Comune-info

Informazione indipendente

  • Pensare
  • Fare
  • Gridare
  • Agenda
  • Chi siamo
  • Sostienici
  • Newsletter
  • Contatti
FacebookTwitterInstagram Comune-infoMastodon Comune-info
  • Coronavirus
  • Clima
  • Migranti
  • Guerra
  • Autogestione
  • Decrescita
  • Scuola
  • Territorio
  • Terrorismo
  • Movimenti
  • Roma
  • Conversione ecologica
  • Rivoluzione
  • Camminare
  • Patriarcato
  • Gas
  • Agricoltura
  • Orti
  • Multinazionali
  • Bici

Un’assemblea molto partecipata

Luca Manes
29 Aprile 2013
Martedì 30 aprile, una patata bollente nelle mani di Enel: l’azionariato critico. Che mette insieme cittadini e contadini di diversi angoli del mondo, quelli che resistono alle centrali a carbone, alla geotermia, alle grandi dighe e all’arroganza della multinazionale italiana

Ormai è diventata una piacevole costante. L’Enel, la multinazionale italiana ancora partecipata al 30 per cento dallo Stato italiano, celebra la sua assemblea annuale e gli attivisti che contestano i suoi progetti e il suo modello energetico fanno sentire la loro voce in maniera molto netta. Associazioni e gruppi di base italiani, ma anche ospiti internazionali, saranno infatti a Roma a partire da domenica 28 per una tre giorni di incontri e azioni che avrà il suo culmine martedì 30, quando l’appuntamento è a viale Regina Margherita per una conferenza stampa, un sit in e interventi di «azionariato critico» in occasione dell’assemblea della compagnia guidata da Fulvio Conti.

In precedenza si terrà il secondo incontro tra i rappresentanti della rete StopEnel – che raccoglie oltre cinquanta realtà italiane e più di venti internazionali – dopo quello costitutivo dell’aprile del 2012. Si potrà così discutere di strategia di campagna comune e fornire rilevanti aggiornamenti sulle attività dei vari comitati e gruppi.

Contadini mapuche, romeni e italiani

Quanto mai ampio lo spettro dei progetti energetici contestati: si va dalle centrali a carbone alla geotermia, passando per le grandi dighe. Proprio riguardo ai mega impianti idroelettrici è importante la presenza a Roma degli esponenti delle campagne in corso in Cile, Guatemala e Colombia contro le opere in costruzione o in fase di progettazione che l’Enel ha «ereditato» dalla sua controllata spagnola Endesa o ha deciso di realizzare direttamente. Se per la diga di Palo Viejo (Guatemala), ormai ultimata, si chiedono giuste compensazioni per i danni subiti dalle comunità, per gli impianti di El Quimbo (Colombia), Hidroaysèn (Patagonia cilena) e in territorio mapuche ci si sta battendo per uno stop definitivo ai lavori, considerate le vaste conseguenze socio-ambientali legate alla realizzazione dei progetti.

Ma Enel è anche sinonimo di carbone. A Civitavecchia, dove oltre venticinque anni di attività dell’azienda sono coincisi con il tasso più alto nel Lazio (e terzo in Italia) di mortalità per tumori alle vie respiratorie, a la Spezia, ormai al collasso ambientale, vista la presenza di altri impianti inquinanti nel circondario, e a Brindisi, città dove è presente la centrale a carbone più grande di Italia e oltre quattrocento ettari di terreni agricoli della zona non sono ormai più coltivabili. Impatti ambientali simili a quelli che provocherebbero la centrale di Galati, in Romania, e Porto Romano, in Albania, qualora vedessero mai la luce. Per questo a fianco dei comitati italiani ci saranno anche quelli romeni e albanesi, per ribadire che il carbone è una fonte energetica troppo obsoleta e che, oltre a sanare i guasti del passato, bisogna evitare investimenti di ogni tipo per il futuro.

Amiata ribelle

A proposito di progetti «fuori dal tempo», che dire allora degli impianti a olio combustibile di Rossano, Porto Tolle e Montalto di Castro? Ma anche le rinnovabili di nome, ma non di fatto, quali geotermia (Amiata) e biomasse (Pollino) rischiano di penalizzare i territori e le comunità, inquinando la falda acquifera come nel caso del monte Amiata (leggi Il titanic del monte Amiata), e hanno quindi determinato la creazione di numerosi comitati a difesa del territorio.

Per tutte queste ragioni, StopEnel si prefigge quindi l’obiettivo di promuovere un modello energetico alternativo che metta al centro i diritti umani, la giustizia ambientale e sociale, la difesa della salute dei cittadini e del territorio come bene comune. Proprio a tal fine è indispensabile mettere in rete le comunità locali, i movimenti sociali e le associazioni coinvolte nei diversi conflitti con lo scopo di costruire strategie congiunte e aumentare la capacità di incidenza sull’opinione pubblica nazionale e internazionale. Sperando che prima a poi qualcosa cambi davvero.

