Quando si scava intorno alla relazione tra educazione e territorio emerge sempre più spesso il bisogno di mettere bambine e bambini, ragazze e ragazzi nelle condizioni di partecipare, collaborare e crescere sperimentandosi nella vita comune con tutti. Ma contribuire a costruire una “città educante”, cioè restituire a bambini e ragazzi il mondo, significa avere il coraggio di trasformare in profondità spazi e tempi della vita collettiva e non solo della scuola, favorire relazioni tra persone con età e competenze diverse, coinvolgere tanti attori nei processi educativi. Insomma, significa costruire mondi nuovi. Ma vuol dire anche ripartire da alcune domande essenziali: cos’è l’apprendimento? come è possibile alimentarlo attraverso esperienze che suscitano passioni? La forza delle immagini di questo breve documentario – I maestri artigiani nella città educante – dedicato a un progetto di educazione diffusa sperimentato con un piccolo gruppo di ragazzi dall’Officina del fare e del sapere di Gubbio (pag. fb) mostra, a chi vuol vedere, alcune straordinarie possibilità
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