Qualche giorno fa abbiamo segnalato una bella intervista a Paolo Martino (Parliamo di incontri non di accoglienza), nella quale si ragiona di migranti, di rifugiati, di identità non come concetto fisso, e di arricchimento comune alternativo all’accoglienza tradizionale. Del resto, Paolo Martino si occupa da molti anni della quotidianità, dei sogni e delle delusioni dei rifugiati, come mostra il suo ultimo film, Terra di transito. A proposito di rifugiati: in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato (20 giugno) Roma ha ospitato un interessante iniziativa promossa dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite (Unhcr) e da Fondazione Mondo Digitale: “La partita del Rifugiato”, organizzata il 19 giugno al centro sportivo Santa Maria a Roma. La manifestazione ha visto sfidarsi in un triangolare di calcio molti ragazzi (“Trofeo Io ci sono”): l’idea era di avvicinare i più giovani ai temi dei rifugiati attraverso lo sport senza frontiere. L’evento si è concluso con la sfida tra la squadra degli ospiti dei centri di accoglienza per rifugiati (Sparar) e gli studenti romani. A questa iniziativa è dedicato il racconto fotografico realizzato da Adamo Banelli per Comune-info.
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