Leggi anche:

Un paio di scarpe contro il carbone

Comune-info | 11 marzo 2013 |

No Coke Alto-Lazio e le scarpe delle vittime del carbone di Enel

L’Enel vuole spegnere i Maya

Luca Manes | 4 marzo 2013 |

Una delegazione della «Campagna Solidarietà con le Comunità Ixiles», della Rete StopEnel, ha trascorso due settimane in Guatemala per monitorare le conseguenze di alcuni progetti dell’Enel, tra cui la diga di Palo Viejo, nel cuore del territorio abitato dalla popolazione dei Maya Ixiles

Più pulito di così si muore

Comune-info | 13 dicembre 2012 |

Lo dice Alessandro Haber, l’uomo-Enel nel corto di Greenpeace contro il carbone

Quei fossili sui Monti

Alberto Zoratti | 6 dicembre 2012 | 2 Commenti

La nuova Strategia energetica del governo è imbarazzante. Un’alternativa solidale

Comments

  1. ecomapuche says

    29 Aprile 2013 at 23:23

    “MULTINAZIONALI VS LUOGHI SACRI MAPUCHE”
    i mega progetti idroelettrici di ENEL e AES GENER in Cile

    MERCOLEDI 8 MAGGIO 2013 a CESENA nello Spazio Libertario Sole e Baleno, subb. Valzania 27.

    Dalle ore 20.30 buffet vegan
    a seguire chiacchierata con:

    – HUMBERTO MANQUEL: portavoce della resistenza mapuche del Lago Neltume (Panguipulli) dove ENEL vuole costruire una mega diga

    – Valentina Fabbri: osservatrice diritti umani in Cile, racconterà la criminalizzazione delle rivendicazioni mapuche, dei tentativi di espulsione e montaggi mediatici subiti e della Resistanza Mapuche Huilliche del fiume PILMAIKEN dove AES GENER vuole costruire una mega diga.

    DUE LUOGHI SACRI, CIRCONDATI DA NATURA INCONTAMINATA, SARANNO INNONDATI E SPARIRANNO PER SEMPRE SE NESSUNO FERMA QUESTI MOSTRI TRANSNAZIONALI.

    UNA SERATA PER RICORDARE I DIFENSORI DELLA MADRE TERRA E DELL’ACQUA IN CILE:
    IL POPOLO MAPUCHE!

    MARRICHIWEU!!!!
    http://spazio-solebaleno.noblogs.org/
    http://www.ecomapuche.com

    Rispondi

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Benvenuti Ovunque - Osservatorio sull'accoglienza diffusa di migranti e rifugiati
Osservatorio sull’accoglienza diffusa
di migranti e rifugiati


ricominciamo da 3. Sostieni comune -nfo

Comune-info

Ultimi articoli pubblicati da Comune-info

Gridare

Sparare ad altezza d’uomo

No Tav.info

Giovanna, militante No Tav, è alle Molinette in condizioni molto gravi

Gridare

Il nemico interno

Alexik

Dana è a casa ma lo Stato d’assedio in Valsusa si fa sempre più intenso

Gridare

La strage dell’arma autorizzata

Giorgio Beretta

Dietro la strage di Rivarolo, le norme per favorire la detenzione di armi

Gridare

Cara Dana, ora che sei a casa…

Movimento No Tav

Lettera a Dana Lauriola, scarcerata dopo sette mesi e costretta ai domiciliari

Pensare

La scuola delle leadership maschili

Penny

Rifiutare la scuola che benda gli alunni e la cultura patriarcale

Pensare Primo piano

Quando il teatro, malgrado il virus, si apre alla città

Ascanio Celestini

Per la produzione artistica e culturale, a causa della sua capacità di ricomporre le relazioni sociali e favorire pensiero critico, non c’è spazio nel tempo del virus chiamato economia. Eppure da Milano a Napoli, passando per Roma, c’è chi non rinuncia fare cultura in angoli dimenticati delle città, a condividere creatività e passioni, a fare […]

Ultimi commenti inseriti su Comune-info

  • federica di Terreni da coltivare, regione per regione: “Cerco terreno in comodato d’uso o affitto basso, volendo anche con casetta, per progetto di un piccolo sogno legato alla…”
  • Annalisa di Educare nel vuoto. Imparare a perdersi: “Grazie”
  • Amelia di Sparare ad altezza d’uomo: “Solidarietà a Giovanna e avanti No Tab.”

Cerca su Comune-info

Contatti

Email:
Telefono: 06/59874207
Indirizzo: Via nomentana 54
00161, Roma

 

Facebook

Twitter

Follow @comuneinfo