Roberto Papetti è un mastro giocattolaio. Non vende giocattoli, ma li costruisce, li studia, li ricerca e li condivide. “I giocattoli sono un bene comune, come le fiabe, non possono essere venduti, appartengono a tutti”. Fischietti, trottole, fucili, flipper, cerbottane, palle e palline, nel laboratorio di Roberto c’è ogni cosa, tutto realizzato con materiali di recupero e di scarto.
di Marzia Coronati
“Furono oggetti sacri e rituali le bambole e la trottola, prima di accontentarsi di far giocare i bambini. Ma anche gli oggetti più banali possono scendere dal loro piedistallo quotidiano: una vecchia sveglia rotta, decaduta a giocattolo, potrebbe anche vivere l’avvenimento come una promozione. I bauli dimenticati in solaio e scoperti dai bambini e richiamati in vita, con i loro tesori sepolti, “cadono” o “salgono”?”
Gianni Rodari, “Grammatica della fantasia”
Il filosofo Giorgio Agamben sostiene che i bambini sono “i robivecchi dell’umanità”: tutto quello che gli adulti non usano più, nelle loro mani diventa un’altra cosa, fanno un uso improprio degli oggetti donando loro un altro significato, cosi cadono le ritualità e le cerimonie legate ai riti del tempo.
I bambini riutilizzano le cose del mondo degli adulti per ripetere delle tipologie di gioco che nei secoli sono sempre le stesse, cosi come fa Roberto Papetti. Fischietti, trottole, fucili, flipper, cerbottane, palle e palline, nel laboratorio di Roberto c’è ogni cosa, tutto realizzato con materiali di recupero e di scarto.
“Mi sento un Don Chisciotte che lotta contro i mulini a vento – racconta il mastro giocattolaio – so che i giochi tecnologici sono vincenti ma io tengo viva una cosa importante, un’archeologia che c’è nelle cose. La crisi di oggi è una crisi nel rapporto con il nostro passato, culturale e storico. Io attraverso questo giochi anacronistici cerco di non perdere il rapporto con il passato”.
Ospiti della puntata Terranave di questa settimana, radiotrasmissione curata da Amisnet, sono: Roberto Papetti, Associazione La Lucertola di Ravenna, Paolo (cantore di favole). La rubrica Lu Cuntu è a cura di Andrea Cocco.
L’articolo della settimana di Comune-info: Disobbediamo: puliamo la discarica
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DA LEGGERE
Franco La Cecla La mercificazione ha aggredito l’arte del gioco: i giocattoli sono diventati personaggi con storie e caratteri definiti. I bambini hanno sempre meno possibilità di smontare e riassemblare, possono agire solo in funzione di proprietari, non di creatori
Ci vuole il tempo che ci vuole
Almeno a scuola i bambini dovrebbero rallentare
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