
APPUNTI
PRIMO SEMINARIO
Il primo appuntamento di Raccontare la società che cambia è stato dedicato ai temi del territorio e della comunicazione. Negli interventi di Marco Calabria e Aldo Zanchetta sono stati richiamati diverse elaborazioni proposte in questi anni in particolare da Raúl Zibechi e Jean Robert attraverso libri, articoli e seminari (come quello residenziale promosso da diversi anni in Toscana da Aldo Zanchetta e dedicato all’America latina). Segnaliamo:
- La resistenza e il mondo nuovo dei territori [R. Zibechi]
- La calce del nuovo mondo. Una recensione di Gianluca Carmosino del libro di Zibechi Territori in resistenza
- Territorio e potere [R. Z.]
Qui invece la 10.ma puntata del reportage sui movimenti e la pandemia in America Latina (qua trovate tutte le precedenti I–II–III –IV –V–VI–VII– VIII e IX). L’archivio completo degli articoli di Zibechi pubblicati su Comune è invece consultabile qui.
Altro testo di Zibechi più volte citato è Alba di mondi altri. Di Edizioni Le Piagge è invece il più recente L’irruzione degli invisibili.
Di Jean Robert, amico e collaboratore di Ivan Illich, invece ricordiamo:
- La rivoluzione dei poveri è cominciata. Intervista di Gianluca Carmosino a Jean Robert
- Sussistenza, autonomia, libertà è invece un prezioso testo di cui si potrebbe avere qualche copia scrivendo ad Aldo Zanchetta:
Alcuni siti e articoli richiamati:
- Comunità delle Piagge
- Mondeggi Bene Comune
- Casa Bettola – casa cantoniera autogestita di Reggio Emilia
- Femminismo e beni comuni: l’esperienza di Casa Bettola [Carla Maria Rufini]
- Ex Asilo Filangieri di Napoli
- Rete nazionale dei beni comuni emergenti e a uso civico (pag. fb)
- Firenze Città Aperta
Infine, del movimento No Tav segnaliamo questi articoli:
- L’infinito movimento No Tav [Chiara Sasso]
- Emilio, una recensione di Livio Pepino dedicata al libro di Chiara Sasso A Testa Alta. Emilio Stella
- Una lotta per il futuro [Dana Lauriola]
Per chi non avesse potuto partecipare al primo incontro, qui il link della registrazione completa: https://mega.nz/file/i1okgRJD#al1qd_8lhDsvl9qwrLu7-2SsqpTpft7BY5Y4-BcntkM
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SECONDO SEMINARIO
Il tema dell’accoglienza è stato al centro del secondo incontro.
Con Laura Morreale abbiamo indagato come il lessico che utilizziamo normalmente per parlare di migrazioni sottintende e riproduce in realtà rapporti di profonda disuguaglianza (se ne parla ampiamente nell’articolo Il sistema di accoglienza e nella rubrica Spazi di significati curata su Meltingpot). A proposito trappole non solo lessicali, come ricordato nell’intervento introduttivo da Marco Calabria, abbiamo bisogno prima di tutto di partire dal carattere sistemico del razzismo (quello istituzionale come quello popolare), non certo dalla sfera di sentimenti occasionali o spontanei, come ad esempio l’odio per lo straniero, di cui tanto si parla. Un approfondimento di questo tema lo offre Annamaria Rivera in Il carattere sistemico del razzismo odierno.
Questo invece il video realizzato in un laboratorio con i rifugiati dell’allora Sprar di Gioiosa Ionica (Reggio Calabria) che ha aperto l’intervento di Roberta Ferruti della Rete dei Comuni Solidali (responsabile dello Sprar):
Autrice con Rita Coco del libro, Una storia scritta con i piedi. Migranti, asilo e accoglienza (edita da Recosol), Roberta Ferruti ha segnalato alcune realtà di accoglienza diffusa proposte da diversi comuni della Rete (a cui aderiscono quasi trecento comuni di tutta Italia, molte su ispirazione della straordinaria esperienza della giunta Lucano di Riace). La Rete dei Comuni Solidali collabora anche con la redazione di Comune nella cura delle pagine web di Benvenuti ovunque, dedicate ai temi delle migrazioni e dell’accoglienza diffusa (qui è possibile iscriversi alla Newsletter settimanale).
