C’è una tesi, finita sui grandi giornali, secondo la quale dal momento che dalla dittatura egiziana non riusciamo a ottenere giustizia per il sequestro, le torture e l’uccisione di Giulio Regeni, per ragioni di Stato è meglio concentrarsi su risarcimenti simbolici come ad esempio intestare in diverse città al suo nome una via. La mafia ha ammazzato un sacco di gente e gli abbiamo dedicato strade e pure scuole. Che ne dite, chiede Ascanio Celestini, può bastare? Perché processare i mafiosi?

Come la volete questa strada dedicata a Giulio Regeni? Ci volete una pista ciclabile o preferite un bel parcheggio? Un’isola pedonale per farci la sagra della porchetta o una bella sfilata di negozi chic?

Leggo questa notizia e mi ricordo il famoso articolo di Ernesto Galli della Loggia. Lo scrisse nel luglio del 2020 sul Corriere della sera.
«Proprio perché come Paese non siamo stati e non siamo in grado di ottenere giustizia per la sua morte atroce, e perché siamo anzi costretti a far prevalere la ragion di Stato (una ragion di Stato che torna a vantaggio di noi tutti, non dimentichiamolo) sulle ragioni della giustizia…».
Sembra assurdo che qualcuno sia riuscito a scrivere una cosa del genere. Ripeto: «… non siamo stati e non siamo in grado di ottenere giustizia…» perciò dobbiamo «far prevalere una ragion di Stato che torna a vantaggio di noi tutti».
Visto che prevale la nostra relazione con un dittatura, perché arrestiamo Matteo Messina Denaro? Potremmo legalizzare la Mafia, magari facendogli pagare le tasse. Non mi pare che i criminali mafiosi siano peggio dei torturatori delle dittature.
Poi in quell’articolo continua e propone un «risarcimento simbolicamente significativo…» per il sequestro, la tortura e l’uccisione di Giulio. Una cosa simbolica, tipo… basta il pensiero. Propone «di intitolare al suo nome una via o una piazza in tutti i comuni della Penisola». La Mafia ha ammazzato un sacco di gente e gli abbiamo dedicato strade, aule e scuole. Che ne dite? Può bastare? Perché processare i mafiosi? Non bastano tutte quelle strade?
Solo infinita vergogna…
Fin quando il cibo sarà costituito da cellule animali e vegetali, saremo obbligati di uccidere per sopravvivere e di conseguenza avremo tutti nel nostro inconscio l’istinto di uccidere che porta alle guerre. Per farlo scomparire è necessario creare il cibo che non provenga da cellule viventi, ma se sappiamo andare sulla luna, non siamo ancora capaci di creare il cibo che non sia fatto di cellule viventi. Una cinquantina di anni fa, l’Istituto Battelle di Ginevra, aveva creato una specie di carne, che aveva il sapore della carne ed aveva molte sostanze nutritive, per sfamare i popoli del terzo mondo, ma era fatto con il petrolio, ma quando lo hanno saputo, nessuno lo ha voluto mangiare. Fin quando sarà così, sulla terra, sarà tutto un magna, magna, ammazza, ammazza, siamo tutti della stessa razza. Spero che non sia Dio ad aver creato la vita così, senò è un boia.
Penso che questa tua iperbole forse contenga un paradosso: credi di far cessare le guerre proponendo a 7 miliardi di persone di nutrirsi (posto che sia sano, sostenibile e salubre) derivati del PETROLIO???
Sii tu il cambiamento che vorresti: non nutrirti di animali e loro derivati, evita derivati del petrolio, evita fonti energetiche fossili, boicotta tutte le dittature, anche quelle che impongono il consumismo capitalistico. Ma non me la prenderei con Dio per come ha creato questo CREATO, piuttosto con la diabolicità umana, che, con la presunzione di essere meglio e superiore a Dio, ha scelto la distruzione del Creato per soddisfare la propria insaziabile brama di potere.
Siamo consapevoli che il meccanismo mentale che produce questa proposta (scandalosa) ha prodotto millenni di crocifissi d’oro tempestati di gemme e basiliche sontuose con cui abbiamo celebrato i condannati a morte dai peggiori tiranni, coronati di simboli religiosi, senza che quasi nessuno gridasse allo scandalo? E quei pochi se si scandalizzavano facevano una grama fine….