Tratta da unsplash.com
Dei fatti di Ceuta dei giorni scorsi, sono state celebrate soprattutto due fotografie. Quella di un agente della polizia spagnola che tiene a galla un bambino di due mesi con entrambe le mani, aggrappandosi a un salvagente; l’altra di un’operatrice che abbraccia uno dei profughi appena giunto a riva a nuoto.
Entrambe le immagini hanno alimentato storie giornalistiche commoventi, in qualche modo scritte apposta per commuovere: l’eroismo del poliziotto da un lato, lo spirito solidale dell’operatrice dall’altro (qui abbiamo avuto anche una punta di tristezza e di pietà, ma niente più, alla notizia dell’immediato rimpatrio dell’uomo, abbracciato ma non ammesso a calpestare oltre il suolo europeo).
Queste due immagini hanno pilotato verso lidi accettabili la percezione comune dei fatti, oscurando altre immagini in verità più rappresentative, a cominciare da quelle con i soldati e i carri armati schierati sulla spiaggia (o da quella che mostra agenti della Guardia Civil che bastonano i rifugiati arrivati per ributtarli in mare, tratta da un video diffuso dall’Ansa, leggi Un respingimento di massa di Pensare Migrante).

Questa è la vera Europa di oggi. L’Europa che rinnega la sua stessa ragion d’essere, perché l’idea moderna di Europa – pensiamo al celebrato ma ormai stracciato Manifesto di Ventotene – nacque durante la seconda guerra mondiale e aveva come finalità precipua rifondare il continente – divenuto un campo di battaglia teatro di immani carneficine – affermando la dignità della vita umana, di ogni vita umana.
L’Europa fortezza, che lascia morire in mare i profughi, che li consegna a milizie spietate e torturatrici, l’Europa che schiera l’esercito è un’Europa che ripudia sé stessa e rinuncia al suo progetto; è un’Europa che non merita più d’essere definita democratica.
È ormai qualcos’altro.
Lascia un commento