Una campagna di disobbedienza civile per la riduzione dei rifiuti e il loro riciclaggio. E’ la proposta della cooperativa Reseda di Genzano (Roma), da anni impegnata su progetti ecologici e solidali. L’idea, spiega Roberto Salustri di Reseda su facebook, nasce dalla domanda: cosa accade se gruppi di cittadini cominciano a ridurre la produzione di rifiuti e a fare la differenziata anche se le amministrazioni comunali non lo promuovono?
Da qui l’idea di una campagna da allargare a tutto il territorio dei Castelli Romani, organizzando gruppi a livello di quartiere per convertire i contenitori dei rifiuti non differenziati in differenziati (apponendo delle etichette con l’indicazione dei rifiuti da differenziare, cioè carta, vetro, plastica), incontri pubblici in strada per promuovere la riduzione dei rifiuti e informando i commercianti sulla possibilità del vuoto a rendere e dei prodotti “alla spina”, ma anche organizzando laboratori di riciclaggio e riduzione dei rifiuti e una rete dei compostatori.
Splendida idea che sembra ricordare gli scioperi al contrario dei contadini senza lavoro e senza terra in Sicilia, promossi da Danilo Dolci, durante i quali gli scioperanti ricostruivano le strade abbandonate. Insomma, chi aderisce?
Città invisibile è un piccolo collettivo attento ai temi della decrescita, nato all’interno dell’omonima libreria della Città dell’altra economia ()
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