Si comincia mercoledì (ore 17) al Pantheon a Roma. Due giorni di grande mobilitazione in molte città contro il disegno di legge Fornero sul lavoro. A promuoverli sono gruppi ampi e variegati di precari, studenti, lavoratori a partite Iva, operai e molti lavoratori della conoscenza, studenti, centri sociali.
Una protesta inevitabilmente contro il Fiscal Compact che, spiegano i promotori in un appello diffuso in rete, impone ovunque misure di austerità che si traducono, in tutti i paesi, in riforme che cancellano il welfare e i diritti dei lavoratori. «Dalla Grecia all’Italia, passando per la riforma del governo Rajoy in Spagna, si sta costruendo un mercato del lavoro senza regole o dove l’unica regola è la sottoretribuzione e la precarietà. In Germania, tra l’altro, dove vige quasi il pieno impiego, ci sono circa 6 milioni di tedeschi che percepiscono un salario da fame (9.50 lordi l’ora all’Ovest, 6.87 lordi all’ora all’Est), mentre il lavoro interinale è stato completamente deregolamentato».
In questo contesto il ddl Fornero riesce precarizzare ulteriormente i precari, ad esempio, i lavoratori autonomi di nuova generazione, penalizzati con l’aumento delle aliquote della già fasulla gestione separata dell’Inps. «Un ddl fatto in nome dei giovani che colpisce i giovani e distrugge il diritto del lavoro – ricordano i promotori –, eliminando l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori e rafforzando ulteriormente l’articolo 8 dell’ultima manovra finanziaria del governo Berlusconi (distruzione della contrattazione nazionale collettiva a favore della contrattazione aziendale)».
I promotori della due giorni, che guardano con attenzione alle iniziative della Fiom e di alcuni settori del sindacalismo di base, vogliono ora «rompere il silenzio» su questi temi mettersi in cammino per «costruire una coalizione sociale ampia, che sappia opporsi oggi al ddl Fornero, ma più in generale alle politiche neoliberali di Monti e della troika». Da questi presupposti nascono le iniziative e il percorso che si riconosce nella sigla comune Blockupy ddl Fornero: «uno spazio pubblico di movimento, un luogo di incontro tra forze sindacali, reti studentesche, centri sociali, reti del lavoro autonomo di nuova generazione e della conoscenza, gruppi e associazioni che difendono i beni comuni».
La due giornate di agitazione cominciano il 13 con un momento di azione e mobilitazione dislocate in diverse città e proseguono il 14 con un evento di «convergenza nazionale». A Roma la piazza comune sarà piazza del Pantheon (il 13 a partire dalle 17 e il 14 dalle 14). Le due giornate si connettono con le mobilitazioni, territoriali e nazionali, indette dalla Fiom, contro il ddl e contro la crisi più in generale, con il festeggiamento dello straordinario risultato referendario di un anno fa, con il festeggiamento di un anno di occupazione del Teatro Valle. Due giornate insomma che vogliono incidere sul dibattito parlamentare e bloccare l’approvazione del ddl. L’obiettivo? «Mentre l’Europa affonda per colpa delle banche e i governi ci impoveriscono, noi non resteremo a guardare. In tutta Italia e a Roma ci rimettiamo in movimento, per “esonerare il commissario tecnico” Monti, per riprendere in mano il nostro futuro».
Città invisibile è un piccolo collettivo attento ai temi sociali e della decrescita, nato all’interno dell’omonima libreria (info [at] editoriadellapace [dot] org) dell’ex mattatoio di Testaccio.
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