Il torneo, dedicato a Nian, il venditore senegalese morto a Roma mentre era inseguito dai vigili urbani, si disputa a Pisa fra venti squadre e parte il 6 giugno. Fasi finali il 2 luglio presso il Dopolavoro ferroviario in piazza della Stazione, dove cominciarono le prime storiche edizioni di Mondiali Rebeldi
di Francesco Biagi
«Qui ognuno vale almeno cinquecento
qui ognuno spazza via l’accerchiamento
qui ognuno gioca tutte le sue carte
e noi spingiamo per andare
dall’altra parte, dall’altra parte della vita
dall’altra parte, il resto è nausea e fatica
oltre quelle leggi e quelle guardie
noi spingiamo oltre per sfondare il fronte
dall’altra parte, dove c’è il viaggio e c’è il sogno
dall’altra parte, il resto è delusione e imbroglio
oltre quelle sbarre e quei campi minati
noi spingiamo oltre e spalanchiamo porte»
(Assalti Frontali, “Dall’altra parte”)
«Dodici edizioni di gol e trofei, ma soprattutto di calci al razzismo e alla sorda strategia di chi vorrebbe ridurre la presenza migrante sul territorio a un’emergenza» fa sapere il Progetto Rebeldia da Pisa. La città antirazzista infatti è pronta a lanciare l’appuntamento più colorato dell’estate, quel “Mondiale Rebelde” che da più di un decennio custodisce nel suo cuore antico un’idea di condivisione e di scambio sui campetti di calcio. Il “mondialito”, così è conosciuto in città, non è solo rincorsa al fatidico pallone, ma un progetto semplice ed essenziale che nel tempo non ha mai smarrito il suo innato talento a mettere insieme le diversità all’insegna del gioco, della festa, del sorriso.
«Mondiali rebeldi a vita», quindi, commentano i militanti del Progetto Rebeldia, con la collaborazione tecnica della Lega Calcio UISP di Pisa. Le fasi preliminari 2017 verranno giocate sull’erba sintetica del Circolo Arci “Pisanello” di Oratoio, in via Marsala, mentre – novità di quest’anno – le fasi finali verranno disputate presso il Dopolavoro ferroviario in piazza della Stazione, sede “storica” delle prime iniziative della manifestazione, nata dodici anni fa accanto a una delle tante occupazioni di Rebeldia, in via Battisti.
Saranno venti le squadre che si affronteranno. La composizione del torneo è specchio di un’idea di società alternativa e inclusiva, dove le realtà migranti del territorio, dalle più radicate a quelle emergenti, si incontrano sul campo con le organizzazioni formali e informali che compongono il tessuto associativo da sempre coinvolto nella lotta per l’accoglienza, il rispetto dei diritti, l’antirazzismo. In tempi di drammatiche derive, una delle belle novità che costellano l’edizione 2017 è la presenza dei ragazzi del Centro d’accoglienza “La Tinaia” di Cascina. A questa bella realtà sono rivolti un benvenuto e un abbraccio speciali, vista anche la condizione di grave crisi sociale in cui verte il territorio cascinese dopo l’avvento della giunta leghista della Ceccardi, esperienza politica segnata da forme esplicite di discriminazione e di razzismo.
«La stagione segnata dalla tragedia di chi per mare e per terra va alla ricerca di una condizione migliore a repentaglio del bene più prezioso, non è finita – dice Fausto di Rebeldia – Allo stesso modo riducendo la prospettiva, l’evocazione di un clima cittadino all’insegna della paura del migrante non si è taciuta, anzi, si è esasperata». Pertanto, il migrante è oggi più che mai il paravento delle contraddizioni della politica, facile bersaglio sul quale veicolare il dissenso e la frustrazione di questi anni di colpevole crisi. Contro la propaganda razzista che propugna la difesa di una pretestuosa ‘legalità’ nei confronti dei migranti, molto buon senso si infrange. A volte le parole denunciano la loro insufficienza. La vita, la quotidianità, al contrario, sono maestre più giuste. Per questo c’è grande attesa della squadra “Senegal Mbollo”, associazione dei giovani senegalesi di piazza del Duomo che oltre a palleggiare in allegria hanno dato vita a questo soggetto per fronteggiare in maniera solidale la repressione sulla vendita ambulante. Infatti, spesso sono stati oggetto di vere e proprie vessazioni, bersaglio abitudinario delle politiche repressive. I giovani africani – che quest’anno avranno una loro squadra – rilanciano con un invito all’apertura, all’incontro, alla reciproca conoscenza, e con… un palleggio niente male.
Infine, la coppa terzo tempo del torneo è dedicata a Nian Maguette, il venditore ambulante senegalese morto a Roma inseguito dai vigili urbani (leggi anche Sappiamo chi era Nian). Ricordando Nian il Progetto Rebeldia continua a fare luce sulle politiche repressive del sindaco pisano Marco Filippeschi, il quale da tempo offre la città come laboratorio di repressione anticipando leggi come – prima – il pacchetto sicurezza di Maroni e – poi – il decreto Minniti-Orlando.
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Questo l’elenco delle squadre partecipanti alla dodicesima edizione:
Romania – Marocco (i detentori del titolo Edizione 2016) – Controvento – Shalke 14 – Kurdistan – Kosovo – Un ponte per – Albania – Chicco di Senape – Senegal Mbollo – Collettivo Migranti Pisa – Trabant – Macedonia – Cervinistan/PRC – Emergency – Rinascita – Tinaia – Pisanello – San Benedetto – Senegal Bronx
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