Resistere inventando. Mentre il Dipartimento del patrimonio dell’Amministrazione di Roma invia missive scandalose affinché il Casale del Podere Rosa paghi “bonariamente” 200 mila euro e si tolga dai piedi, quelli che lo gestiscono da 24 anni inventano un Festival della Cultura Ecologica per discutere di come si possano salvare il pianeta e i suoi abitanti (tutti, anche quelli della giunta capitolina) dalla catastrofe che un sistema – basato sul dominio del denaro sulla natura, la società e la cultura – persegue correndo a perdifiato. Tre giornate, dal 20 al 22 luglio, di incontri, documentari, dibattiti, cinema, musica e cibo per provare a capire, confrontarsi sulle vie d’uscita, mangiare sano e stare bene insieme. Interventi e testimonianze di ambientalisti, comunità in lotta, associazioni e mondo scientifico sulle economie della decrescita, l’estrattivismo, la biodiversità, le vertenze ambientali e gli scenari sociali, economici e ecologici legati ai cambiamenti climatici

di M. C.
In fondo, è accaduto quasi di colpo, a pensarci bene. Le schiere dei cosiddetti “negazionisti”, i sostenitori dell’inconsistenza del peso delle attività umane sul riscaldamento globale, sembrano d’un tratto assottigliate. Strano, no? Qualcosa di simile a quel che è accaduto sul nucleare: la terra starnutisce uno tsunami et voilà, migliaia di propagandisti escono di scena. Certo, c’è anche chi si fa largo: Scott Pruitt, nominato da Trump responsabile dell’Agenzia di protezione per l’ambiente, è un vero pasdaran, per citarne solo uno. Eppure, soprattutto da questa parte dell’Atlantico, sul fatto che la crisi climatica sia la maggior minaccia che abbia dovuto fin’ora affrontare l’umanità non si sentono molte obiezioni. Si parla degli effetti, ovviamente. Per le cause e le responsabilità economiche e politiche, la foschia resta densissima. Ma non si tratta di una peculiarità climatica, lo stesso discorso vale per l’inquinamento, il consumo di suolo e di risorse, l’estinzione delle specie, l’acidificazione degli oceani e dei mari e molti altri fantasmi che agitano le notti di chi ha intuito la rotta che il sistema dominante ha scelto per il nostro piccolo pianetino.
Possiamo ancora salvarci? Forse, dobbiamo crederlo. Con ogni probabilità dipenderà da quanto tempo ci metterà la maggior parte degli abitanti della Terra a capire che il capitalismo e la conservazione del pianeta non sono più concetti compatibili. Una realtà che la competizione e l’espansione dei consumi e dei mercati ci mostrano ogni giorno nella loro dinamica inarrestabile. Non si tratta, dunque, di eccessi, regole violate, limiti valicati né di sostenibilità possibili. Il suicidio ecologico è inscritto nella natura stessa di ogni sistema che sia fondato sull’accumulazione e la trasformazione delle risorse naturali e umane in prodotti da vendere e comprare, un requisito essenziale della riproduzione capitalista.
Da dove possiamo cominciare a invertire la marcia di questo treno lanciato verso l’autodistruzione? Esistono alternative possibili? Dipende tutto dai G7, G8, G20. G182, oppure possiamo fare qualcosa noi, subito, qui? Se ne discuterà, tra le altre cose, a Roma, periferia nordest, dal 20 al 22 luglio. E’ la prima edizione del Festival della Cultura Ecologica – promosso da Casale Podere Rosa e Centro di Cultura Ecologica – Biblioteca Passepartout – GiovenaleDoc con una bella Tre-giorni di incontri, documentari, dibattiti, cinema, musica, cibo. Gli interventi e le testimonianze di ambientalisti, comunità in lotta, associazioni e mondo scientifico affronteranno i temi delle economie della decrescita, l’estrattivismo, la biodiversità, le vertenze ambientali e gli scenari sociali, economici e ecologici legati ai cambiamenti climatici.
Dalle ore 18.00, nell’area verde del Casale Podere Rosa, si alterneranno incontri, proiezioni, dibattiti, momenti informativi che proseguiranno per tutta la serata con la consueta programmazione cinematografica e musicale nell’Arena PodeRosa. Saranno in funzione il BioBar e la BioOsteria del Casale Podere Rosa.
