignanese di RE GIORGIO MARIA ELENA ETRURIA e VERDINI P2 amico di B. fino a ieri è la realizzazione della linea dettata da J.P.MORGAN dal finanzcapitalismo e da tutti i poteri occulti segreti e manifesti criminali e illegali esistenti al mondo dopo la globalizzazzione e americanizzazione del mondo. l’invasione è in atto e non c’è percezione e RESISTENZA alla violenza mediale in atto. La menzogna la manipolazione la dissimulazione …è il linguaggio e la forma dell’invasione in atto. Siamo immersi in una TOTALE FOLLIA . Servono atti gesti e comportamenti di DISOBBEDIENZA e RIVOLTA . Chiedo ai 5 STELLE in Parlamento di incatenarsi alla RAI e di opporsi in modo visibile allo scempio in atto. E lo chiedo a loro perché sono l’unica opposizione in atto nelle istituzioni. Che piaccia o no a EULI che qui scrive. E mi dispiace che lui sia in viaggio il 4. Continuare a fare analisi che prescindono dallo stato reale delle cose è l’altra faccia della follia del POTERE. Il JOBS ACT( e la precarizzazzione “normalizzata” e diffusa) la liquidazione dell’art. 18 (con aumenti dei licenziamenti già accertati) la BUONA SQUOLA e il massacro degli insegnanti offerti come vittime a Presidi capibastone e alla CULTURA Marchionnista e confindustriale, i DECRETI TOTAL e le trivellazzioni a gogò, lo SBLOCCA ITALIA e la contnuazione di devastazione di ambiente paesaggi e territori…entrano nelle nostre quotidianità…per cui se è vero che decidono le TROIKE le TRILATERAL…e noi possiamo fare “poco”…è altrettanto vero che bisogna riuscire a legare il particolare al generale l’individuale al collettivo…perché altrimenti vincono i soliti noti e i loro servi sporchi in carriera corrotti e ignoranti…Ci dovremmo già vergognare di B. e dei suoi 20 anni…del fatto che è ancora là e condiziona..e l’accordo del NAZAREno ha aperto la strada al passaggio del testimone al raggazzotto. ORA E’ IN ATTO UN GOLPE e bisogna reagire…per questo tutti quelli che hanno il senso della realtà non possono andare in viaggio ora…ma fare RESISTENZA in tutti i modi…g.s.
DEMOCRAZIA O OLIGARCHIA? – Il 4/12 VOTIAMO NO!
-http://blog.gaetanostella.it
Se RE GIORGIO di Borbone è l’ispiratore della “riforma costituzionale” e dell’ITALICUM e assieme al Ducetto di Rignano Maria Elena Etruria e Verdini P2 costituisce la combriccola che è responsabile dell’attuazione dei progetti della TRILATERAL del finanzcapitalismo della P2 e dei poteri oscuri del nostro paese, E. Scalfari e la Repubblica di Calabresi-figlio sono diventati i cantori del renzismo come fase suprema del berlusconismo. Ed infatti l’altra domenica ci ha addottorati su DEMOCRAZIA e OLIGARCHIA mentre faceva “la lezione” al Prof. ZAGREBELSKY reduce da una “sconfitta” per 2 a 0 (a detta del GRANDE GIORNALISTA…!?) nel dibattito (?) sulla 7 con “il ragazzotto di Rignano”. Cito da un articolo di TRAVAGLIO, perché non compro e non leggo più Repubblica:
“L’oligarchia è la sola forma di democrazia, altre non ce ne sono salvo la democrazia diretta, quella che si esprime attraverso il referendum. Pessimo sistema è la democrazia diretta. La voleva un tempo Pannella, oggi la vorrebbero i 5 stelle di Grillo….” Dopo aver detto che anche DC e Pci sono state rette da oligarchie per 40 anni, così continua : “ Caro Zagrebelsky, democrazia e oligarchia sono la stessa cosa e ti sbagli quando dici che non ti piace Renzi perché è oligarchico. Magari lo fosse, ma sta ancora nel cerchio magico dei suoi collaboratori….”.
IL GRANDE GIORNALISTA , che da giovane fu FASCISTA e ora si autodefinisce “liberale”dice, quindi, che democrazia e oligarchia sono la stessa cosa. DEVOTO-OLI vocabolario non la pensa alla stessa maniera e sostiene che DEMOCRAZIA è :” Forma di governo in cui il potere viene esercitato dal popolo, senza intermediari (d. diretta) o tramite rappresentanti (d. rappresentativa, parlamentare, indiretta).” E che OLIGARCHIA è :” Regime politico o amministrativo caratterizzato dalla concentrazione del potere effettivo nelle mani di una minoranza, per lo più operante a proprio vantaggio e contro gli interessi della maggioranza..(Dal greco oligarkhia, comp. da oligoi ‘pochi’ e del tema di arkho ‘comandare’).”