Caterina Cirri ha invece raccontato il lavoro portato avanti su questi temi nella Comunità delle Piagge (da Casa Simonetta, che accoglie sei migranti, ai digiuni in solidarietà con i mi granti) in rete con diverse realtà di Firenze (tra cui Refugees Welcome), insieme alle quali è nata la rete Umani per r-esistere (in particolare nelle settimane di protesta contro i “decreti sicurezza” voluti dall’allora ministro Salvini e per la raccolta di aiuti destinati a Lesbo e oggi sulla “rotta balcanica”).
In collegamento da Castel Volturno è invece intervenuto Daniele Moschetti, missionario comboniano tra gli animatori dell’Associazione Black&white. Il suo approfondimento ha riguardato le trasformazioni del territorio, in cui ormai da molti anni metà della popolazione è di origine africana, e il bisogno di mettere al centro le scuole di italiano come occasione per costruire relazioni sociali diverse segnate da reciprocità e riscatto sociale. Nelle strade senza nome di Castel Volturno è un suo articolo – accompagnato dalla fotografie di Giovanni Izzo – in cui racconta l’esperienza, nata durante il lockdown, della Rete Castel Volturno Solidale (a cui aderiscono, tra gli altri, la Caritas, i Missionari Comboniani, il Centro sociale ex canapificio di Caserta, il Movimento dei Migranti e dei Rifugiati).

L’incontro si è concluso con la lettura di un testo liberamente tratto dall’articolo di John Holloway Discorso senza nome, raccolto nell’ebook Benvenuti, gratuitamente scaricabile:
Ma dove vogliono andare quei matti?
Arrivano fuggendo dal futuro.
Dal mondo distrutto dal capitale.
Dagli effetti del riscaldamento globale
e della distruzione ambientale.
Arrivano in un mondo di miseria,
se hanno avuto fortuna.
Ma il loro sogno è tutto il contrario:
arrivare in un mondo
dove la loro dignità si riconosce e si apprezza.
Vogliono arrivare a un mondo che non esiste.
Oppure che esiste solo nei loro sogni.
O forse nei sogni di tutti.
Pensiamo che siano matti
Che resteranno molto delusi e vivranno in miseria.
Pensiamo che ogni speranza sia un’illusione
Stiamo costruendo una frontiera tra il mondo che esiste
e il mondo che vogliamo.
Il mondo che ancora non è e che potrebbe essere.
Forse dovremmo ispirarci tutti
agli assurdi sogni dei migranti
Per continuare ad approfondire i temi delle migrazioni e della comunicazione ad essi dedicata qui un elenco di siti, compagni di strada di Benvenuti ovunque.
Per chi non avesse potuto partecipare al secondo incontro, qui il link della registrazione completa: https://mega.nz/file/79xBkaDY#RCHTdh7rs-42nppCbgy0wPW0W0fIWXOH6rKj4H4jv08
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TERZO SEMINARIO
Nel terzo incontro sono stati approfonditi alcuni temi riguardanti la scuola e l’educazione, introdotti con questa splendida videolettera di Gianfranco Zavalloni, autore di La pedagogia della lumaca (Emi), a Mario Lodi:
Carlo Ridolfi (Rete di Cooperazione Educativa, che di Mario Lodi è stato collaboratore per molti anni), partendo dal rifiuto del dominio della velocità (su cui, tra le altre cose, ha suggerito il film Sorry We Missed You di Ken Loach) ha ragionato sull’importanza dell’educazione alla cooperazione. Sul tema invece della “scuola di frontiera” ha consigliato la visione di una straordinaria puntata di un programma televisivo andato in onda negli anni Settana, AZ: un fatto come e perché, ora su Raiplay.
Paola Nicolini (Univ. Macerata) ha affrontato in particolare il tema dell’apprendimento come processo naturale (che comincia molto prima della scuola) e del ruolo dell’insegnante come colui/colei che affianca, ma ha prima di tutto sottolineato l’importanza di partire dalla domanda: quale visione del mondo vogliamo portare avanti?
Di territori ed educazione, dello sforzo necessario per mettere in discussione i rapporti di potere tra gli attori sociali di un territorio, ma anche della conoscenza come processo di costruzione culturale collettivo, ha invece parlato Donatella Donato (professoressa e ricercatrice presso l’Università di Valencia): in questo scenario assai significativo è il lavoro portato avanti nel quartiere El Cabanyal di Valencia.