Informazioni:
Area incontri: ingresso libero e gratuito
Area spettacoli serali e servizio BioRistorazione: per sostenere l’evento è previsto l’ingresso con sottoscrizione tessera associativa ridotta 2,50€ (dalle ore 20.00 in poi)
IL PROGRAMMA
Giovedì 20 luglio
Cambiamenti climatici e perdita della biodiversità
Area incontri:
ore 18.00 documentario Punto di non ritorno – Before the Flood
con Leonardo Di Caprio che, oltre ad esserne il produttore, intervista e discute con le più importanti personalità del pianeta sul cambiamento climatico che sta colpendo la Terra, esaminandone le cause, gli effetti e le possibili alternative. (regia Fisher Stevens, USA, 2016, 96’)
ore 19.00-21.00 Incontro e dibattito
06scienza, Gruppo di diffusione scientifica
Stefano Petrella, Naturalista, Centro di Cultura Ecologica-Casale Podere Rosa
Cloe Mirenda, Dottoranda in Scienze della Sostenibilità, UNAM, Mexico
GreenPeace
Area spettacoli e BioRistorazione:
ore 18.00 BioBar e dalle ore 20.00 Cena in BioOsteria all’aperto
ore 21.00 musica e proiezione video
ore 21.30 film in ArenaPodeRosa Un posto sicuro
una toccante storia ambientata a Casale Monferrato: fabbrica Eternit. La ‘speranza’ di una vita migliore si trasforma in ‘catastrofe’ ambientale e sociale per una intera zona, i suoi abitanti, i suoi lavoratori e per l’Italia tutta. (regia Francesco Ghiaccio Italia 2015 102’)
Venerdì 21 luglio
Dall’ Estrattivismo alla società della decrescita
Area incontri:
ore 18.00 documentario A Crude Awakening: The Oil Crash
la nostra società sviluppista e consumista è dipendente dal petrolio, la cui estrazione è in rotta di collisione con la geologia e con le comunità, i territori, l’ambiente. Il documentario ripercorre la storia dell’oro nero evidenziando un necessario ripensamento della nostra società industriale e gli stili di vita. (regia di Basil Gelpke, Ray McCormack USA 2006 versione in italiano 53’)
ore 19.00-21.00 Incontro e dibattito
Federica Giunta, antropologa ambientale e ricercatrice in Ecuador
Salvatore Altiero, giornalista, membro di A sud e direttore di Italian Offshore
video di Enrico Gagliano, Coordinamento NO TRIV
video di Louisa di Felice, dottoranda in Scienze e tecnologie ambientali presso la UAB, Università autonoma di Barcellona
ore 20.30 Laboratorio di sensibilizzazione alla decrescita e di autoproduzione con Giulia Angeli e Sara Spadaccini dell’associazione Spazio etico
Area spettacoli e BioRistorazione:
ore 18.00 BioBar e dalle ore 20.00 Cena in BioOsteria all’aperto
ore 21.00 musica e proiezione video
ore 21.30 film in ArenaPodeRosa El abrazo de la Serpiente
un racconto di un ecosistema in pericolo attraverso immagini di un rigoroso e affascinante bianco e nero, e la storia di un viaggio nel tempo e nello spazio condotto da uno sciamano che vive in solitudine nell’Amazzonia nord-occidentale dopo lo sterminio del suo popolo da parte dei bianchi. (regia di Ciro Guerra Colombia 2015 125’)
Sabato 22 luglio
Emergenze ambientali e lotte in Italia
Area incontri:
ore 18.00 documentario La buona Terra. esperienze di agricoltura sociale in Italia. Recupero di pratiche agricole che coinvolgono in modo innovativo e attivo persone appartenenti a categorie sociali marginali o espulse dai processi produttivi. In queste esperienze, presentate nel documentario attraverso le testimonianze dei protagonisti, si costruiscono giorno per giorno rapporti sociali non dominati dalla logica del profitto ma ispirati ai principi della reciprocità, della solidarietà e della inclusione sociale. (prodotto dal Segretariato Sociale della RAI in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia Italia, 65’)
ore 19.00-21.00 Incontro e dibattito
Alberto Castagnola, Economista e ricercatore per un’economia sociale, Comune-info
Massimo Piras, ass. Zero Waste Lazio
Fulvio Parisi, CRAP – Coordinamento Romano Acqua Pubblica
video di Mauro Chirenti, Comitato NO TAP
Area spettacoli e BioRistorazione:
ore 18.00 BioBar e dalle ore 20.00 Cena in BioOsteria all’aperto
ore 21.00 musica e proiezione video
ore 21.30 film di animazione in ArenaPodeRosa La tartaruga rossa
una storia semplice capace di trasmettere l’importanza del rispetto della terra e la necessità di conservare le ricchezze naturali per tramandarle alle future generazioni. (regia di Michaël Dudok de Wit Francia, Belgio, Giappone 2016 80’)
Per contatti:
068271545 – 3920488606
Pagina web: http://
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