Alla luce delle elucubrazioni del GRANDE GIORNALISTA forse dobbiamo riscrivere i vocabolari e insegnare ai nostri ragazzi che quello che è stato vero per migliaia di anni ORA non è più vero. La sicumera e la iattanza con cui viene trattato il Professore ZAGREBELSKY fa impressione. Come fa impressione il rammarico perché il ragazzotto di Rignano non è sufficientemente OLIGARCA. Ma è evidente che lo sproloquio arrogante del “nostro” è una voce dal sen sfuggita. Questo è quello che LORSIGNORI stanno cercando di fare : liquidare definitivamente la Costituzione del 48 nata dalla Resistenza antifascista e il concetto stesso di DEMOCRAZIA come governo del popolo. Dimostrando nei fatti che è in atto UNA CRISI DI CIVILTA’. Il modo capitalistico di produzione e riproduzione ha fatto strame delle sue promesse di democrazia e , dopo la globalizzazione e l’occidentalizzazione(americanizzazione!) del mondo che ha assicurato all’1% il dominio del mondo con e in nome di mercato, profitto, finanza, danaro banche speculazione, guerre per petrolio e risorse, disuguaglianze spaventose dappertutto, devastazione di corpi menti luoghi territori, creazione di milioni di migranti, effetto serra …ora lorsignori per “continuare” vogliono imporre a QUELLI CHE STANNO ‘SOTTO’ la sussunzione TOTALE …LA DITTATURA DEI POCHI…l’OLOCAUSTO DEI DIRITTI…LA FINE DEI WELFARE…MURI…FILISPINATI…LO STERMINIO DEI SUPERFLUI…LA FINE DELLE COSTITUZIONI e del costituzionalismo…Quello nato dopo la guerra e su cui molti hanno investito credendo alla FAVOLA che il Capitalismo si potesse coniugare con la democrazia e l’emancipazione dei popoli. E’ vero che i DIRIGENTI di DC e PCI sono stati per anni sempre gli stessi…ma questo è successo proprio perché la COSTITUZIONE non è stata “attuata”…in nessun punto era scritto che la politica dovesse diventare professione a vita…o che i partiti dovessero diventare congreghe di CORRUZIONE…o CASTE in carriera…o voltagabbanismo…
MA MARX COMMENTANDO LA COMUNE DI PARIGI come la forma più alta di democrazia aveva detto :” In un abbozzo sommario di organizzazione nazionale…. È stabilito con chiarezza che la COMUNE doveva essere la forma politica anche del più piccolo villaggio di campagna. Le comuni rurali di ogni distretto dovevano amministrare i loro affari comuni mediante un’assemblea di delegati con sede nel capoluogo, e queste assemblee distrettuali dovevano a loro volta inviare i propri deputati alla delegazione nazionale a Parigi: ogni deputato doveva essere revocabile in ogni momento e legato a un mandat imperatif (istruzioni formali) dei propri elettori…Invece di decidere ogni tre o sei anni quale membro della classe dirigente dovesse rappresentare falsamente il popolo in parlamento, il suffraggio universale doveva servire al popolo costituito in comuni…”. Comuni dell’industria comuni di città comuni di campagna…una democrazia dal basso autogestita partecipata…come tentarono di essere I SOVIET in Russia (e furono distrutti dal Partito Stato e dalle burocrazie …staliniste…) i RAETE in Germania..(che furono distrutti dalla socialdemocrazia di NOSKE e c.) o i consigli in Italia nel 69 (che furono distrutti da CGIL-CISL-UIL)…DEMOCRAZIA DIRETTA coniugata con forme di democrazia “delegata” con revocabilità in qualsiasi momento…niente burocrazie niente carriere niente professionismo politico o sindacale a vita…
D’ALTRONDE I MOVIMENTI DI QUESTI ANNI, i nuovi movimenti “ sembrano voler reinventare una democrazia di nuovo tipo, una nuova concezione della democrazia, una democrazia radicale, reale, autentica, sociale, “insorgente”, con cui tentare l’esperimento di eliminare alla radice la causa della separazione tra cittadino-elettore ed eletto-governante insita nella delega. Se ciò risultasse possibile si verificherebbe un rovesciamento del senso che comunemente si attribuisce alla democrazia; la sua qualità non risiederebbe più tanto nel grado di partecipazione al potere che garantisce (inclusione verticale), ma nella dispersione e diffusione orizzontale del potere che avverrebbe attraverso la decentralizzazione, la moltiplicazione e la distribuzione delle sedi della decisione. Fino, in linea di tendenza, a riuscire ad annullare del tutto l’idea di un potere che si esercita dall’alto…” (P-Cacciari – Micromega 8/14)
Gaetano Stella – Empoli 10/10/16
-passaparola! I 5 stelle (ed anche tutti quelli che si ritengono “sinistra rifondata”….) a Roma e non solo dovrebbero coniugare democrazia diretta e democrazia delegata…e lanciare grandi campagne per una RIVOLUZIONE DEGLI STILI DI VITA…praticare dal basso la CONVERSIONE ECOLOGICA…altrimenti la spazzatura il traffico ecc. non potranno essere “risolti” dall’alto o dai “tecnici”…