Anche in un altro pezzo di periferia urbana e popolare – le Piagge di Firenze – non sono pochi i percorsi che tentano di ridare parola a tanti e tante attraverso modi diversi il fare scuola, come raccontato da Fabrizio Martini (educatore, esperto di teatro dell’oppresso), Alessandro Santoro e Francesca Manuelli (che insieme ad altri ha curato La nuova grammatica per comunicare): doposcuola, teatro, scuola per adulti, insegnamento della lingua italiana (in particolare con bambini/e di origine cinese).
Annalisa Pecoriello ha invece raccontato il percorso della Rete Scuole aperte nata tra quattro scuole di Firenze e quattro scuole di Pistoia (se ne parla qui: Aprire le scuole), rete che ha promosso incontri dedicati al tema dell’educazione diffusa (leggi il Manifesto dell’educazione diffusa), in particolare con Paolo Mottana. Alle tematiche delle scuole aperte e partecipate è dedicato il sito Trritorieducativi.it.
Alberto Contu, infine, ha presentato il progetto Cultura in movimento nato in un circolo Arci e promosso intorno a Cuneo: al centro del progetto ci sono lo strumento dell’inchiesta sociale realizzata con bambini e ragazzi e la strada.
Segnaliamo volentieri, per concludere, un ottimo articolo di Daniele Novara dedicato a Paulo Freire (più volte citato nel corso del seminario), di cui nel 2021 ricorre il centenario della nascita: Per Freire l’educazione è politica.
Qui il video della registrazione del nostro terzo incontro:
Qui una rielaborazione a cura della redazione di Comune di alcune idee emerse dopo la riunione di redazione del 23 febbraio dedicata alla discussione e alla preparazione di un dossier sui temi del territorio (con riferimento alla Toscana). Una seconda riunione di redazione – aperta a tutti/e gli iscritti del ciclo di incontri Raccontare la società che cambia – sarà promossa via zoom martedì 9 marzo alle ore 18.
GRIDARE Se la pandemia allarga il divario tra società e istituzioni (LARA P.)
PENSARE Per una teoria critica dello spazio e del territorio (FRANCESCO BIAGI)
GRIDARE L’acqua nella borsa (…)
FARE Firenze Città aperta (ALESSANDRO)
FARE Fare territorio ogni giorno a Mondeggi (ISABELLA TROISI)
GRIDARE – Turismo di massa. E adesso? (JASON)
FARE – Questo è un giardino comunitario di Firenze (MIGUEL MARTINEZ)
FARE – C’era una volta l’ex colorificio di Pisa. E ora? (FAUSTO PASCALI)
PENSARE La resistenza e il mondo nuovo dei territori (RAUL ZIBECHI)
PENSARE La rigenerazione di un territorio (JEAN ROBERT)
PENSARE Il Comune sull’orlo del caos (MASSIMO DE ANGELIS)
GRIDARE Il deposito che soffoca Le Piagge (COM. DELLE PIAGGE).
GRIDARE Casa spa o solo spa? (COM. DELLE PIAGGE)
GRIDARE Tabucchi, le Piagge e i rom (COM. DELLE PIAGGE)
FARE I gitani del Cabanyal di Valencia (DONATELLA DONATO)
GRIDARE Accogliere rifugiati e richiedenti asilo in Toscana (S. BONTEMPELLI)
FARE Città migrante: da Casa Simonetta e Umani per r-esistere (COM. PIAGGE).
GRIDARE Salviamo le Apuane (…)
GRIDARE Stop geotermia sull’Amiata (ALDO ZANCHETTA)
GRIDARE Sul sottoattraversamento alta velocità di Firenze (TIZIANO CARDOSI)
GRIDARE Crinali liberi: prendersi cura del Mugello (…).
FARE L’antivirus è una biblioteca diffusa (COM. DELLE PIAGGE)
FARE I molti modi di fare scuola (COM. DELLE PIAGGE)
FARE Le comunità educanti della Toscana (JASON)
FARE Una Rete di scuole aperte tra Firenze e Pistoia (ANNALISA P.).
FARE Questo è il tempo per autogestire il denaro (COM. DELLE PIAGGE).
FARE Salviamo i semi (CLAUDIO POZZI)
FARE – Non una di meno Firenze (…)
PENSARE – Come vogliamo educarci? (DONATELLA D.)
PENSARE – Appendice per fare memoria e non smettere di approfondire (…)
Siete semplicemente e meravigliosamente fantastici. E non solo per questa serie di splendidi seminari, ma per tutte le attività che svolgete. In primis una fondamentale contro-informazione. Grazie davvero di cuore