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La “Memoria del Senatore Matteo Salvini per la Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari”, che sul caso Gregoretti dovrebbe pronunciarsi tra qualche giorno, anche se non sono da escludere rinvii, costituisce un chiaro esempio della sovversione della realtà e dello scarso rispetto dello stato di diritto, basato sulla Costituzione, che continua a caratterizzare le attività politiche/propagandistiche dell’ex ministro dell’interno. Si potrebbe osservare, del resto, che non sorprende più questo atteggiamento di disprezzo per il reale andamento dei fatti e per il diritto internazionale in chi ha costruito il suo successo elettorale sulla base di campagne incentrate sull’odio nei confronti di chiunque applichi effettivamente principi solidaristici e si richiami al rispetto del diritto internazionale, come sarebbe invece imposto dagli articoli 10, 11 e 117 della nostra Carta Costituzionale.
Desta semmai grande preoccupazione, e sta minando alle basi la residua coesione sociale che ancora caratterizza il nostro paese, il consenso sempre più ampio che riscuotono slogan ad effetto e affermazioni semplicistiche, magari infondate in punto di fatto e senza basi giuridiche, ma fortemente suggestive nei confronti di ampi settori della popolazione, ormai deprivata sia di prospettive economiche che di strumenti culturali e di analisi dei fatti.
Come è stato rilevato da giornalisti, politici e giuristi di diversa estrazione, le giustificazioni fornite dal senatore Matteo Salvini a fondamento delle sue decisioni di non autorizzare lo sbarco dalla Gregoretti, nel porto sicuro più vicino, dei naufraghi, soccorsi in diverse occasioni da una pluralità di mezzi operanti in attività SAR (Search and rescue) nelle acque internazionali del Mediterraneo Centrale, non reggono… SEGUE QUI
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