C’è un’aria sempre più viziata in giro. La gestione della piazza a Roma per la manifestazione per la Palestina è nota, in rete si sono diffuse anche le notizie e le immagini dello sgombero del presidio No Tav di San Giuliano avvenuto nella notte tra domenica 7 e lunedì 8 ottobre. Questa mattina invece arrivano notizie di un altro sgombero, quello alla Funtanazza, spazio liberato nella riserva di Monte Bonifato, situato a sud di Alcamo: uno spazio nel quale negli ultimi mesi non solo sono state promosse diverse iniziative sociali e culturali, ma che si è inventato uno straordinario servizio autogestito di guardiania antincendio che ha contribuito a far sì che, dopo molti anni, nessun incendio abbia devastato la riserva di Monte Bonifato. Non sappiamo al momento cosa sarà dei progetti avviati dal gruppo ecologista Muschio ribelle coinvolgendo tante persone e interloquendo con le istituzioni locali per arrivare a un uso civico del bene. Sappiamo però due cose. La prima: l’aria è molto viziata ovunque. Il desiderio di prendersi cura di un mondo sempre più ferito, malgrado tutto, non smette di crescere e di prendere forme inaspettate
Mercoledì 9 ottobre, all’alba, le forze dell’ordine si sono presentate con numerose camionette alla Funtanazza, spazio liberato nella riserva di Monte Bonifato (situato a sud di Alcamo, Trapani, ndr), allo scopo di sgomberare i locali. Nonostante le interlocuzioni continue con le istituzioni, e l’appoggio al progetto da parte della popolazione, stanno procedendo a sgomberare i locali.
Il gruppo muschio ribelle in questi mesi ha instaurato un proficuo rapporto con la popolazione alcamese, facendosi promotore di assemblee popolari settimanali. Dalle assemblee è emersa la volontà di costruire un percorso che potesse portare a un uso civico del bene. L’uso civico è una forma di gestione collettiva dei beni pubblici già sperimentata in diversi luoghi di Italia, è presente anche nello statuto del Comune di Palermo: l’assemblea pubblica auspicava che anche il Comune di Alcamo potesse intraprendere questa direzione, e ci sono state interlocuzioni positive in tal senso. L’intervento di sgombero tuttavia fa seguito alla denuncia della Commissaria del Libero Consorzio Intercomunale di Trapani, interrompendo un percorso che aveva avuto un riscontro positivo nella popolazione.
Le persone che erano presenti dentro l’edificio verso le 9 sono uscite spontaneamente. Molte persone di Alcamo si stanno radunando in questi minuti intorno all’ex ostello “Cielo d’Alcamo”, nella Riserva di Monte Bonifato, per mostrare solidarietà nei confronti di un progetto di cui si sono sentite parte attiva in questi mesi.
I locali dell’ex ostello, che erano stati abbandonati da sei anni e stavano subendo il degrado legato all’abbandono, erano stati ripuliti dalle persone, ed erano stati arredati con mobili regalati dalla comunità alcamese. In questi mesi le stanze dell’ex ostello sono state animate da presentazioni pubbliche di libri, cineforum, letture di testi di Danilo Dolci e non solo, un festival di due giorni ad agosto… ma soprattutto le stanze dell’ostello sono stati la base di appoggio per circa trenta persone che sono state impegnate nella guardianìa antincendio: una azione di contrasto agli incendi dolosi nata nell’ambito delle assemblee popolari, che ha contribuito a far sì che, dopo anni, nessun incendio ha devastato la riserva del Monte Bonifato.
vito dice
le buone azioni devono essere represse in un mondo che va al contrario.