Dimenticata per sett’anni anni, ora un libro racconta l’impresa del campione Trollman nel campo di concentramento di Neuengamme (a Milano, in occasione della Giornata internazionale dei rom 2013, è stato presentato per la prima volta “Buttati giù, zingaro”).
Poteva salvarsi. Gli bastava perdere la sfida corpo a corpo contro uno dei kapò delle SS. Ma il pugile sinti Rukeli Trollman, già privato del titolo di campione nazionale in quanto non ariano, affronta l’ultima sfida nel campo di concentramento di Neuengamme ancora una volta da vincente: di fronte ai prigionieri e alle guardie del lager mette ko l’aguzzino, consapevole che la vittoria e l’umiliazione inflitta gli sarebbe costata la vita. Era il 9 febbraio del 1944, e per settant’anni la sua storia è stata dimenticata. Ora un libro, “Buttati giù zingaro”, scritto da Roger Repplingher e tradotto in italiano da Paolo Cagna Ninchi, rivela l’incredibile vicenda di questo campione dello sport e dei diritti.
“Buttati giù, zingaro” è stato presentato per la prima volta domenica 7 aprile 2013, alle 18, all’Auditorium San Fedele di via Hoepli 3b a Milano in occasione delle celebrazioni per la Giornata internazionale del popolo rom. “Rukeli decide di morire con intatti orgoglio e dignità diventando un simbolo nella giornata dell’orgoglio rom” afferma Dijana Pavlovic, della Consulta rom e sinti del Comune di Milano, che ricorda il primo congresso mondiale dei Rom svoltosi a Londra nel 1971, in cui si scelse la bandiera e si costituì la Romani Union, la prima organizzazione mondiale dei Rom riconosciuta dalle nazioni Unite nel 1979.
Fonte: Redattore Sociale (articolo di Alice Biella)
Il film
La storia di Rukelie, Gipsy Trollmann, viene ricordata anche sul sito della Fight Production, Sulla sua storia è stato ricavato anche un film, Rukelie appunto, realizzato in Germania da Sabine Neumann (premiato al Washougal Festival nel 2008), a cui si riferisce la foto di questa pagina.
Storia scontata… solita frittata
Un articolo splendido ,complimenti ad Alice Biella