Le persone hanno milioni di modi per dire No a un mondo in cui i soldi sono più importanti della vita di un bambino, in cui avveleniamo la terra e per curarla sradichiamo alberi e diffondiamo sostanze chimiche, in cui per raggiungere la pace facciamo la guerra. Tuttavia, il grido del No è spesso accompagnato da molti modi, per quanto limitati e contraddittori, con i quali le persone cercano di ribellarsi facendo, magari per restituire senso a parole quali mutuo aiuto, ospitalità, agricoltura contadina, bene comune, speranza come racconta in questo breve ma intenso messaggio Fabio, un nostro lettore.
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Ciao Comune,
ti seguo ormai da tempo, ti ho conosciuto attraverso alcuni post su facebook. Siete davvero bravi. I vostri articoli sono un mix di denuncia sociale e di speranza, quella speranza che nasce mettendo in luce la lotta dei piccoli, la lotta dal basso, la lotta di chi cura e difende la terra e le relazioni umane.
Da parte mia vivo da due anni e mezzo in un viaggio contadino e zingaro: tenda, cane (Zara) e fattorie. Scambio lavoro e relazioni con chi cura la terra in modo naturale. Un viaggio che non ho più voglia di fermare. Con più di venti esperienze ho condiviso, senza soldi di mezzo, mutuo aiuto, ospitalità, coltivare sano e vivere sano. Ho lasciato tutto per fare questo. Vivo con poche centinaia di euro all’anno, ogni tanto faccio il pastore in alpeggio per far quadrare i conti.
Il bene comune è l’unica soluzione. Non voglio più possedere niente, perchè la realtà è che non possediamo niente… eppure non ho mai avuto tante sicurezze come ora.
Vi auguro molta fortuna e grazie per il vostro prezioso lavoro. Camminiamo insieme
Fabio Bertocco
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Buongiorno,
conosco personalmente Fabio da qualche anno, ormai, da quando cioè ci incontrammo casualmente in montagna in un bivacco in un tardo pomeriggio di Agosto…da quel momento, complice anche il fatto di risiedere a pochi km di distanza l’uno dall’altro ma soprattutto in virtù della comune passione per la natura (e per la montagna in particolare) ci siamo frequentati saltuariamente sulle “terre alte”…ho apprezzato fin da subito la schiettezza e semplicità del “personaggio” che ora chiamo scherzosamente “ramingo”, per ovvi motivi! A parte gli scherzi apprezzo il suo coraggio e ammiro la sua scelta, certo non facile e di comodo ma che presuppone grande coerenza soprattutto con se stessi. Per questo dico, anzi ti dico, Fabio: se questa è la tua strada continua così e in bocca al lupo!
Marco, un altro incontro regalato così, in gratuità, tra le pieghe di splendide montagne. Da quel bivacco sulle Alpi, le distanze non hanno più cancellato la bontà di un rapporto schietto e genuino. Che i nostri passi ci portino sempre in alto…è fatica, ma elevarsi richiede ciò. Solo allora sentiamo la pienezza del nostro vivere, che sia in montagna, che sia in valle. Un abbraccio all’omone dei monti! Grazie Marco
E buon primo maggio a tutti! Unico rammarico non essere oggi a Milano col popolo NoExpo…camminate anche per me, grazie